Consegnato appello al
Parlamento italiano:
L'Italia intervenga per i diritti linguistici dei Masiri (Berberi) dell'Algeria
L'Associazione per i popoli minacciati (APM) questa settimana si è appellata ai membri della Commissione Affari Esteri del Governo italiano a proposito del riconoscimento dei diritti linguistici dei Masiri dell'Algeria consegnando un dossier sulla loro situazione. L'APM propone di indirizzare un appello al governo algerino i cui punti principali dovrebbero essere i seguenti:
All'inizio di luglio in Algeria è entrata in vigore la nuova legge sull'ordinamento linguistico che ha profondamente deluso le aspettative della popolazione masira (berbera) dell'Algeria. La "Legge nazionale sull'introduzione della lingua araba", approvata dal Consiglio nazionale dell'Algeria all'unanimità nel dicembre del 1996, riconosce come unica lingua ufficiale quella araba e definisce l'Islam "religione di stato". Non recepisce invece minimamente le conquiste riguardo ai diritti linguistici e culturali dei Masiri ottenute a partire dal 1989.
Nella Costituzione algerina, riformata alla fine del 1996, si fa menzione della cultura masira (berbera) come parte dell'identità algerina. La nuova legge, per contro, nega la pluralità culturale di questo paese e riprende la linea dell'emarginazione delle culture berbere. Di conseguenza la lingua masira non potrà più essere utilizzata nelle istituzioni pubbliche, nell'amministrazione e nelle imprese. In tal modo si rischia di fomentare nuove discriminazioni nei confronti di una forte minoranza in Algeria e quindi di provocare nuove tensioni sociali e politiche in un paese già flagellato da un'ondata di violenza. Questo è comprovato dalle manifestazioni dei Masiri dopo l'assassinio compiuto dal GIA del famoso cantante Lounes Matoub alla fine di giugno.
I Masiri dell'Algeria sono più di sei milioni, cioè il 25% dell'intera popolazione. Solo nel 1989 sono stati autorizzati i loro partiti politici che possono legalmente perseguire l'obiettivo del riconoscimento ufficiale della cultura masira. Presso l'università di Tizi Ouzou nel centro della Cabilia dal 1990 esiste un dipartimento di lingua e cultura masira. Nel 1991 per la prima volta la televisione statale ha iniziato a trasmettere anche il telegiornale in lingua masira. Dopo una grande iniziativa popolare di boicottaggio delle scuole pubbliche da parte dei Masiri nella Cabilia nel 1995 è stata istituita una commissione per studiare le possibilità di introdurre il Masiro nel sistema educativo pubblico. Tutte queste aperture ora subiscono una brusca battuta di arresto.
Ci rendiamo conto del fatto che oggi, in presenza di una difficile situazione interna dell'Algeria confrontata ogni giorno con il terrorismo fondamentalista, non sia facile una comunicazione con le istanze governative algerine tesa a proporre un approccio più accondiscendente nei confronti delle richieste dei milioni di masiri che vivono in questo paese. Nonostante ciò l'APM ha chiesto ai membri della Commissione Affari Esteri di tenere conto di questo problema nell'ambito dei rapporti fra l'Italia e l'Algeria e di indirizzare un relativo appello al governo di Algeri chiedendo una revisione della legge.
Una pubblicazione dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di citare la fonte / Eine Publikation der Gesellschaft für bedrohte Völker. Weiterverbreitung bei Nennung der Quelle erwünscht ** WebDesign: M. di Vieste