Nessuna speranza per Leonard Peltier? 
Bolzano, 13.6.2000

Leonard Peltier Nell'udienza di ieri (12 giugno 2000) nella prigione federale di Leavenworth, nel Kansas, la commissione competente ha respinto la richiesta di Leonard Peltier per una sospensione della sua pena detentiva.  La commissione si è rifiutata di prendere in considerazione il referto medico del dott. Peter Basch, come pure le 10.000 lettere di solidarietà per il prigioniero. Ciò significa che la commissione ascolterà nuovamente Peltier soltanto tra otto anni. Già nelle udienze preparatorie i membri della commissione per le sospensioni della pena si erano mostrati poco propensi a dar seguito alla richiesta di Peltier. Neppure il presidente Clinton, che avrebbe la possibilità di graziare l'attivista dell'AIM, ha finora mostrato alcun impegno per il caso Peltier. Nel novembre 1999, la ministra della Giustizia, Janet Reno, ha rifiutato un incontro ad una delegazione di nativi americani.
Anche nel gennaio 2000 il Governo Clinton ha rifiutato un colloquio ad Amnesty International e al Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú. Per questo motivo l'Associazione per i Popoli Minacciati invita a partecipare ad una campagna e-mail rivolta a Clinton. Nel 2000 ricorre il 24. anniversario della detenzione del piu' famoso prigioniero indiano degli USA, Leonard Peltier. Venne catturato il 6 Febbraio del 1976 in Canada, estradato negli USA nel 1977 e condannato a due ergastoli. L'accusa è di aver ucciso due agenti del FBI durante l'estate del 1976 nella riserva di Pine Ridge in Sud-Dakota. Il movimento per i diritti civili degli indiani era allora uno dei principali obiettivi del COINTELPRO, un programma per bloccare le attività classificate ad alto richio per la sicurezza nazionale dal Governo, FBI e CIA.

Dopo la promulgazione della legge sulla libertà di informazione, gli avvocati di Peltier anni dopo aver spulciato le prove e gli atti del processo, hanno verificato la manipolazione delle prove da parte del FBI e l'innocenza di Peltier. Anche il P.M. e giudice d'appello Gerald Heaney ha potuto rilevare che nessuno sa chi realmente ha sparato i colpi mortali per i quali Peltier è stato condannato.
 
Peltier ha perso l'uso di un occhio in seguito ad un ictus e soffre di diabete ed ha passato un terzo della sua vita in carcere da innocente. Nel suo libro "Prison Writings - My Life is My Sun Dance" fa un bilancio della sua situazione. Nonostante le pessime condizioni carcerarie Peltier continua la sua battaglia per i diritti civili dei nativi: organizza raccolte di vestiti, cibo e giochi per bambini, organizza progetti di formazione e sostegno per donne. Ha dato vita ad una borsa di studio per studenti indiani di giurisprudenza presso l'Università di New York e ha contribuito a fondare un giornale di e per bambini indiani. Peltier ha adottato a distanza due bambini indiani in Guatemala e in Salvador; inoltre ha collaborato alla riforma del sistema sanitario della riserva di Rosebud in Sud-Dakota e attualmente lavora al piano di riforme economiche per la riserva di Pine Ridge.
Leonard Peltier

Leonard Peltier ha aiutato i profughi del Chiapas con l'associazione "Food Not Bombs" con l'invio di generi alimentari. Nel suo libro descrive i suoi progetti per la rinascita dei popoli indiani. Peltier rivendica un futuro di giustizia, un risarcimento economico, la restituzione delle terre e delle risorse del suolo. Il Canada nel 1998 con uno "Statement of Reconcilation" si è scusato con le popolazioni indiane per la secolare oppressione e discriminazione e si è impegnato per un risarcimento economico. Peltier chiede che gli USA seguano l'esempio canadese. L'FBI non è riuscito a ridurre Peltier al silenzio. Un vasto movimento di solidarietà ha reso quello di Peltier un caso internazionale: ormai parlamentari americani e politici europei richiedono la libertà per Peltier. L'unica persona che può ridare la libertà a Peltier con una firma è Bill Clinton. Spedite al Presidente la lettera che segue. Indirizzi: The White House, 1600 Pennsylvania Ave., Washington D.C 20500 - USA; Fax +1/202/4562461; e-mail: president@whitehouse.gov
 
Dear Mr. President,

I would like to draw your attention to the case of Leonard Peltier, a famous member of the Native American and Civil Rights Movement who has been sentenced to two lifetimes in prison. I can hardly believe that the US-authorities not even apply the principle of "in dubio pro reo" despite the fact, that Mr. Peltier has proven to be innocent. With 24 years behind bars Leonard Peltier has spent more than a third of his life in prison. The legal means being exhausted, now only a President´s clemency could give him back his freedom. Therefore, I urgently ask You, Mr. President, to issue an order of executive clemency to immediately set free Leonard Peltier.

Yours Sincerley

Rivolgetevi anche al carcere (Tel. +1-913-6828700) oppure ai responsabili della prigione (Tel. +1-202-3073198; Fax +1-202-5146878) e chiedete informazioni sulla salute e sulla sicurezza di Peltier. Chiamate la  Ministra della Giustizia americana Janet Reno e dimostrate la vostra solidarietà con Leonard Peltier (Tel. +1-202-456-1111). Altre informazioni sul sito del Comitato di difesa di Peltier (in inglese) http://www.freepeltier.org
 

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