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La limitazione dei convegno ai quotidiani non è in alcun modo comprensibile, e certo non favorisce le minoranze. Di un quotidiano dispongono soltanto le minoranze che godono di un'elevata protezione giuridica, o che abbiano un'elevata consistenza numerica. Si vogliono quindi escludere proprio quelle minoranze che più delle altre abbisognano di tutela e sostegno. Ed il fatto che questa discriminazione sia perpetrata proprio da altre minoranze è un deplorevole segno di miopia etnica e di mancanza di solidarietà.
Tra le minoranze la cui tutela giuridica non è certo ancora sufficiente ci sono anche i Ladini. Poiché manca un mercato adeguato (a causa dei ridotto numero dei parlanti) non può nascere un quotidiano senza un sufficiente sostegno pubblico. Sebbene la promozione dei mezzi di comunicazione in ladino sia un diritto della minoranza ladina, il settimanale "La Usc di Ladins" riceve un contributo pubblico assai limitato (i Ladini pagano le tasse come gli altri cittadini). "La Usc di Ladins" è l'unico mezzo di comunicazione che raggiunga tutti i Ladini, e che superi pertanto le divisioni territoriali introdotte dal Fascismo. Ma per il superamento dell'ingiustizia commessa allora la politica attuale ha ben poco interesse.
Se i Ladini non hanno un quotidiano, ciò dipende dal fatto che le maggioranze negano alla minoranza ladina un diritto essenziale. Proprio per questo, a maggior ragione si sarebbe dovuta invitare "La Usc di Ladins" al convegno, anziché escluderla, rafforzandone cosi la discriminazione.
Bisogna ricordare anche che i Romanci dei Grigioni hanno un proprio quotidiano. Ciò è possibile grazie al finanziamento pubblico di un'agenzia di stampa in lingua romancia; il che permette di abbassare sensibilmente i costi dei personale. Ma dalle nostre parti - nonostante ci si lodi come un modello di tutela delle minoranze - simili soluzioni sono ancora lontane.
Vedi anche la sezione
sui giornali delle Minoranze [qui]
e la nostra pagina ladina [qui].
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