info@gfbv.it
Afghanistan: la distruzione delle statue del Buddha e' un atto terroristico nei confronti delle minoranze, 2.3.2001
Afghanistan:
la distruzione
delle statue del Buddha è un atto terroristico nei confronti delle
minoranze |
|
|
Bolzano,
Göttingen, 1.3.2001
L'Associazione
per i popoli minacciati (APM) esprime il suo profondo rammarico per la
programmata distruzione del Grande Buddha di Bamian e di altre immagini
di origine preislamica da parte dei Talebani afghani. L'APM esprime anche
la sua delusione per il linguaggio spesso usato nei paesi occidentali,
che parla di "perdita culturale" o "artistica".
Invece la distruzione del
Buddha nonché di tutta la cultura preislamica, in parte già
eseguita e in parte programmata dai Talebani è un atto barbarico,
che fa parte della politica del terrore dei Talebani contro la popolazione
intera e innanzitutto contro le minoranze etniche e religiose e contro
le donne. Non si tratta soltanto di una grave perdita culturale. Si tratta
di un totalitarismo, di un potere politico di carattere criminale che ricorda
la "rivoluzione culturale" nella Cina o in Cambogia. Bamian è la
località più importante per gli Hazara, il gruppo etnico
di provenienza mongolica che parla un dialetto persiano e che oggi in maggioranza
si professa di religione islamica sciita. Dall'inizio dei combattimenti
nella provincia di Bamian nel gennaio 2001 i Talebani hanno assassinato
più di 500 civili; tra di loro ci sono anche 15 collaboratori di
associazioni di solidarietà afghane e 30 anziani del villaggio.
I Talebani continuano la
loro azione militare, e continuano anche ad impedire l'accesso alle organizzazioni
umanitarie. Il numero di profughi interni viene stimato sui 500.000 e 170.000
sono fuggiti in Pakistan.
Eine Publikation
der Gesellschaft für bedrohte Völker. Weiterverbreitung bei Nennung
der Quelle erwünscht
Una
pubblicazione dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di citare
la fonte - WebDesignM.
di Vieste