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Negli ultimi mesi del mandato presidenziale di Bill Clinton l'APM ripropone una campagna per la liberazione dell'attivista indiano Leonard Peltier. Al Presidente degli USA Bill Clinton chiediamo che conceda la grazia all'attivista dell'American Indian Mouvement: partecipate così alla nostra azione di e-mail a Clinton. Nel 2000 ricorre il 24. anniversario della detenzione del piu' famoso prigioniero indiano degli USA, Leonard Peltier. Venne catturato il 6 Febbraio del 1976 in Canada festgenommen, estradato negli USA nel 1977 e condannato a due ergastoli. L'Accusa è di aver ucciso due agenti del FBI durante l'estate del1976 nella riserva di Pine Ridge in Sud-Dakota. Il movimento per i diritti civili degli indiani era allora uno dei principali obiettivi del COINTELPRO, un programma per bloccare le attività classificate ad alto richio per la sicurezza nazionale dal Governo, FBI e CIA. |
Dopo la promulgazione della legge sulla libertà
di informazione, gli avvocati di Peltier anni dopo aver spulciato le prove
e gli atti del processo, hanno verificato la manipolazione delle prove
da parte del FBI e l'innocenza di Peltiers. Anche il P.M. e giudice d'appello
Gerald Heaney ha potuto rilevare che nessuno sa chi realmente ha sparato
i colpi mortali per i quali Peltier è stato condannato.
Peltier ha perso l'uso di un ochhio in seguito ad un ictus e soffre di diabete ed ha passato un terzo della sua vita in carcere da innocente. Nel suo libro "Prison Writings - My Life is My Sun Dance" fa un bilancio della sua situazione. Nonostante le pessime condizioni carcerarie Peltier continua la sua battaglia per i diritti civili dei nativi: organizza raccolte di vestiti, cibo e giochi per bambini, organizza progetti di formazione e sostegno per donne. Ha dato vita ad una borsa di studio per studenti indiani di giurisprudenza presso l'Università di New York e ha contribuito a fondare un giornale di e per bambini indiani. Peltier ha adottato a distanza due bambini indiani in Guatemala e in Salvador; inoltre ha collaborato alla riforma del sistema sanitario della riserva di Rosebud in Sud-Dakota e attualmente lavora al piano di riforme economiche per la riserva di Pine Ridge. |
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Leonard Peltier ha aiutato i profughi del Chiapas con l'associazione Food Not Bombs con l'invio di generi alimentari. Nel suo libro descrive i suoi progetti per la rinascita dei popoli indiani. Peltier rivendica per un futuro di giustizia un risarcimento economico, la restituzione delle terre e delle risorse del suolo. Il Canada nel 1998 con uno "Statement of Reconcilation" si è scusato con le popolazioni indiane per la secolare oppressione e discriminazione e si è impegnato per un risarcimento economico. Peltier chiede che gli USA seguano l'esempio canadese. L'FBI non è riuscito a ridurre Peltier al silenzio. Un vasto movimento di solidarietà ha reso quello di Peltier un caso internazionale: ormai parlamentari americani e politici europei richiedono la libertà per Peltier. L'unica persona che può ridare la libertà a Peltier con una firma è Bill Clinton. Spedite al Presidente la lettera che segue. Indirizzi: The White House, 1600 Pennsylvania Ave., Washington D.C 20500 - USA; Fax 001/202/4562461; e-mail: president@whitehouse.gov
Dear Mr. President,
I would like to draw your attention to the case of Leonard Peltier, a fomous member of the Native American and Civil Rights Movement who has been sentenced to two lifetimes in prison. I can hardly believe that the US-authorities not even apply the principle of "in dubio pro reo" despite the fact, that Mr. Peltier has proven to be innocent. With 24 years behind bars Leonard Peltier has spent more than a third of his life in prison. The legal means being exhausted, now only a President´s clemency could give him back his freedom. Therefore, I urgently ask You, Mr. President, to issue an order of executive clemency to immediately set free Leonard Peltier.
Yours Sincerley
Rivolgetevi anche al carcere (Tel. 001-913-6828700) oppure ai responsabili della prigione (Tel. 001-202-3073198; Fax 001-202-5146878) e chiedete informazioni sulla salute e sulla sicurezza di Peltier. Altre informazioni sul sito del Comitato di difesa di Peltier (in inglese) http://www.freepeltier.org/
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