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Particolarmente vergognoso il razzismo lo è laddove si rivolge contro i profughi – contro persone che sono scappate dalla loro terra pur di salvare la propria vita e si trovano nuovamente di fronte al dispetto razzista. Attualmente sonoo esposti ad una forte discriminazione in Italia (Puglia) e in Germania i Rom e Ashkali dal Kosovo. Per la solo appartenenza etnica Rom, Ashkali ed altri vengono presi a sassate, cacciati dalle loro coase, maltrattati, violentati e umiliati. Nel Kosovo basta avere la pelle un po’ più scura per vivere in pericolo. Dei circa 150.000 appartenenti a queste minoranze oggi in Kosovo ne sono rimasti soltanto 10.000. Gli altri sono stati cacciati via. Circa 14.000 case di Rom, Ashkali e "Egiziani" sono state incendiate, 74 dei circa 314 villaggi di queste minoranze sono stati completamente distrutti. Responsabili di queste barbarie razziste sono estremisti albanesi, spesso appartenenti all'UCK o organizzazioni criminali da essa scaturite. La maggioranza della popolazione albanese tollera queste violenze, spesso addirittura le sostengono apertamente. Quando poi questa gente maltrattata arriva nei paesi dell’UE, vengono trattati come se i criminali fossero loro.
La persecuzione razzista dei Rom in Kosovo e la loro discriminazione nel loro esilio eurpeo saranno un argomento centrale negli interventi dei rappresentanti dell’Associazione per i popoli minacciati a Durban. Verrà inoltre accusata la repressione razzista degli Aborigini in Australia. La nostra ONG con stato consultivo presso l’ONU consegnerà dei memorandum su questi argomenti. (in tedesco www.gfbv.de/uno/durban/durban_1.htm, www.gfbv.de/uno/durban/roma.htm).
Vengono frequentemente discriminati anche gli appartenenti alle minoranze linguistiche in Europa, dove gli stati si presentano come modelli di civiltà. La lingua delle minoranze spesso è esclusa dall’applicazione pubblica (amministrazione, scuola, mass media), la cultura viene emarginata, gli appartenenti delle minoranze vengono spesso visti come un po’ arretrati, anche nei mass media vengono sempre di nuovo presentati folcloristicamente e con dispetto. Vengono spesso trattati con disprezzo, succede giornalmente che si imita con derisione l’accento, con il quale parlano la lingua della maggioranza. Quando poi si impegnano per i diritti della propria etnia, politici e mass media della maggioranza spesso scatenano un programma di calunnia. Si afferma che siano estremisti, agitatori. Anche questo è razzismo.
La lotta contro il razzismo
deve iniziare a casa propria. Con la boria fariseica largamente diffusa
in Europa difficilmente sarà possibile migliorare la situazione
attuale.
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Publikation der Gesellschaft für bedrohte Völker. Weiterverbreitung
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pubblicazione dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di citare
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