Dopo la scarcerazione di politici
kurdi
L’Associazione per i popoli minacciati chiede alla Turchia l’amnistia per tutti i detenuti politici |
|
La scarcerazione di qualche detenuto politico è assolutamente effimera se il Governo turco non subisce altre conseguenze in seguito a questa condanna. Bozlak è stato arrestato con altri 46 Kurdi il febbraio 1999, perchè avevano protestato in modo nonviolento contro la cattura del presidente del PKK, Abdullah Öcalan, in Italia e rischiava una pena detentiva di 7 anni e mezzo. Secondo il giornale turco Hürriyet i 7 detenuti politici - tra di loro il vice-presidente dell’HADEP, il sindaco della città di Agri e altri 4 membri del direttivo - sono stati scarcerati lunedì, gli altri 40 si trovano ancora in prigione.
Per motivi politici restano ancora in carcere
Akin Berdal, presidente del movimento per i diritti umani turco, e l’ex
deputata kurda del Parlamento turco, Leyla Zana. Il processo contro Naif
Günes, ex-deputato kurdo del partito democratico DEP, vietato dal
1994, inizierà oggi. Il padre di sei bambini si deve giustificare
per “l’appartenenza a una masnada armata”, sebbene si è sempre distanziato
dal PKK. Per questo è stato anche avversato e rischia una pena detentiva
di 15 anni. A Grünes è stato concesso l’asilo politico in Germania,
ma volendo entrare in Turchia l’11 febbraio 1999 è stato fermato
nell’aeroporto di Ankara.
|
|
Eine Publikation der Gesellschaft
für bedrohte Völker. Weiterverbreitung bei Nennung der Quelle
erwünscht
Una pubblicazione dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di citare la fonte ** WebDesign: M. di Vieste |