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L'art. 7 del Trattato di Stato è applicato solo parzialmente. Con la legge sui gruppi etnici degli anni '70 (un compromesso tra socialisti, popolari e nazional-liberali, approvata anche sotto la pressione degli sciovinisti austriaci del "Kärntner Heimatdienst", la Repubblica austriaca si è sottratta agli obblighi di tutela delle minoranze imposti dal Trattato di Stato.
Lasciano perciò sperare
le dichiarazioni del capo del Land, Jörg Haider, di voler produrre
una svolta nella politica delle minoranze in Carinzia. Ottant'anni dopo
il referendum, nella Carinzia meridionale la lingua slovena deve ottenere
un'assoluta parificazione - lo sloveno, secondo l'art. 7 del Trattato di
Stato, dev'essere usato in tutti i distretti nella toponomastica, nelle
scuole e negli uffici pubblici - tra Hermagor (Šmohor) ad Ovest, Lavamund
(Labod) ad Est, tra il lago Wörther See (Vrbsko jezero), ed il lago
di Ossiach (Osojsko jezero) ed a settentrione da Völkermarkt (Velikovec)
fino sotto la Saualpe (Svinja) e nel circondario del Comune di Diex (Kjekse).
Introdurre lo sloveno nell'amministrazione, nella scuola e nella giustizia
sarebbe un risarcimento per il passato, ed un modo per aprire la via ad
una futura collaborazione interetnica paritaria in Carinzia, nel segno
della promessa dell'Assemblea Carinziana del 1920; senza l'insopportabile
recinto della clausola del 25%;e senza i collegi elettorali che con la
barriera del 10% impediscono una rappresentanza autonoma degli Sloveni
nella Dieta del Land.
Dopo ottant'anni è anche tempo di un nuovo rapporto con la Repubblica di Slovenia. Almeno nel campo della collaborazione transfrontaliera con la Slovenia, e con la vicina, multietnica regione del Friuli-Venezia Giulia, Haider punta ad un futuro multietnico. Si spera che si tratti di una concreta rinuncia all'esclusivismo etnico del "Kärntner Heimatdienst". C'è bisogno di distensione e di avvicinamento. Purtroppo lo sciovinismo di molti Carinziani tedeschi corrisponde allo sciovinismo di molti Sloveni che in Jugoslavia commisero saccheggi, eccidi e deportazioni ai danni della minoranza tedesca nel loro Paese, e che tuttora li trattano come cittadini di serie B.
Gli Sloveni di Carinzia ed i resti della popolazione tedesca di Slovenia si sono - solidalmente - incontrati. L'impegno dei nazional-liberali a favore dei tedeschi di Slovenia è invece dubbio. Anche perché la Giunta del presidente Haider ha dimezzato i finanziamenti per i Tedeschi di Ko?evje (Gottschee).
L'impegno di Haider per i "vecchi Austriaci" di Slovenia è pura retorica; e così l'annuncio di voler completare l'applicazione a favore degli Sloveni delle prescrizioni del Trattato di Stato e della Legge sui gruppi etnici. Come si può valutare altrimenti la più recente decisione della Dieta di Carinzia, che ha abolito l'obbligo di bilinguità per i direttori delle scuole bilingui? La Carinzia resta fedele alla sua ottantennale politica.
Quando la Carinzia prenderà
sul serio la propria promessa del 1920, secondo cui avrebbe salvaguardato
"agli abitanti sloveni la loro identità linguistica e nazionale"?
Vedi anche i seguenti documenti
in tedesco:
"Der Report des Österreichischen Volksgruppenzentrums an die drei EU-Weisen" News Service des Burgenländisch-Kroatischen Zentrums Wien: www.HrvatskiCentar.at Minderheiten OnLineORF: volksgruppen.orf.at/de_index_klein.htm |
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