Lettera
aperta al Sig. Sindaco di Bolzano, Giovanni Salghetti-Drioli
Faccia togliere
manifesti razzisti illegali! |
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Bolzano,
8.10.2001
Egregio
Signor Sindaco,
da parecchi giorni ormai
a Bolzano si possono vedere dei manifesti di carattere espressamente razzista.
Questi manifesti non sono un onore per la città. La cosa più
deplorevole però non è il fatto che abbiamo gruppi razzisti
nella nostra società, ma che una parte di questi manifesti siano
affissi illegalmente e dunque dovrebbero essere rimossi o coperti: l'amministrazione
comunale davanti a questo non può rimanere inerte. La Lega usa infatti
spazi riservati per il referendum per affiggere manifesti che con il referendum
non hanno niente a che fare. "Clandestini
& delinquenza - Basta!": l’uguaglianza
“clandestino uguale delinquente” è razzismo dichiarato dunque e
non solo una semplice allusione.
Noi facciamo appello al signor
sindaco perché faccia coprire immediatamente i manifesti illegali
e razzisti con strisce che portino la dicitura "pubblicità illegale"
(evidenziando dunque l'abuso, come peraltro succede in diverse città
italiane) e di denunciare i responsabili. Noi tutti già abbiamo
fatto l'esperienza di quanto possano essere zelanti i vigili di Bolzano
nel caso che si parcheggi male la macchina. Se i vigili devono far rispettare
l'ordine pubblico, allora manifesti selvaggi vanno rimossi o coperti subito.
Chiediamo che i vigili facciano il loro dovere anche in questo caso. È
una vergogna, signor sindaco, che questi manifesti razzisti non siano già
stati rimossi.
Per quel che riguarda lo
slogan ricordiamo al signor sindaco e alla Lega e a tutti i partiti politici
che volentieri criminalizzano gli stranieri, che i crimini maggiori nella
storia del Paese li hanno commessi e li stanno commettendo cittadini italiani.
Non solo il Fascismo, non solo la dittatura economica e le sue stragi di
stato (ricordiamo il Vajont), i disastri ecologici di cui sono responsabili
aziende private (Seveso) o amministrazioni pubbliche (l'industria a partecipazione
statale), il traffico illegale di armi in paesi in stato di guerra da parte
anche di aziende statali (i clandestini fuggono in buona parte dai conflitti
alimentati da queste armi). Puntiamo il dito sui crimini commessi da cittadini
italiani invece di criminalizzare interi gruppi di persone che in gran
parte non sono criminali, ma al contrario le prime vittime di crimini commessi
con il sostegno di persone del nostro paese!
In attesa dei fatti le porgiamo
i nostri
Distinti saluti
Associazione per i popoli
minacciati
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