Lettera aperta a
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Egregio Signor Presidente del Consiglio,
Egregio Signor Ministro!
In Cecenia la situazione va peggiorando di giorno in giorno. L'aeronautica militare russa effettua bombardamenti su città e villaggi ceceni seminando terrore e morte. Nelle recenti campagne aeree finora sono state uccise 125 persone e 250 sono state ferite. Le vittime degli attacchi russi sono principalmente - proprio come succedeva durante la guerra cecena - i civili e non i "terroristi" che il governo russo afferma di voler colpire.
Si tratta di una vera e propria guerra, non
certo di una lotta al terrorismo. Il presidente ceceno Aslan Maskhadov
aveva proposto a Mosca la collaborazione per la lotta al terrorismo, proposta
che il Governo russo non ha voluto accettare. Al contrario Mosca ha avviato
una martellante campagna diffamatoria contro i Ceceni per preparare l'opinione
pubblica ad una nuova guerra questa piccola repubblica, socialmente ed
economicamente ancora in uno stato disastroso a causa della ultima guerra
(1994-1996). In Russia è inoltre caccia aperta delle forze di polizia
contro i Ceceni - a Mosca nella settimana scorsa ne sono stati arrestati
ben 400, ma ci sono fonti che parlano di 1000 arresti.
Un regolamento della OSCE, concordato proprio
a Mosca nel 1991, basandosi sull'argomento che i diritti umani non possono
essere una questione interna, consente l'invio di osservatori OSCE in uno
stato anche contro la volontà del suo governo, a patto che sei governi
appartenenti all'OSCE esprimano questa volontà.
Facciamo appello a Lei ed alla Sua responsabilità civile e democratica, ricordando anche le Sue dichiarazioni per l'intervento nel Kosovo, affinché sia inviata in Cecenia una commissione OSCE.
Fiduciosi nella coerenza della Sua politica Le inviamo i nostri
Distinti saluti - Tilman Zülch
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