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Misquito (Nicaragua)

Yatama
Identità - resistenza - autonomia

Gli indigeni della costa atlantica del Nicaragua - l'inutile tentativo di sfuggire alla colonizzazione?

Ulrich Epperlein. Traduzione di Sabrina Bussani

1. Introduzione | 2. Identità come nazione | 3. I brogli elettorali del 2002 | 4. La coalizione YATAMA-FSLN governa la regione RAAN

1. Introduzione .: su :.
Nella Regione Autonoma della Costa Atlantica RAAN Region Autónoma del Atlántico Norte) del Nicaragua il governo locale è gestito da un'alleanza davvero insolita: Yatama, che nelle ultime elezioni non ha raggiunto la maggioranza, forma una coalizione di governo con il FSLN, ed il governatore della regione, il Misquito Bekker, proviene proprio dalle file di Yatama. Com'è stato possibile che nemici acerrimi, che si sono confrontati durante i conflitti bellici degli anni '80, collaborino ora al governo?

Vorrei tracciare qui lo sviluppo storico della resistenza indigena della costa caraibica nicaraguense a partire dagli anni '70, tenendo conto soprattutto dei seguenti aspetti:
- Identità dei Misquitos e sfondo storico di YATAMA
- Retroscena della resistenza
- Elezioni del 2000 e del 2002

Tenterò di includere in questo contributo le mie esperienze di collaborazione con diversi settori sulla costa caraibica e di illustrare le problematiche dal punto di vista degli indigeni.

2. Identità come nazione .: su :.
La storia degli indigeni della Costa Atlantica nicaraguese è essenzialmente la storia di una resistenza secolare nel corso della quale essi hanno formate diverse alleanze sociali e politiche. Il susseguirsi di queste alleanze ha creato un o sfondo storico complesso che funge da base per costante ri-formulazione di un progetto proprio. Grazie alle molteplici esperienze, gli indigeni hanno guadagnato rinnovate possibilità per comprendere e ri-elaborare il loro progetto storico-utopico e politico. In questo senso ogni popolo concepisce se stesso a partire dai propri fondamenti, e ogni popolo indigeno porta in se anche la storia di un'etnia.

Pescatori Misquito. Foto Rando Bratek.Nel corso dei secoli i Misquito non solo hanno dimostrato - a differenza dei Sumo-Mayangnas e dei Ramas - un'incredibile capacità ad assimilare le diverse condizioni economiche, politiche e militari, ma hanno anche ottenuto successi notevoli, anche se non tutte le critiche sostengono lo stesso punto di vista.

Un elemento importante per comprendere l'incertezza che domina la valutazione del conflitto tra Sandinisti e Misquito è dato dal fatto che da un lato c'era un regime rivoluzionario che mirava a liberare un popolo da una dittatura e dal dominio degli USA e dal latro lato c'era la ricerca di autonomia da parte di un popolo indigeno. Il movimento di liberazione nicaraguese però non include aspetti indigeni nonostante tutte le aspettative ed i cambiamenti rivoluzionari che in parte è riuscito a realizzare.

Si sa poco del popolo Misquito in era pre-colombiana. Sembra che gli elementi fondamentali per la loro nascita come popolo si siano creati in seguito all'incontro con le potenze coloniali sulla costa atlantica, quasi come risposta al colonialismo europeo. Il primo contatto tra gli indigeni della regione e gli Europei risale al 1631 quando arrivarono i rappresentanti dell'inglese Providencia Island Company, con la quale gli indigeni avviarono intensi rapporti commerciali: venivano scambiati soprattutto alimenti e altri prodotti locali con prodotti in ferro per la produzioni di armi.

Pescatori Misquito. Foto Ulrich Epperlein.La Gran Bretagna permise la sopravvivenza dei Misquito non tanto per bontà d'animo quanto per il fatto che le comunità misquito fornivano importanti punti d'appoggio nei contrasti con le altre potenze coloniali e per l'espansione degli interessi economici britannici.

Il contatto con commercianti, pirati e marinai ha comportato profondi cambiamenti culturali per i Misquito. L'accesso ai prodotti in ferro e quindi alla produzione di armi permise ai Misquito di espandere il proprio potere locale. Di conseguenza non solo migliorò la loro capacità a difendersi dalle altre potenze coloniali europee, in particolar modo dagli spagnoli, ma sancì anche la loro supremazia sugli altri popoli indigeni della regione, quali i Ramas, i Sumos ed i Payas.

Nel corso dei rapporti con i britannici i Misquito passarono dall'essere "a servizio" dei pirati e filibustieri, con i quali coltivavano frequenti e vivaci scambi commerciali, ad essere incaricati a rappresentare i loro interessi. In questo modo i Misquito hanno sviluppato modelli coloniali simili, hanno occupato i territori dei popoli vicini e usavano i prigionieri di guerra come schiavi. Non sorprende quindi se a partire dal 1687 adottarono un modello di governo monarchico, che in primo luogo rendeva visibile un elemento culturale adottato, in secondo luogo esprimeva la concentrazione di potere ottenuta tramite azioni militari, e infine costituiva un mezzo per intrattenere relazioni diplomatiche con i Britannici in Giamaica e ottenere da loro sostegno nella lotta contro i nemici acerrimi - gli Spagnoli.

La monarchia dei Misquito era in primo luogo un'istituzione rappresentativa grazie alla quale chiedere tributi ai popoli vicini e ottenere il riconoscimento diplomatico come protettorato britanico. Nel 1786 gli Inglesi cedettero il loro dominio sul protettorato agli Spagnoli. I Misquito ora dovettero sottostare agli Spagnoli, i quali però, vuoi per mancanza di mezzi vuoi per cattiva organizzazione, non riuscirono a rompere la resistenza degli indigeni. Il tentativo di raggiungere con i Misquito un accordo simile a quello che vigeva tra questo popolo e gli Inglesi fallì: gli Spagnoli non riuscirono a dominare i Misquito e dopo l'indipendenza dell'America centrale dalla Spagna , gli indigeni della costa ripresero i loro rapporti con la corona inglese, tant'è che nel 1883 il governo nicaraguese riconobbe il nuovo protettorato.

Nel 1844 il Console Generale Patrick Walker introdusse alcune riforme economiche e sostenne una politica di modernizzazione capitalistica che comportò anche l'introduzione un sistema salariale e la creazione di aziende agricole orientate all'esportazione. Per l'introduzione di queste riforme ci si appoggiò anche sulle strutture comunali dei Misquito e dei Creoli (schiavi neri scappati dalle isole caraibiche che riuscirono in alcuni posti a scacciare i Misquito e a occupare posti dominanti nelle strutture sociali e culturali). Nel 1860 la Corona Inglese lasciò la regione e lo stato nicaraguese occupò la costa atlantica ("reintegración"). Per i Misquito il governo di Managua rappresentava la continuazione del dominio coloniale spagnolo e opposero resistenza alle truppe inviate. L'anti-ispanismo è ormai diventato parte della cultura dei Misquito e contribuisce alla definizione della loro identità.

Lo stesso periodo storico si caratterizza per altri due processi fondamentali: in primo luogo inizia l'influenza nordamericana sulla regione e i Misquito perdono sempre più il loro dominio sui Creoli, in secondo luogo inizia il lavoro nella regione della Missione Herrnhuter che arriva sulla costa su invito degli Inglesi. La Corona inglese, che dapprima aveva "armato i Misquito fino ai denti", iniziò la pacificazione tramite l'evangelizzazione e l'integrazione nel sistema capitalistico e la creazione di riserve in cui relegare un popolo spinto ai margini di una nazione meticcia. Le richieste di autonomia rappresentano la resistenza contro questa politica delle riserve (copiata dagli USA) che in ultima analisi mira all'eliminazione degli indigeni e della loro cultura per interessi economici.

La Missione ha certamente contribuito alla riduzione geografica e demografica dei popoli indigeni, ma contemporaneamente ha anche dato un contributo importante alla conservazione di caratteristiche culturali fondamentali dell'(attuale) identità culturale, tant'è che tuttora molti indigeni continuano ad identificarsi con la Chiesa Herrnhuter. Le diverse influenze coloniali segnarono quindi l'identità culturale, le strutture economiche e sociali e la lingua dei Misquito. Da qui nasce un'interpretazione della propria storia e di quella del Nicaragua che differisce molto da quella dei meticci della costa del Pacifico e che nel corso della storia ha più volte determinato una diversa visione dei conflitti in corso.

Una donna Misquito. Foto Ulrich Epperlein.Le diverse influenze storiche sono anche alla base della coscienza dei Misquito come popolo che si differenzia profondamente dalla popolazione del resto del paese. Ciò spiega anche la loro resistenza al progetto sandinista di integrare la Costa Atlantica nel progetto rivoluzionario promovendovi le stesse mete nazionali, ideologiche e culturali. Vale forse la pena menzionare che anche la definizione "Costa Atlantica" è una definizione estranea ai Misquito in quanto rispecchia di chi si trova più vicino alla Costa Pacifica.

La resistenza dei Misquito a un governo legittimato da una rivoluzione, quindi dalla liberazione dalla repressione e dall'introduzione di una riforma politico-economica di stampo socialista, è stata interpretata come contro-rivoluzione ed i Misquito, inclusa la Chiesa Herrnhuter, sono stati sospettati di essere agenti della CIA e trattati di conseguenza.

Una donna Misquito. Foto Ulrich Epperlein.Non vogliamo basarci qui su un'interpretazione della storia che non sia quella degli stessi Misquito, come invece hanno tentato di fare diversi autori negli anni '80. Gillian Brown, p.es., parla della manipolazione dei Misquito da parte del governo USA, e Carlos M. Vilas sostiene che l'inizio della rivolta dei Misquito avvenne durante l'era sandinista e fu conseguenza delle riforme politico-economiche dei Sandinisti. Si tratta di interpretazioni storiche che mettono semplicemente in luce la cattiva conoscenza dei Misquito degli autori e del governo sandinista. Sicuramente i movimenti etnici della Costa Atlantica hanno raggiunto un culmine (temporaneo) durante l'era sandinista, ma si è trattato dello sviluppo di un processo storico pre-sandinista e solo parzialmente influenzato dalla rivoluzione sandinista. Il non aver riconosciuto questo dato di fatto ha costituito un problema per gli stessi Sandinista e per gli intellettuali vicini alla rivoluzione, non però per gli stessi Misquito.

Nella sua "lotta all'imperialismo USA", Augusto Sandino ha cercato sostegno sulla Costa Atlantica, e ha tentato quindi di coinvolgere le popolazioni della regione nella lotta. Il suo tentativo però è fallito e l'omicidio del missionario Karl Bregenzer ha inoltre lasciato tra la gente un amaro ricordo. I predecessori dei movimenti di ribellione dei Misquito ma anche, seppur in minore intensità, dei Sumo-Mayangnas, dei Ramas e dei Creoli, vanno ricercati nei due decenni precedenti alla rivoluzione sandinista. Contemporaneamente allo svilupparsi della resistenza contro la politica economica della dittatura Somoza nacquero organizzazioni autoctone per lo sviluppo della regione, in particolar modo lungo il Rio Wangki/Coco. L' organizzazione più conosciuta era l'ALPROMISU (alla cui fondazione parteciparono diversi parroci) che aveva il compito di sostenere i diritti dei Misquito.

Se da un lato il generale Somoza tollerava le forme di organizzazione cooperativa degli indigeni grazie alla quale Somoza sperava di poter accelerare l'economia della Costa Atlantica e quindi di sfruttare la regione per interessi propri, dal altro lato l'America Latina sperimentò proprio in quegli anni un risveglio della coscienza indigena, e il secondo congresso dei popoli indigeni, che si tenne nel 1971 alle Barbados, vide per la prima volta la partecipazione di un Misquito (il giurista dott. Armando Rojas). Si era creato un terreno fertile per il germogliare delle richieste di autonomia delle minoranze indigene e della resistenza a misure politiche ed economiche imposte. Il movimento dei Misquito entrò quindi a far parte di un movimento politico più ampio. Quando i Sandinista presero il potere e arrivarono sulla costa caraibica incontrarono - non a caso - un movimento etnico rafforzato anche dalla crescente sensibilità in Nicaragua rispetto ai movimenti indigeni. Il movimento dei Misquito infine approfittò anche del processo radicalizzato e rivoluzionario dei sandinista il quale liberò nuovi spazi per il movimento.

Soprattutto sulla questione dell'autonomia si divise la discussione: da un lato c'erano i politici Steadman Fagoth, Brooklyn Rivera, Alfonso Smith, dal altro Hazel Lau, Mirna Cunningham ed altri, i quali, tutti Misquito, avevano studiato a Managua e Leon e differirono dalla tendenza pro-ispanica dell' epoca per adottare una linea indigena. Tutti loro sostennero inizialmente gli interessi del FSLN, ma non tanto per le loro convinzioni rel-socialiste quanto piuttosto per sostenre i propri interessi all'interno della lotta anti-somozista. Si trattava di un criterio che solo pochi storici hanno riconosciuto e che spesso è stato mal interpretato ("opportunismo").

Questa cattiva interpretazione e analisi erronea delle particolarità dei Misquito può essere spiegata a partire dalla base ideologica del FSLN il quale partiva dal presupposto di essere un movimento popolare che rappresentava un concetto di nazione basata sull'integrazione, sull' uguaglianza e sull'unità, e nel cui programma non c'era posto per le differenze etniche dei popoli su territorio nicaraguese. Il FSLN seguiva la dottrina statale socialista al pari di altri paesi socialisti nei quali le venivano ignorate o represse le minoranze etniche. Singole interpretazioni teoriche diverse vennero smentite dalle strutture centralizzate della realtà politica dell'epoca. L'indifferenza ideologica e la cattiva conoscenza fecero anche da sfondo alle brutali procedure del governo sandinista contro la resistenza indigena (che in alcuni casi, come p.es. lo spostamento forzato della popolazione da Wangki all'interno del paese, soddisfacevano addirittura i requisiti necessari per poter essere definite etnocidio), e che furono giustificate da una visione modernista di modello statale. I Sandinisti riconobbero solo molto tardi che era cambiata la sensibilità nei confronti delle rivendicazioni di autonomia a livello internazionale, anche tra i settori a favore della rivoluzione sandinista.

I protagonisti del movimento indigeno, che dal programma di sviluppo ALPROMISU si era trasformato nell'organizzazione pro-rivoluzionaria MISURASATA, avevano riposto la loro fiducia nel nuovo governo grazie al quale speravano di poter realizzare le loro rivendicazioni. Le prime divergenze nacquero durante la campagna di alfabetizzazione che inizialmente doveva essere realizzata in spagnolo anche sulla Costa Atlantica. Solo dopo un duro confronto gli indigeni ottennero di essere alfabetizzati nella propria lingua. In maggio 1980 la frazione radicale di MISURASATA, raccolta attorno ai suoi leader Fagoth e Rivera, guadagnò la leadership all'interno dell'organizzazione, e iniziò ad esercitare pressione sul governo affinché questo istituisse l'autonomia della regione.

Ulteriori conflitti nacquero a causa degli sforzi del governo di allargare alla regione la politica economica del paese che difficilmente poteva accordarsi con la parzialmente autonoma economia di sussistenza degli indigeni , i quali esportavano anche diversi prodotti (tortugas, riso, fagioli, etc.). All'interno della comunità dei Misquito ebbero la meglio le posizioni radicali che chiedevano l'autonomia e che di conseguenza accettavano una rottura con l'ala più dura dei Sandinista. Questa polarizzazione condusse i Misquito a sostenere posizioni sempre più estreme fino ad accettare il sostegno nordamericano. Per i Misquito questo fu un passo logico e perfettamente comprensibile se rapportato alla loro storia, ma dal punto di vista dei sandinista equivalse ad aver tradito la rivoluzione e la nazione. I Misquito preferirono allearsi con coloro che permisero loro di realizzare le proprie mete; inoltre per i Misquito entrambi, sia Nordamericani sia Sandinista, erano "stranieri".

Bisogna aggiungere che non tutti i leader Misquito erano d'accordo con la linea dura e separatista il cui protagonista era Fagoth. I Sandinista ne presero atto, divisero il movimento e integrarono alcuni/e leader quali Hazel Lau e Mirna Cunningham nella politica governativa. A causa della polarizzazione e radicalizzazione del conflitto divenne impossibile condurre ulteriori trattative, alcuni leader tra cui Fagoth furono incarcerati, ci furono episodi sanguinosi, controversie giuridiche si trasformarono in conflitti armati e MISURASATA cambiò temporaneamente nome in MISURATA.

Conseguentemente (?) i Misquito ricevettero anche il sostegno della ex-Guardia e dei Contras e armi dagli USA. D'altro canto i Sandinisti poterono contare con il sostegno di Cuba e dell'Unione Sovietica. Il conflitto tra Misquito e Sandinista era stato inglobato nella logica più ampia del conflitto Est-Ovest: una logica a cui nessuna delle due controparti poté sottrarsi. Il culmine tragico di questo conflitto fu la cosiddetta evacuazione, cioè il dislocamento di tutte le comunità Misquito: tra il 1982 e il 1984 ca. 60.000 persone furono costrette a lasciare la loro terra lungo il fiume Wangki e a trasferirsi verso l'interno della regione. La maggior parte degli indigeni scappò in Honduras, Costa Rica e in altri paesi. Per i Misquito questa fu un'azione cinica e disumana che li derubò della loro terra, quindi della base della loro esistenza. Fino ad oggi per loro è difficile parlare delle case, chiese, piantagioni e strutture sociali in fuoco. La violenza colpì anche le strutture della chiesa come le scuole, l'ospedale l'istituto biblico e le chiese. Qualsiasi tentativo di parlare con gli anziani di questo periodo storico e delle loro esperienze fallisce: essi non sono disposti a parlarne.

A partire dal 1984 i Sandinisti iniziarono a capire che la loro politica nei confronti dei Misquito era fallimentare. Non solo capirono che non sarebbero mai riusciti a sedare la rivolta indigeni con mezzi militari, ma si resero anche conto di avere mal interpretato il movimento di resistenza indigena. Il conflitto fu estrapolato dal contesto internazionale e si diede inizio ad una politica di trattative, di pacificazione e di dialogo. Ancora una volta il mediatore decisivo tra le controparti fu la Chiesa Herrnhuter che solo qualche anno prima, all'inizio della guerra, era stata accusata di collaborazione con i Contras e quindi era stata duramente perseguitata. Circa 50 preti erano stati incarcerati, alcuni per una pena detentiva di due anni, altri morirono o furono torturati e ancora oggi soffrono delle conseguenze della tortura (tra i preti che tradizionalmente sono leader religiosi e comunitari persiste tuttora una forte antipatia nei confronti dei Sandinista). Le trattative portarono infine ad accettare le originarie richieste dei Misquito, in primo luogo l'autonomia. Verso fine degli anni ' 80 i profughi e gli esiliati poterono tornare a casa, ma il conflitto comportò profondi traumi nelle comunità e nelle famiglie, la parziale distruzione delle strutture comunitarie e la perdita di valori culturali.

Nel 1987 il progetto di autonomia, considerato infine un compromesso utile al movimento, venne integrato dal parlamento nella nuova costituzione. Il Nicaragua poteva ora definirsi una nazione indivisibile e multi-etnica. Si tratta di una definizione che venne accettato solo in quanto costituiva un compromesso poiché la definizione di "etnia" viene rifiutata non potendo derivare da essa nessun diritto, mentre ciò sarebbe possibile a partire da una definizione come "popolo". I Misquito riconoscono il valore di questo passo avanti, realizzato durante un regime rivoluzionario che si è dimostrato capace di apprendere e di correggere un'ideologia superata e a-contestuale. I Misquito sono orgogliosi dei successi finora ottenuti e pagati con perdite e traumi per entrambe le parti in causa.

3. I brogli elettorali del 2002 .: su :.
Queste breve riassunto storico permette forse di comprendere meglio l'attuale situazione politica, come p.es. i fatti successi durante le elezioni comunali del 2002, l'energica protesta dei Misquito in seguito, la vittoria elettorale di YATAMA alle elezioni regionali e la successiva coalizione con il FSLN. Dopo che a YATAMA era stato impedito di partecipare alle elezioni comunali, il 26 aprile 2001 YATAMA accusò il governo nicaraguense presso la Comisión Interamericana de Derechos Humanos (Commissione Interamericana dei Diritti Umani) dell'OEA per violazione del diritto elettorale, dei diritti politici, dell'uguaglianza davanti alla legge e della tutela giuridica.

Il 16 giugno 2003 la suddetta commissione presenta la denuncia dei Misquito alla Corte Interamericana de Derechos Humanos (Corte interamericana per i diritti umani). In particolar modo l'accusa sottolinea il mancato rispetto del diritto degli indigeni e del partito autoctono indigeno: agli abitanti indigeni della regione era stato tolto il diritto di eleggere i propri rappresentanti. Fino alla data di pubblicazione di questo articolo non sono a conoscenza di alcuna presa di posizione pubblica da parte del governo.

La denuncia costituisce un duro colpo per i due partiti dominanti in Nicaragua, il PLC e il FSLN, e per il sistema bi-partitico del paese. Il Supremo Tribunale Elettorale del Nicaragua, all'interno del quale le decisioni vengono prese dai due partiti dominanti, è accusato di abusare apertamente del suo potere. In ottobre 2000 i simpatizzanti di YATAMA e la popolazione di Bilwi aveva protestato contro la violazione dei loro diritti con manifestazioni, occupazioni di edifici pubblici e dei locali elettorali del PLC. I manifestanti non si fecero intimidire nemmeno dalla dimostrazione di potere del governo che in una città di 40.000 abitanti inviò alcune migliaia di poliziotti e soldati nel tentativo di sedare la protesta. Grazie all'intervento di mediatori si riuscì a impedire l'uso di ulteriore violenza soprattutto da parte dello Stato, YATAMA però non partecipò alle elezioni. L'appello di YATAMA a boicottare le elezioni ebbe comunque successo: nelle comunità a maggioranza indigena i sindaci furono eletti da meno del 10% degli aventi diritto al voto. Il FSLN usò a proprio vantaggio la situazione: durante le manifestazioni il partito si era in parte mostrato solidale, anche se di fatto non tentò in nessun modo di impedire la farsa elettorale.

La rabbiosa resistenza dei Misquito del 2000 contro gli abusi del potere centrale e contro il partito al potere riaprì vecchie ferite e confermò la diffidenza degli indigeni contro gli Españoles.

Questi usano il potere esclusivamente per sostenere i propri interessi, e il discorso di "una nazione" serve unicamente per far tacere i proprietari originari della terra e delle sue risorse. Per questo motivo anche il FSLN continua ad essere considerato uno strumento dell'invasore incapace di rappresentare l'autosufficienza, la cultura, l'indipendenza e l'identità indigena, come invece può fare il movimento autoctono YATAMA: anche i rappresentanti indigeni del FSLN sono guardati con diffidenza, mentre i meticci vengono rifiutati per principio. Anche le scuse e la richiesta di perdono per gli errori del passato, espresse dal Segretario Generale del FSLN Daniel Ortega durante le campagne elettorali del 2001 e del 2002 non hanno cambiato i sentimenti dei Misquito nei confronti degli Españoles, visto che:

- le vittime di ieri non hanno tuttora ricevuto nessun risarcimento
- tuttora non sono stati risarciti dal governo i danni causati in passato
- i crimini commessi vengono ancora definiti errori

4. La coalizione YATAMA-FSLN governa la regione RAAN .: su :.
Il 6 marzo 2002, dopo le elezioni per il parlamento regionale - Consejo Regional, risulta evidente che YATAMA costituisce il terzo partito del paese, soprattutto nelle zone sul Wangki e attorno a Bilwi. Il partito di governo conservatore PLC aveva chiaramente perso le elezioni. Il secondo partito, il FSLN, e il partito indigeno YATAMA formeranno una coalizione, in cui il FSLN occuperà l'incarico di presidente del parlamento regionale, mentre sarà un esponente di YATAMA a occupare l'incarico di governatore. Il fatto che il terzo partito occupi il posto più importante è quasi tanto stupefacente quanto il fatto che i due nemici acerrimi, il FSLN e YATAMA, si siano coalizzati al governo.

Dopo i fatti delle elezioni del 2000 YATAMA è riuscita a riguadagnare l'adesione popolare di una volta, tant'è che nelle regioni a maggioranza Misquito niente funziona senza l'appoggio di YATAMA. Solo nelle regioni delle miniere (Siuna, Rosita, Bonanza), dove la maggioranza della popolazione è meticcia, e nella zona dei Mayangna (Musawas, Rosita) YATAMA non è quasi rappresentata ed è più forte il PLC.

L'esperienza della corruzione nelle file del governo PLC anche nelle regioni autonome, la mancata osservanza delle promesse fatte in relazione al miglioramento delle infrastrutture, il rifiuto di procedere velocemente all'attuazione delle leggi sull'autonomia e il comportamento violento messo in atto durante le elezioni comunali, tutto ciò è stato considerato dagli indigeni un tradimento delle loro speranze tant'è che è stata rifiutata l'idea di continuare a collaborare con il PLC e si è preferito allearsi con l'ex-nemico. Questa alleanza costituisce un nuovo tentativo di riuscire a realizzare almeno una parte delle ormai secolari speranze degli indigeni:

- miglioramento delle infrastrutture (trasporti, energia, acqua)
- raggiungimento di un livello sociale adeguato (ISTRUZIONE E SALUTE)
- partecipazione agli enormi guadagni derivanti dallo sfruttamento delle risorse naturali
- partecipazione alle decisioni politiche ed economiche
- realizzazione dell'autonomia promessa.

La decisione dell'alleanza con il FSLN è stata una decisione pragmatica senza la quale la RAAN sarebbe stata ingovernabile o sarebbe rimasta in mano al corrotto PLC, oppure ancora il suo governo sarebbe stato manipolato dalle multinazionali della pesca, dell'estrazione dell'oro e del legname presenti nella regione. Questa forse è l'ultima possibilità dei Misquito di guadagnare potere d'influenza nelle decisioni che li riguardano Il FSLN, dal canto suo, è talmente indebolito da aver accettato di buon grado un'alleanza che gli permette di restare comunque al potere. Di fatto, il FSLN tenta ora di sfruttare quest'opportunità, anche in considerazione del fatto che il partito rivoluzionario è molto meglio organizzato di YATAMA, la quale finora non possiede una struttura partitica ma continua ad agire da movimento popolare quale è nato. L'università URACCAN, istituita durante il periodo sandinista e gestita da membri del partito, fornisce un grande appoggio al FSLN, mentre YATAMA è sostenuta dalla CIUM-BICU, l'università fondata dalla comunità della Chiesa Hernhuter. Sono state messe da parte anche le inimicizie personali quali quella tra il leader di YATAMA Brooklin Rivera e Mirna Cunningham, incaricata dal governo sandinista per la regione caraibica e fondatrice dell'URACCAN.

Da un lato YATAMA tenta ora di far emergere la regione dall'isolamento, e dall'altro di recuperare le idee tradizionali dell'identità indigena, quali gli aspetti culturali e l'idea dell'autodeterminazione (rappresentata dal governatore nonostante questo abbia poco potere in confronto al potere centrale).

Glossario die nomi:
YATAMA: Yabti Tasba Masraka Nanih Asia Takanka. Movimento degli indigeni della costa caraibica del Nicaragua. Oggi partito riconosciuto.
FSLN: Frente Sandinista de la Liberación Nacional. Movimento di liberazione del Nicaragua. Partito dal 1979.
RAAN: Region Autónoma del Atlántico Norte. Dipartimento del Nicaragua con statuto di autonomia.
Wangki: il fiume che segna il confine con l'Honduras; in spagnolo: Río Coco
Bilwi: in lingua Mayangna; in spagnolo: Puerto Cabezas

Ulrich Epperlein. Da "pogrom / bedrohte Völker" (Nr. 220 - 4/2003).


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/3dossier/seattle-it.html | www.gfbv.it/3dossier/diritto/ilo169-conv-it.html
* www: nicas.centramerica.com/noticias/detalle.asp?Id=1908

Ultimo agg.: 23.9.2003 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/misquit-it.html | XHTML 1.0 / CSS | WEBdesign, Info: M. di Vieste
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