2002 anno
internazionale della montagna
Garantire
i diritti umani dei popoli di montagna! |
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Bolzano,
4.1.2002
É
iniziato oggi l'anno ONU della montagna.
L'Associazione per i
popoli minacciati chiede un programma di interventi a favore delle vittime
di violazioni di diritti umani e di sfruttamento economico in regioni di
montagna.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato
il 2002 l'anno internazionale delle montagne e del turismo ecologico. Ciononostante
è da temere che anche durante questo anno non si presterà
molta attenzione ai popoli di montagna. Sebbene la Turchia abbia sottoscritto
l'iniziativa sull'anno della montagna, ai Kurdi - per molto tempo denominati
semplicemente "Turchi di montagna" - finora non hanno garantito nessun
diritto collettivo. I Tibetani sono vittime, come anche altre minoranze
in Cina, della repressione e delle discriminazioni del governo centrale.
Nelle montagne dell'Afghanistan e della Cecenia sono tuttora in atto sanguinosi
conflitti che mietono centinaia di vittime tra la popolazione civile. In
molte regioni di montagna in tutto il mondo, popoli indigeni sono vittime
dello sfruttamento della loro terra, a causa dell'industria mineraria,
del disboscamento o delle dighe. L'anno delle montagne rischia di diventare
un ulteriore mezzo pubblicitario per le regioni turistiche di montagna.
Tra
i popoli di montagna più perseguitati ci sono i Tibetani, gli Uzuli
(Carpazi dell'Ucraina), i Khampa (guerrieri tibetani), i Kirghisi, i Kurdi
(Turchia, Iran, Iraq, Siria), gli Igorot ed Ifugao (Filippine), Kogi e
U'wa (Colombia), i Q'ero (Ande peruviane), i Tuvini (Mongolia), gli Oromo
(Etiopia), i Lakota Oglala (USA), gli Hazara (Afghanistan) e tanti altri.
Inoltre viene direttamente minacciata la qualità della vita in molte
regioni di montagna a causa di un irresponsabile sfruttamento turistico
ed economico. Un esempio sono le Alpi, la catena dell'Himalaya e le Rocky
Mountains in Canada.
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anche: