In: Home > News > Elezioni in Myanmar: App finanziata dall'UE discrimina le minoranze
Lingue: ITA | DEU
Bolzano, Göttingen, 9 ottobre 2020
Un campo profughi dei Rohingya in Bangladesh. Foto: EU/ECHO/Pierre Prakash via Flickr.
In occasione delle elezioni in Myanmar, che si terranno l'8
novembre, è stata recentemente presentata l'applicazione
"mVoter 2020", in cui è possibile accedere alle
informazioni su tutti i candidati. In questa app sono elencate
anche le categorie "etnia" e "religione". Per i pochi rohingya
ammessi alla candidatura, l'app usa il termine peggiorativo
"bengalese", come criticato dall'Associazione per i popoli
minacciati (APM). Questo aspetto nega già l'esistenza dei
Rohingya come gruppo etnico indipendente. Gli Stati finanziatori
non devono permettere che il risentimento venga fomentato e che i
candidati appartenenti a minoranze etniche vengano discriminati
mettendo in evidenza categorie non importanti dal punto di vista
del contenuto. Le categorie discriminatorie devono essere
eliminate dall'app. Sono gli atteggiamenti politici e i meriti
dei candidati alle elezioni ad essere sono centrali e non la loro
origine etnica.
Secondo Justice for Myanmar, l'applicazione è stata
sviluppata nell'ambito del progetto STEP Democracy Project
finanziato dall'UE, di cui uno dei beneficiari è la
Commissione elettorale del Myanmar (UEC). Tuttavia,
l'organizzazione operativa più importante è
International IDEA, che lavora per conto degli Stati membri
dell'UE ed è finanziata anche dalla Germania.
International IDEA ha risposto alle critiche sull'app eliminando
da Internet e dai social media le registrazioni del suo ruolo
nello sviluppo dell'app e dei finanziamenti dell'UE che la
sostengono. Il capo della missione IDEA da allora ha affermato
che i media e le organizzazioni per i diritti umani stanno
diffondendo disinformazione. Una delle organizzazioni partner di
STEP Democracy, che l'UEC sostiene istituzionalmente con fondi
UE, è la Democracy Reporting International con sede in
Germania.
L'APM chiede all'UE di garantire che le elezioni si svolgano
secondo standard democratici internazionali e nel rispetto dei
diritti umani. Gli Stati dell'UE e le organizzazioni
internazionali rischiano di diventare complici dello sradicamento
dell'identità rohingya. Dovrebbero invece insistere
affinché i loro fondi contribuiscano alla
democratizzazione e promuovano l'uguaglianza di tutte le
nazionalità nel processo elettorale. L'UE non deve
lasciarsi strumentalizzare per gli interessi del governo civile e
dei militari. Deve invece combattere il razzismo, il nazionalismo
e l'islamofobia tanto attivamente in Myanmar quanto in
Europa.
Yadanar Maung, portavoce di Justice For Myanmar, ha dichiarato
all'APM: "È necessario agire con urgenza prima che la
pubblicazione di questi dati razzisti e discriminatori provochi
ulteriori danni. Ci aspettiamo che la Germania, in quanto membro
dell'UE e sostenitore di IDEA, faccia pressione affinché
l'app vada offline - fino a quando le categorie "etnia" e
"religione" non saranno completamente eliminate. Altrimenti la
Germania sarebbe in parte responsabile della negazione
dell'identità rohingya".
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2020/200909it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2018/181129it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2018/181016it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/171110it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170919it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170911it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170905it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170206it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170118it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2016/160523it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/burma-1it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/birmania.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/burma-shan-it.html
in www: www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56103
|
www.ec.europa.eu/echo/files/aid/countries/factsheets/rohingya_en.pdf
|
www.caratteriliberi.eu/2014/01/29/mondo/la-transizione-birmana/
| www.lifegate.it/persone/news/land-grabbing-myanmar