Lettera
aperta al Partito Popolare europeo
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Cogliamo l'occasione data dall'incontro di Berlino per una lettera aperta. Il presidente SVP Siegfried Brugger, deputato SVP presso il parlamento italiano, si è dichiarato disponibile a farLe pervenire il nostro scritto.
Come sezione sudtirolòese dell’ Associazione per i popoli minacciati, abbiamo constatato con piacere con quanta veemenza l’EVP abbia criticato i risultati poveri del vertice dell’UE di Nizza. Ci ha fatto piacere anche il fatto che l’EVP non abbia risparmiato alcuna critica alla sottile Carta dei Diritti fondamentali dell’UE. Per noi che operiamo nel campo dei diritti umani è deplorevole il fatto che l’UE-GRC non comporti alcun impegno. Di conseguenza, due obiettivi importanti, e cioè, il divieto di discriminazione e il diritto di asilo valido in tutta Europa, rimangano puri progetti. Tutto ciò a danno dell'integrazione degli immigrati e dei rifugiati. Non è stato mai citato, nemmeno come progetto, il riconoscimento della molteplicità di lingue autoctone nell'UE. L'UE è rimasta parecchio indietro rispetto al Consiglio Europeo col suo statuto per le minoranze linguistiche e regionali e la convenzione di tutela per le minoranze nazionali. L'UE non ha preso atto del fatto che già l'ONU aveva indicato la direzione da intraprendere nell'articolo 27 degli Accordi Internazionali sui Diritti Civili del Cittadino del 1966 e nella Dichiarazione sulle minoranze del 18 dicembre 1992.
All’udienza del Consilium del 27 aprile 2000, l’APM internazionale aveva fatto presente senza successo, come già era capitato ad altri prima, lo sviluppo in seno al Consiglio Europeo e all’ONU. La protezione legislativa dell’UE è di estrema importanza per le minoranze linguistiche ed etniche. È assolutamente necessario che l'UE si assuma il compito della promozione delle lingue minoritarie. L’UE non ha finora intrapreso alcun passo concreto per la loro protezione, e ciò nonostante la ricerca “euromosaic” realizzata dalla stessa UE e pubblicata nel 1966, riveli che circa la metà delle 46 lingue minoritarie rischiano di scomparire. Questo processo verso la morte delle lingue comporta per l’Europa un impoverimento culturale. Si tratta di un processo che con il tempo potrebbe sopraffare anche le lingue degli stati più piccoli.
Pare perciò una farsa che l’anno 2001 sia stato dichiarato l’anno europeo delle lingue: finora l’UE ha completamente tralasciato di assicurare legislativamente l’ufficio per le lingue meno usate nonché la promozione delle stesse. Ricordiamo all'EVP che,nelle dichiarazioni di Merano-Meraner Erklärungen (28 - 30 aprile 97), essa si è pronunciata rigorosamente a favore dei diritti minoritari.. Secondo le “Meraner Erklärungen” il, riconoscimento e la promozione delle minoranze (nel senso di una affermative action secondo il modello americano) sono un elemento portante dei diritti umani. La tute la delle minoranze, si legge nelle dichiarazioni, devono perciò far parte della politica dell’UE. Nelle proprie dichiarazioni l’EVP ha inoltre esortato l’EU a inserire la tutela delle minoranze negli accordi dell’unione.
Vi chiediamo dunque di condurre una campagna insieme alle ONG che si occupano di minoranze e alle organizzazioni per i diritti umani che abbia il fine di far inserire il riconoscimento delle lingue minoritarie negli accordi dell’Unione, che nel 2004 verranno aggiornati e rinnovati. Lottiamo assieme affinché venga promulgata una Costituzione dell’UE, in cui i diritti delle minoranze diventino diritti fondamentali dei cittadini europei; una Costituzione che sia vincolante per i paesi membri.
L'UE ha esortato i nuovi membri dell'Europa Orientale ad inserire delle clausole per la protezione delle minoranze nelle proprie costituzioni: la tutela delle minoranze come biglietto d’entrata per l’UE. Bisogna perciò accertarsi del fatto che, una volta che questi paesi entreranno a far parte dell’UE, i diritti delle minoranze vengano riconosciuti e rispettati almeno in egual misura anche all’interno dell’Unione.
Grazie per la cortese attenzione
Per l’APM – Sudtirolo
Hugo Senoner, Mauro di Vieste,
Mateo Taibon, Patrick Kofler, Peter Defranceschi
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