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L’Associazione per i Popoli Minacciati
(APM) partecipa al monitoraggio per la pace del “good friday agreement-coalition”
(coalizione per l’accordo del good friday). Si tratta di una coalizione
in Internet costituita da cittadini irlandesi, inglesi ed americani che
vogliono sostenere l’accordo di pace anglo-irlandese.
Secondo le previsioni della coalizione sarebbe importante poter contare quest’estate, soprattutto durante la “marching season” (stagione delle marcie) degli Ordini Orangisti Lealisti, sulla presenza di osservatori internazionali, la cui presenza sarebbe inoltre necessaria anche nelle zone fortemente militarizzate, come ad esempio nella regione di South Armagh, nel sud del paese. |
L’accordo del “good friday” prevede un impegno verso una maggiore democrazia e legalità, la creazione di una commissione per l’uguaglianza, la sospensione delle leggi per lo stato d’emergenza, la formazioni di comitati misti irlandesi-nordirlandesi-britannici, la riforma della polizia, la smilitarizzazione e la smobilitazione delle forze di sicurezza brittaniche.
Chiamati a votare a favore o contro l’accordo, i cittadini della Repubblica Irlandese lo hanno approvato con il 90% dei voti, mentre in Irlanda del Nord è stato approvato con il 70% dei voti. I partiti repubblicani irlandesi SDLP e Sinn Fein ed i partiti lealisti Ulster Unionist Party e Progressive Unionist Party hanno firmato questo accordo, che tra gli altri è sostenuto da Women for Peace (donne per la pace), Verdi, vari gruppi interetnici e dalla “Peace with Justice Campaign” repubblicana (Campagna per la Pace e la Giustizia).
L’APM si propone insieme alla Coalizione di esercitare pressioni sui responsabili tramite un lavoro di informazione pubblica affinchè l’accordo venga realizzato in tutte le sue parti. E' bene ricordare che estremisti unionisti hanno impedito a lungo il dialogo. Cosí nel 1963 è stato destituito il Capo del Consiglio liberal-unionista Terence O’Neill, poichè con la sua politica riformista tentava l’emancipazione della minoranza repubblicana-irlandese. Il 5 ottobre 1968 è stato crivellato da pallottole e distrutto il movimento per i diritti civili “Northern Irland Civil Rights Assocation”. Ciò aveva reso possibile l’ascesa dell’IRA. Nel 1973 Unionisti radicali sono riusciti ad impedire la messa in atto dell’accordo Sunningdale, nel1985 fu impedito nello stesso modo un altro accordo (si trattò dei predecessori dell’attuale accordo).
Ancora una volta i fondamentalisti unionisti stanno tentando di impedire il processo di pace, ma più di 3.5000 morti costituiscono ormai un atto d’accusa che non può essere ignorato. Un motivo in più per questa campagna a favore dell’accordo, il quale deve ora essere realizzato senza più sconti nè ritardi dal governo provinciale repubblicano-unionista. La coalizione chiede anche una veloce riforma della Royal Ulster Constabulary (RUC), una forza di polizia che è stata spesso criticata dalla minoranza irlansdese per i soprusi, le torture ed i maltrattamenti commessi. L’avvocatessa Rosemarie Nelson, uccisa nel marzo 1999, aveva più volte denunciato le minacce di morte ricevute da ufficiali della RUC. L’APM chiede perciò in nome della Coalizione “Save the good friday agreement” il sostegno per il monitoraggio per la pace.
Gli interessati possono rivolgersi ai seguenti indirizzi:
APM-Sudtirolo
Portici 49 I - 39100 Bolzano Tel. 0471.972240 e-mail: info@gfbv.it |
GfbV-Deutschland
Postfach 2024 D - 37010 Göttingen e-mail: info@gfbv.de |
La petizione ai Governi irlandese e britannico
per l'implementazione degli accordi di pace può essere firmata all'indirizzo
http://members.tripod.com/SavetheGFA/index.htm.
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