Lettera
aperta al Ministro degli esteri australiano
Alexander Downer
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è con enorme preoccupazione che l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM), un’organizzazione che lavora per la difesa dei diritti umani con status consultivo presso le Nazioni Unite, ha preso atto della Sua intenzione di autorizzare le missioni in Australia degli esperti del Comitato ONU per la prevenzione della discriminazione razziale solo in caso di “motivi cogenti”. Secondo Lei, la legislazione australiana è una questione interna, ed i reclami inoltrati all’ONU da organizzazioni non governative sono da considerare in modo secondario rispetto ai rapporti ufficiali di un governo eletto democraticamente. Queste sono affermazioni che finora avevamo sentito fare solo dai regimi autoritari quali la Cina, la Corea del Nord, Burma o la Jugoslavia. A sole poche settimane dall’inizio dei Giochi Olimpici Lei vuole veramente far parte di questa compagnia?
Siamo seriamente preoccupati per la posizione auto-compiacente del governo australiano nei confronti degli Aborigeni, soprattutto per quanto riguarda la legislazione, entrata in vigore nel 1998, sui diritti territoriali degli Aborigeni, la legislazione penale che comporta la detenzione automatica per gli Aborigeni, ed il rifiuto di chiedere anche solo simbolicamente scusa alle persone della “stolen generation”, che da bambini furono tolti con la forza alle proprie famiglie. Noi ci appelliamo a Lei e al Suo governo chiedendoLe di applicare gli standard internazionali, grazie ai quali avete p.es. contribuito alla risoluzione del conflitto a Timor Est, anche alla situazione dei diritti umani e delle minoranze nel proprio paese.
Il Procuratore Generale Federale del Suo paese ha definito le violazioni dei diritti umani in Australia irrilevanti rispetto a quelle di altri paesi, ed ha consigliato all’ONU di dedicarsi ai casi veramente gravi. Un paese veramente democratico non si nega però alla critica indicando i crimini suppostamente peggiori degli altri. L’Australia dovrebbe terminare i suoi contrasti con l’ONU accetandone le critiche e, di conseguenza, garantire finalmente agli Aborigeni almeno quei diritti, che a livello internazionale vengono considerati come standard minimi.
Distinti saluti,
Dr. Andreas Selmeci, Uff.
Diritti Umani
Dr. Theodor Rathgeber, Uff.
Popoli Indigeni
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