Multiculturalismo integrale, identità nazionale e movimenti libertari nello Stato italiano
La posizione di Libertà emiliana, membro dell'Alleanza Libera europea (ALE)
di Matteo Incerti e Farouk Ramadan
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Bolzano, 3.1.2001
INDICE
Multiculturalismo integrale: proposta di discussione | Politica Estera & Diritti Civili nella Lega Nord. Cronologia ed involuzione politica 1989-2000 | Manifesto internazionale dell'Alleanza Libera Europea / Partito Democratico Popoli Europei: Popoli e regioni nel governo d'Europa | Partiti Firmatari MEMBRI EFFETTIVI DELL'ALE -PDPE


Multiculturalismo integrale: proposta di discussione su

Libertà Emiliana invita ad approfondire persone ed associazioni attente all' "io" piu' intimo di ogni essere umano, popolo e comunita' regionale una proposta di multiculturalismo integrale che parta dalla valorizzazione e riconoscimento di tutte le identita' culturali e linguistiche (regionali, locali ecc.) per arrivare via via a quelle degli immigrati.

Noi riteniamo che oggi nello stato italiano si viva questa situazione:
Da una parte una Lega che "tutela" (si fa per dire...) solo l'aspetto regionale-locale-cattolico (integralista) ed esclude brutalmente il resto (specie quando e' "straniero" e "diverso").

Una centrodestra che vede solo l'aspetto identitario italiano-cattolico ed esclude di fatto il resto, accennando demagogicamente all'aspetto regionale dove fa loro comodo (ma dimenticandosene totalmente in altre situaizoni come il Sudtirol).

Un centrosinistra attenta di fatto solo all'aspetto identitario italiano e delle comunita' immigrate ma poco attenta alle questioni ed identita' regionali, anzi con una fobia per molte di queste (e' incredibile ad esempio come da Roma il centrosinistra non veda quello che succede in Veneto dove molto spesso anche il centrosinistra veneto ha posizioni differenti in tema di rispetto della identita' locale rispetto alla coalizione centrale).

I radicali di Pannella e Rifondazione che se ne fregano di fatto di tutte le questioni delle identita' presenti sul territorio amministrativo dello stato italiano, ma si battono per quelle (SACROSANTE SI INTENDE!) a piu' di 500 chilometri di distanza (Curdi, Tibet, Ceceni, Kossovo).

Tutte queste posizioni, tendono di fatto ad escludere degli "io", degli esseri umani nella loro identita' piu' intima. Il modello che noi proponiamo, pur essendo un piccolo movimento (3 consiglieri comunali in Emilia collegato pero' all'Alleanza Libera Europea ) e' quello di rispetto e valorizzazione multiculturale linguistica e culturale di ogni grado di identita': Locale-Regionale-italiana-lingue straniere comunitarie-culture degli immigrati .Perche' ognuno di questi aspetti e' legato ad esseri umani con il loro "io" che va rispettato in pieno.Si deve rispettare chi parla e vorrebbe insegnare a scuola lingue regionali discriminate oggi come "dialetti" (finendola con la finta distinzione politica lingua-dialetto invenzione dell'epoca degli stati-nazione), si deve smetterla di discriminare chi immigrato regolare che vive da "x" anni sul territorio, paga le tasse ma non ha diritti.L'unica discriminate, che vale per tutti i cittadini e le cittadini ed essere cittadini onesti, non altro!

Pensate che bello se a scuola i bimbi imparassero le lingue e culture locali (emiliane, romagnole, siciliane, lombarde, ecc. non solo quindi quelle della legge sulle minoranze etniche storiche, nella nostra Regione abbiamo una legge del 1994 mai applicata!!!); ed in piu' l'italiano, le lingue straniere e la cultura degli immigrati.Ognuno si sentirebbe rispettato nel suo "io" e quindi sarebbe piu' aperto verso le diversita' e gli altri.Sin da piccoli i bimbi crescerebbero imparando che vivono in un mondo che e' di tanti "colori".

La Svizzera nel suo piccolo insegna.Parlano 4 lingue (più le varianti locali in Ticino ci sono trasmissioni tv in Lombardo, sul lavoro tutti parlano lo Swiss Deutsch diverso dal tedesco ufficiale) e quindi sin da bambini sono piu' rispettosi delle diversita' degli altri.Gli Svizzeri passano per xenofobi e basta... ma in Svizzera il 15% della popolazione non e' Svizzera di nascita! Recentemente hanno bocciato un referendum per abbassare la quota massima di immigrati prevista nella Costituzione al 17,5%. Proviamo ad immaginare quello che succederebbe in Italia con l'attuale modello culturale-statale (basato sul mito falso ed antipluralista : uno stato-una nazione-una lingua-una religione e qualcuno diceva pure una razza...), con una quota di 16% di immigrati... (sono il 2-3% sulla popolazione complessiva oggi).

Nello stato italiano con il motto "una nazione-uno stato-una lingua-una religione-un popolo (ed una volta un pelato diceva pure ...una razza)" si e' fatto l'opposto della Svizzera e di altri stati che convivono con le diversita' culturale (come l'Olanda). E' triste vedere che larga parte della "sinistra" oggi si richiama a quel motto ben poco pluralista e irride molte volte l'uso delle lingue regionali (che noi intendiamo in un senso multiculturale ed aperto).

L'uomo e l'umanita' sono come una cipolla con tanti strati (identita', lingue, culture): tuteliamoli tutti invece di farli a pezzettini! Rispettiamoli tutti!

Che ne dite di lanciare una sfida culturale del genere a trecentosessanta gradi sull'identita' ?

Toglierebbe completamente l'erba sotto i piedi agli xenofobi e soprattutto rispetterebbe tutti gli "io" che vivono a Milano come Palermo a Bulaggna come Bari, a Capo Nord come a Citta' del Capo.

Matteo Incerti ( e-mail ), Farouk Ramadan ( e-mail )




Politica Estera & Diritti Civili nella Lega Nord. Cronologia ed involuzione politica 1989-2000 su

1989 Elezioni Europee - Lega alleata ad autonomisti ed euroscettici danesi .Vengono eletti due eurodeputati: Luigi Moretti e Francesco Speroni.La Lega Lombarda (allora Alleanza Nord) entra nel gruppo Arcobaleno con autonomisti ed indipendentisti dell'Alleanza Libera Europea (oggi confederati nel gruppo Verdi/ALE al parlamento europeo) ed euroscettici danesi del Juni Movement ideologicamente di centrosinistra (oggi nel gruppo "Europa delle Democrazia e delle Diversita" ed deputati del Fianna Fail irlandese.
Posizione in tema di immigrazione = regolamentazione, lotta alla criminalita' e clandestinita'.
Posizione su aborto, divorzio, droga, omosessualita' = viene lasciata liberta' di coscienza.
1992- Elezioni politiche - boom della Lega Nord.
Interesse da parte "nuova sinistra" Usa ed anche parti amministrazione Clinton (come il politologo Lutwaak ) ed anche Repubblicani. Su questo interesse vengono pubblicati diversi articoli sul quotidiano L' Indipendente diretto da Vittorio Feltri.
Posizione in tema di immigrazione = nonostante eccessi verbali viene proposta la regolamentazione,lotta alla criminalita' e clandestinita'.
Posizione su aborto, divorzio, droga, omosessualita' = viene lasciata liberta' di coscienza.Diversi parlamentari pubblicamente si schierano a favore della legalizzazione droghe leggere.
1994 Elezioni Politiche - In vista delle elezioni politiche viene siglata una alleanza con Berlusconi e Fini (ancora Msi - An e' solo una sigla elettorale).La Lega Nord esce dal gruppo dell'ALE e Gruppo "Arcobaleno" al Parlamento Europeo, su richiesta partiti membri che rifiutano di collaborare con un partito che si allea con il Msi-Dn e Silvio Berlusconi, che detiene il monopolio dell' informazione televisiva privata nazionale.
Posizione in tema di immigrazione = regolamentazione,lotta alla criminalita' e clandestinita'.
Posizione su aborto, divorzio, droga, omosessualita' = viene lasciata liberta' di coscienza.Diversi parlamentari
pubblicamente si schierano a favore della legalizzazione droghe leggere aderendo agli intergruppi parlamentari.
1994 Maggio - nascita Governo Berlusconi
1994 Giugno Elezioni Europee - Lega Nord elegge 6 eurodeputati ed entra a far parte del Gruppo ELDR (Liberali e Riformatori) su richiesta del Pri di La Malfa. In questa fase, la Lega Nord , come i Radicali (che hanno in Emma Bonino un Commissario Europeo), e' vista da molti in Europa, insieme come la parte piu' "democratica" ed "europeista" del governo Berlusconi.Va ricordato infatti che Forza Italia solo l'anno seguente entrera' nel gruppo gollista UPE, per poi aderire nel 1999 al PPE (gruppo democristiano europeo). An fino alle elezioni del 1999, rimarra' tra i "non iscritti" insieme a Le Pen ,l' estrema destra fiamminga del Vlaams Blok, gli estremisti unionisti del reverendo Paisley, Rauti e dalla primavera 1997 la Lega Nord.
Dicembre 1994 - Caduta Governo Berlusconi ad opera Lega Nord.
1995 Governo tecnico Dini : sostenuto da Lega Nord e centrosinistra.
Si crea un nuovo interesse per la Lega da parte di diversi gruppi europei (Liberali, euroscettici democratici Indipendenti-Europa delle Nazioni, c'e' un riavvicinamento da parte degli indipendentisti Alleanza Libera Europea e baschi del Pnv che sono ancora nel Ppe).
1995 Aprile Elezioni Regionali -Nonostante le "avanches" del centrosinistra La Lega Nord si presenta da sola.
1996 Aprile Elezioni politiche - Nonostante le "avanches" di Prodi, la Lega Nord si presenta da sola ed ottiene su scala politica italiana il suo massimo storico il 10.4% E' il primo partito in Veneto.Nel programma politico , si parla anche di possibile sperimentazione della somministrazione di droghe per uso terapeutico per i tossicodipendenti cronici.
1996 Settembre - Fiume Po / Venezia Dichiarazione Indipendenza della Padania. A Venezia presenti rappresentanti autonomisti fiamminghi (VolksUnie), gruppo euroscettico EdN con George Berthu e Verheirstraeten, Eusko Alkartasuna (indipendentisti pacifici baschi), Sud Tirolesi,Psd'Az, Sardinia Natzione, Catalani ect. A Venezia non sono presenti movimenti di estrema destra.
1996 Ottobre - dibattito di politica estera alla festa Lega Varese.Presenti autonomisti fiamminghi della VolksUnie (con Herman Verheirstraeten), Partito Sardo d'Azione, Ligue Savoisenne, Union fur Sud Tirol ect.Si ricrea un 'feeling' politico con molti gruppi autonomisti che si era rotto nel 1994 con l' alleanza con Berlusconi.
Novembre 1996 - Manifestazione contro il fisco di Roma a Milano con oltre 100.000 partecipanti (cifre fornite dalla polizia).
Fine 1996 - iniziano primi contatti con Zirinovksy , Vlaams Blok, Haider (contatti non ufficiali , ma richiesti da Bossi a settore esteri di Milano). E' importante sottolineare che non si muove foglia senza che Bossi non voglia all'interno della Lega Nord. Molti di questi contatti subito scoperti da altri partiti autonomisti ed indipendentisti democratici, causano tensionipolitiche.
Fine 1996 - Delegazione Lega guidata da Maroni incontra Haider a Bolzano tramite i Freilichten del Sud Tirol.
1997 Febbraio - Congresso Lega - Sono presenti solo delegazioni autonomiste ed indipendentiste e qualche rappresentante gruppo Eldr, non ancora partiti xenofobi nonostante siano stati avviati contatti.Presente solo una delegazione di esponenti del Tirolo dell' FPO di Haider.Presenti anche rappresentanze consolari di diversi paesi europei.
1997 Febbraio - Lega abbandona gruppo liberale ELDR per evitare l' espulsione.E' accusata di campagne xenofobe (specialmente le dichiarazioni piu' bellicose e xenofobe di Borghezio iniziano a girare in Europa) e contatti sottobanco con partiti estremisti. Nel gruppo ELDR ci sono anche i Catalani di Jordi Pujol a cui Bossi a parole si richiama. (Pujol in realta' si e' sempre rifiutato di incontrare Bossi in pubblico, mentre ha incontrato piu' volte presso il Parlamento Catalano, sia Ettore Beggiato che Fabrizio Comencini ex Lega oggi Veneti d'Europa).Significativo il fatto, che ad una missione leghista a Barcellona nel maggio 1997, Pujol non si sia presentato per incontrare Maroni, ma abbia inviato un suo rappresentante. Nel frattempo Bossi, sostiene in colloqui con esponenti ALE ed anche con il segretario degli euroscettici democratici di Europa delle Nazioni, il fiammingo Herman Verheirstreaten (ex segretario Ale, membro VolksUnie e oggi capo di gabinetto del Ministro alla Cultura delle Fiandre) di aver rotto ogni contatto con partiti di estrema destra e che erano solo contatti praticamente "casuali".
1997 Maggio - "Referendum per l'indipendenza della Padania" con gazebo in tutto il Nord.
1997 Giugno - i partiti dell'ALE, su richiesta del Partito Sardo d'Azione, invitano Bossi a riunione a Bruxelles dove sono presenti anche PNV basco (che era nel Ppe), membri dei Partiti di Centro scandinavi (membri del gruppo Liberale )ed euroscettici danesi di centrosinistra del Juni Movement .E' il primo contatto ufficiale tra tutta l'ALE e Bossi dopo la prima rottura del 1994. Alla riunione e' presente anche Union Valdotaine con Etienne Adrione e Pia Morise (allora responsabili esteri) ed il Partito Sardo d'Azione.Gli esponenti scozzesi rimproverano a Bossi sue dichiarazioni xenofobe contro gli inglesi definiti "porci" in un comizio leghista. A Bossi viene chiarito che se la Lega Nord vuole tornare a collaborare con i loro movimenti (scozzesi,baschi,gallesi,fiamminghi,corsi,sardi ,valdostani ect) deve farla finita con tutti questi contatti e certi linguaggi. Bossi dichiara che tutto cio' non si ripetera'....si e' trattato di equivoci.....(all' incontro sono presenti come giornalisti per La Padania Matteo Incerti e Giovanni Polli).
1997 Estate - Si costituisce il gruppo Libero Orientamento Sessuale in Padania, promosso dal veneto Carlo Manera.Associazione indipendentista e leghista che si batte per il riconoscimento dei diritti dei cittadini omosessuali.Maroni riconosce l'associazione e si schiera al loro fianco come diversi altri esponenti della Lega.
1997 Ottobre - Elezioni per il "Parlamento della Padania" - Presenti anche le liste degli Immigrati per la Padania di Farouk Ramadan, AnarcoLibertari, Radicali di Pannella e la Lista di Nando Dalla Chiesa, Comunisti Padani. In provincia di Parma un gruppo di leghisti brucia i gazebo in segno di protesta contro la presenza della lista "Immigrati per la Padania" promossa da Farouk Ramadan , Ministro all' immigrazione del governo ombra della Padania che vede in lista tunisini, marocchini, siriani, egiziani,senegalesi (la lista avra' circa il 2% in Emilia tra i partecipanti alla manifestazione).Verranno espulsi su richiesta di Farouk Ramadan.
1997 Ottobre - Zirinovsky e l'estrema destra ceka (Repubblicani) invitati all'inaugurazione del "Parlamento Padano". I partiti autonomisti presenti (Pnv basco ,partito di maggioranza relativa in Euskadi presenti anche loro alla vista di tal delegato protestano.Protesta ufficiale anche dell' Union fuer Sued Tirol di Eva Klotz per la presenza di Zirinovksy. Bossi, di fatto sostiene che Zirinovksy e' arrivato perche' hanno invitato tutti i parlamentari del mondo, dall'estrema sinistra ad estrema destra....Rigiura che non lo rifara' piu'....si e' trattato di un errore...di un equivoco...
1997 Novembre - inaugurazione circolo "Padania in Europa" a Bruxelles gestito ufficialmente da Archimede Bontempi (allora non ancora responsabile esteri).Gli inviti ufficiali non vengono organizzati dal settore esteri a Milano, ma da Bruxelles ed i collaboratori del circolo Antonio Rubattu (giornalista e membro Psd'Az).Questa volta in partiti estremisti non sono invitati..Presenti partiti autonomista fiammingo VolksUnie , Dell'Alba radicali, un eurodeputato tedesco della CDU,il segretario gruppo EDN Verheirstraeten e vice presidente parlamento europeo Fontana (PPE).Invitati tutti i deputati esclusa estrema destra. Presenti anche rappresentanze consolari di Gran Bretagna (con Third Secretary Political Nicholas Allan), Slovenia, Ungheria. Nicholas Allan alla fine chiede di Parlare con Bossi e mostra interesse per il progetto "Devolution" ispirato al modello Blair (cosa riportata pubblicamente anche sul Sole delle Alpi con articolo di Rubattu).Nicholas Allan sara' presente come osservatore anche ad un altra iniziativa lanciata dalla Lega al PE nei primi mesi del 1998 sull'incriminazione per reati Codice Rocco di suoi militanti (su questi fatti Amnesty ha condannato l'Italia gia' in un rapporto dei primi mesi del 1998). Da questo momento, Novembre 1997, si inizia a vivere una doppia politica (gestita sempre da Bossi che e' il padre padrone della Lega Nord). Da una parte gli autonomisti ed indipendentisti sinceri presenti in Lega prendono contatti con gli autonomisti e partiti democratici (e parlando con loro Bossi giura loro che non gli importanto contatti con estrema destra ed altri partiti estremisti ed al momento giusto fara' pulizia e da la colpa di questi contatti ad altri esponenti). Dall'altra Bossi con l'ala di estrema destra e cattolico tradizionalista del movimento (Borghezio e Lembo in testa) ed il settore esteri ( Giorgio Mussa oggi funzionario del partito di Bossi a Bruxelles allora funzionario esteri alla sede della Lega a Milano) prendono contatti con partiti estremisti ignorando le proteste di molti militanti, perche' cosi' ha ordinato il "grande capo".
1998 Marzo - Congresso Lega - Invitata delegazione FPO e Vlaams Blok al Congresso della Lega (per questo i partiti indipendentisti dell'ALE e la VolksUnie fiamminga non partecipano al congresso).Sono presenti anche Psd'Az, Sardinia Natzione, Sud Tirolesi, Ligue Savoisenne. A questo congresso e' stato attuato un boicottaggio contro la delegazione del Vlaams Blok da parte di diverse persone.Un boicottaggio anche all'interno del quotidiano La Padania.Il nome del delegato del VB infatti viene cancellato nel programma sul giornale (il nome va in rotativa solo nell'edizione di Milano) con un atto di "pirateria" da alcuni redattori. (Il caso viene riportato anche sulla stampa fiamminga ma non su quella italiana).Alla fine pero' il delegato del VB parla ugualmente al congresso.I partiti autonomisti ed indipendentisti protestano per la presenza del Vlaams Blok, un partito che ha difeso apertamente l'apartheid ed e' apertamente xenofobo e razzista.
1998 Marzo - Con l'autorizzazione del direttore Marchi viene pubblicata una pagina sui 50 anni stato di Israele su iniziativa di Matteo Incerti, corrispondente free lance dall'estero.Bontempi, diventato responsabile esteri della Lega firma un articolo.Ma in redazione arrivano molte lettere contro la pagina. Sempre nello stesso periodo i giornalisti Antonio Rubattu (iscritto al Partito Sardo d'Azione e di idee indipendentiste) ed Incerti, riescono a pubblicare articoli contro l'estrema destra di Le Pen e l'estrema destra fiamminga (Vlaams Blok),ed a favore dei diritti dei popoli africani ect.Questi articoli causano tensioni all'interno di settori della Lega Nord, tanto che arrivano lettere di protesta in redazione.
1998 25 Aprile - Bossi e delegazione leghista a Mosca dal reazionario russo Zirinovksy per partecipare al suo congresso dove sono presenti anche delegazioni irakene, serbe, libiche e nord coreane. Si lancia il "Made in Padania" in terra russa Da Mosca Bossi con Formentini,Maroni ed altri lancia la prima scomunica contro la Liga Veneta guidata da Comencini che ha proposto e fatto approvare nel Consiglio Regionale del Veneto una risoluzione pro autogoverno Veneto.
1998 - I partiti autonomisti ed indipendentisti protestano ancora per questi contatti.Il Bossi assicura ai suoi interlocutori che non si ripeteranno piu' cose simili e si giustifica tramite i suoi rappresentanti (Bontempi) con il discorso della liberta' di parola e che ha invitato tutti al congresso come i Ds hanno inviato anche Rauti (per giustificare l' invito al Vlaams Blok) e che si tratta di politica "diplomatica".C'e' un braccio di ferro tra le due anime della Lega con quelle dei movimenti gay (Los Padania), di immigrati , gli autonomisti ect. che cercano di garantire affidabilita' democratica al movimento e contrastare la deriva xenofoba. Dall'altra i gruppi di estrema destra, gli xenofobi e quelli legati al fondamentalismo cattolico.Il responsabile esteri Bontempi (su input di Bossi si presume) parla a tutti i due gruppi ed a diversi interlocutori con la classica tecnica del tenere i 'piedi in due staffe'.In un incontro al parlamento fiammingo tra l'eurodeputata Nelly Maes,Herman Verheirstraeten, il giornalista Matteo Incerti, Archimede Bontempi, tenuto nel maggio 1998, quest'ultimo giura per conto di Bossi che non ci saranno piu' contatti con questi movimenti estremisti.
1998 Giugno - nuova apertura di credito dell'ALE dal congresso di Cardiff. Si propongo trattative alle seguenti condizioni:mettere fuori dalla Lega le ali xenofobe e razziste la e rottura ogni rapporto in politica estera con movimenti di estremisti. Il Bossi ed i vertici della Lega non rispondono all' invito di dialogo.La segreteria di Bossi a Milano, nemmeno fissa un appuntamento per parlare con i dirigenti autonomisti valdostani e sardi.Sarebbe dovuta essere l'Union Valdotaine a fare da tramite. Ma i valdostani, dalla dirigenza leghista ricevono alle richieste di incontri solo silenzio. Sul giornale della Lega Nord, invece Bontempi in seguito all' incontro parla solo dell'apertura di "credito" ma non cita le condizioni e nei mesi seguenti viene tutto messo a tacere.
1998 Giugno - Inchiesta sulla Padania dei giornalisti Matteo Incerti e Mauro Bottarelli (oggi a Libero) sui collegamenti Vlaams Blok/Naziskin tramite un sito Internet gestito dall'internazionale nera vicina a Forza Nuova (allora Terza Posizione). La pubblicazione dell'articolo sulla Padania, visti i rapporti Lega-Vlaams Blok scatena tensioni all'interno della sede centrale del Carroccio di Milano.
1998 Giugno - Il gruppo euroscettico moderato EdN (che allora comprendeva euroscettici danesi del "June Movement" (giá alleati alla Lega nel 89-94) ,euroscettici conservatori tradizionalisti francesi , partiti religiosi protestanti olandesi ed il partito di David Trimble Nobel per la pace , con segretario Herman Verheirstraeten, ex segretario Ale e membro VolksUnie fiamminga, (amico di Bossi dall'89 e ponte tra l'ALE e Lega nei momenti difficili) chiede a Bossi di firmare un documento con il quale si impegna a rompere rapporti con estremisti e razzisti.Bossi ed il gruppo al PE, si impegnano e firmano il programma del Gruppo EDN che comprende il rispetto carta diritti umani ONU. Ma poi al momento di ufficialilzzare l'entrata nel gruppo a Strasburgo Bossi e gli altri eurodeputati tirano il classico "bidone" e non si presentano. Nel frattempo Verheirstraeten non puo' che arrabbiarsi di fronte alla mancanza di serieta' politica e tali comportamenti.Un colpo fondamentale alla credibilita' di Bossi e della Lega nella politica europea lo assesta anche il manifesto "Immigrati fuori dalle Palle" che viene affisso proprio quando al Parlamento Europeo l'associazione "Padania in Europa" organizza un dibattito aperto con euroscettici danesi di sinistra, gollisti francesi, VolksUnie e dove Bontempi aveva invitato anche un eurodeputato della Fpo sul tema dell'immigrazione clandestina (presenti Farouk Ramadan e Formentini per la Lega Nord). Verheirstraeten telefona a Bossi protestando per il manifesto che sta facendo il giro d'Europa con un lancio di agenzia.Bossi allora si scuso' con il segretario EDN dando la colpa del manifesto a Calderoli (nota importante per i lettori: non passa mosca di propaganda in manifesti in Lega senza che Bossi non approvi. Da rilevare che la Liga Veneta di Comencini che si rifiuto' di appendere il manifesto "Immigrati fuori dalle palle" in Veneto. Anche a Reggio Emilia Farouk Ramadan ed altri leghisti emiliani (tra i quali Angelo Alessandri ancora oggi in Lega) buttano nel fondoscala della sede i manifesti e non li appendono in molte provincie.
Estate 1998 - Di fatto, e' questo il momento in cui Bossi vira in modo deciso ed univoco verso i partiti di destra,estrema destra, estrema sinistra totalitaria e governi totalitari in politica internazionale, decidendo di rompere i ponti con indiendentisti democratici ,autonomisti ed euroscettici democratici.Sul giornalino di "Padania in Europa" diretto dal Bontempi oramai gli articoli con taglio autonomista sono relegati al lumicino e ne appaiono altri filo Serbia, pro rapporti con Cuba , contro Internet e la globalizzazione (Bontempi). Lo stesso accade sulla Padania in modo molto marcato.
Ottobre 1998 - Scissione parte della Liga Veneta guidata da Comencini dalla Lega Nord.Nasce la Liga Repubblica Veneta (poi Veneti d'Europa). Anche in Emilia, Lombardia e Piemonte iniziano malumori.Gli autonomisti veneti prendono da subito contatti con l' Alleanza Libera Europea, tramite Ettore Beggiato che era stato gia' membro effettivo dell' ALE come segretario dell' Union Popolo Veneto negli anni '80.Bossi dice che dietro Comencini c'e' la "mafia berlusconiana", tanto che al Congresso della Lega Nord-Liga Veneta, postscissione, dipinge in un tabellone il volto di Comencini burattino con un uomo di "Cosa Nostra" che muove i fili.
1998 Novembre - Ultimo tentativo di Herman Verheirstraeten (che ha contatti sia con l'euroscetticismo democratico che con gli autonomisti ed indipendentisti dell'ALE) per riportare la Lega su un binario democratico a livello internazionale. David Trimble Nobel per la pace e' a Bruxelles. Matteo Incerti lo intervista per La Padania. Trimble si mostra interessato al caso autonomista delle Regioni del Nord, pur venendo dal campo unionista.Bossi e gli altri eurodeputati invitati a Bruxelles per incontrarlo non si presentano. La motivazione ufficiosa accreditata dal settore esteri: "Non incontriamo unionisti" (Zirinowsky & Milosevic invece...).
Novembre 1998 - Su una mailing list privata di attivisti e simpatizzanti leghisti "Lnif", il giornalista free lance Matteo Incerti sostiene che la causa della perdita di consensi della Lega che si registra ad ogni elezione (l'ultima di allora in Trentino) e' dovuta alle posizioni sempre piu' xenofobe ed a contatti sempre piu' aperti con movimenti estremisti. Matteo Incerti, viene attaccato pubblicamente su "Radio Padania Libera" per queste sue idee espresse privatamente su una mailing list. Viene pubblicato dal settore Enti Padani Federali, la tesi "Padania immigrazione e societa' multirazziale" che ricalca i 70 punti antimmigrazione del FN di Le Pen e del Vlaamsblok. La relazione e' firmata da Giorgio Mussa (oggi funzionario leghista al Parlamento Europeo, dal defunto Roberto Ronchi esponente dei Cattolici Padani e da Carlo Corti, funzionario settore esteri di Milano.
Gennaio 1999 - Herman Verheirstraeten (segratario Edn e VolksUnie , di fatto l' ultimo contatto democratico rimasto a Bossi in Europa) scrive ultima lettera a Bossi dicendo che lui con questa Lega non vuole piu' niente a che spartire (elencando una serie di articoli e posizioni riportate sulla Padania , i contatti estremisti ect) e rompe definitivamente i ponti con lui. Nello stesso periodo esce dalla Lega Nord dimettendosi dalle sue cariche il siriano-emiliano Farouk Ramadan, che un mese piu' tardi fonda con altri Liberta' Emiliana.

A partire dal dicembre 1998 vengono organizzate dalla Lega diverse iniziative:
- Campagna per referendum antimmigrati con Forza Nuova e Fiamma di Rauti.
- Convegni dove viene invitato il prof. Del Valle uno degli ideologo Fronte Nazionale francese a convegni a Milano nel dicembre 1998.Farouk Ramadan, fino ad allora "Ministro per l'Immigrazione" del Governo padano, presente a quel convegno dove era invitato a parlare, dopo qualche settimana esce dalla Lega denunciando sia la mancanza di democrazia interna che i contatti internazionali con forze xenofobe e le politica discriminatoria che sempre piu' inizia a farsi largo.
- Marzo marcia contro l'immigrazione a Padova insieme a Forza Nuova tra fasci,naziskin,camicie verdi, soli celtici,tricolori.
- Articoli e convegni contro il mondialismo con editori di estrema destra come AR.
- prime messe in latino con gli integralitsi di Levebre a Torino organizzate da on. Borghezio e on. Lembo. Mario Borghezio e le camicie verdi organizzano una "spedizione" antiprostitute su un treno fermo in stazione, Borghezio lancia detergente contro le prostitute di colore. Il fatto viene filmato anche da diverse televisioni
- alla marcia contro l'immigrazione organizzata dalla Lega a Reggio Emilia nel febbraio 1999 vengono segnalati tra i manifestanti anche rappresentanti di Forza Nuova e Msi-Fiamma.
- In questo periodo anche le associazioni come i Los Padania ect. iniziano ad essere escluse dal dibattito interno.
- A marzo la responsabile dellla pagina Lettere Adele Ferrari viene cacciata dalla Lega e dal quotidiano leghista. Adele Ferrari ha pubblicato in questi anni senza censure le lettere di tutte le anime della Lega.
- Le posizioni laiche della Lega in tema di aborto, fecondazione, diritti civili per gli omosessuali, vengono sostituite da posizioni sempre piu' reazionarie.In una trasmissione televisiva su "Teleserenissima" a Padova Bossi risponde a Manera (Los Padania) parlando per la prima volta in pubblico di "complotto internazionale massonico-berlusconiano contro i popoli" (la versione 'berlusconinana' verra' poi sostituita con quella ''massonica-comunista' l'anno seguente....)

1999 marzo - incontro pubblico a Venezia delegazione FPO-Lega che firmano un accordo.
1999 Marzo - VolksUnie fiamminga con eurodeputata Nelly Maes e Bert Anciaux (oggi Ministro Cultura Fiandre) rompono definitivamente con Lega con un comunicato deciso dal bureau del partito e dove si annuncia che anche tutti i partiti dell'ALE prenderanno una volta per tutte le distanze dal partito di Bossi. In Via Bellerio si grida al "complotto", con articoli del responsabile del settore esteri Bontempi su La Padania.
1999 Marzo - Inizia la guerra del Kossovo - Bossi si schiera con Milosevic ed insulta con toni quali "immigrati" (discorso alla Camera), "straccioni" (da Gazzettino 30 marzo) i profughi kossovari.Sulla Padania si inneggia al "valoroso popolo serbo". Bossi nega la pulizia etnica (26 marzo La Padania).Lo stesso fa il responsabile esteri, Archimede Bontempi in data 21 maggio in prima pagina.Bossi incontra Milosevic a Belgrado. In questi mesi diversi giornalisti free-lance come Antonio Rubattu e Matteo Incerti, lasciano la Padania. Anche i promotori dell'associazione Los Padania escono dalla Lega Nord. Dopo pochi mesi, lascia la direzione anche Gianluca Marchi. Gli subentra il giornalista Baiocchi.
9/10 Aprile 1999 - Al suo congresso di primavera l'ALE, prende atto della definitiva deriva razzista ed estremista (tutti concordi nessuno astenuto o contrario) e condanna contatti con Haider, Milosevic, Zirinowsky, Vlaams Blok , le campagne bossiane. Liga Veneta Repubblica (oggi Veneti d'Europa) e Liberta' Emiliana entrano come osservatori a far parte dell'ALE e si presentano alle europee con Psd'Az e Union fur Sud Tirol. Al congresso dell'Ale viene letta anche una lettera contro le posizioni di Bossi del gruppo del Los Padania. Presenti alla riunione dell' ALE anche gli eurodeputati danesi dell'allora gruppo EdN, che prendono ogni distanza da Bossi con un comunicato del segretario di EDN Verheristraeten.Oggi il gruppo EdN non esiste piu'. Gli euroscettici danesi ed i partiti religiosi protestanti sono nel gruppo "Europa delle Democrazie e Diversita'" l'ala destra (gollisti di destra euroscettici) nell UEN dove c'é anche AN.
1999 Giugno Elezioni Europee - La Lega Nord al minimo storico dal 1990 (4.2%). Al ballottaggio in provincia di Piacenza Lega e Ulivo si alleano.Nonostante i contatti avviati con i movimenti estremisti, infatti il centrosinistra mantiene ancora contatti con la Lega Nord. Programma su immigrazione: ricalca in gran parte le 70 proposte antimmigrazione del Fronte Nazionale di Le Pen e del Vlaams Blok.Si parla di immigrazione tout court come "minaccia per il popolo padano". Diritti civili ecc.: si rifa' a posizioni ultraconservatrici e reazionarie.
1999 Luglio -La Lega visto che non ci sono i numeri per creare un gruppo separato al Parlamento Europeo con l'FPO di Haider e visto che l''FPO si rifiuta di collaborare con il Vlaams Blok e Msi-Fiamma, Le Pen per un gruppo "tecnico" ,si accontenta di un gruppo "tecnico" con Vlaams Blok, Le Pen, Msi-Fiamma, Radicali. Gruppo che per Lega-Msi-Le Pen-Vlaams Blok ha ben poco di "tecnico" viste le simili posizioni su diverse questioni ed anche la collaborazione politica tra diverse di queste forze. L' FPO di Haider si rifiuta di far parte di questo gruppo e va tra i non iscritti. Bossi nel luglio 1999 ha provato anche ad entrare nel gruppo EDD (costituito da Verheristraeten con danesi, partito cacciatori francesi, olandesi protestanti, euroscettici inglesi) implorando ancora l'ex amico...senza alcun successo. Formentini appena eletto eurodeputato esce dalla Lega Nord ed aderisce al gruppo liberale.
1999 25 Luglio - Vito Gnutti e Comino escono dalla Lega Nord. Al congresso leghista Comino viene aggredito ed insultato dalle camicie verdi.
16 Ottobre 1999 - Haider interviene ad un comizio di Bossi a Vicenza.
Febbraio 2000 - (un articolo viene pubblicato sulla Padania) delegazione della Lega al congresso del partito di Milosevic a Belgrado (con Bontempi e on. Sergio Rossi).Sono presenti anche Rifondazione e Comunisti Italiani.
Febbraio 2000 - articolo di Giorgio Mussa (funzionario al PE per la Lega Nord e gli eurodeputati Bossi, Gobbo, Speroni) dove si giustificano le posizione del Vlaams Blok (estrema destra fiamminga).
Fine Febbraio 2000 - Accordo della Lega con il POLO e Berlusconi, fino a pochi mesi prima definito "mafioso", "piduista" ect...
Ottobre 2000 - Marcia contro la costruzione di una moschea organizzata dalla Lega Nord a Lodi. Vi partecipano esponenti del MS-Fiamma.

Matteo Incerti (e-mail), Farouk Ramadan (e-mail)




Manifesto internazionale dell'Alleanza Libera Europea / Partito Democratico Popoli Europei su

ALLEANZA LIBERA EUROPEA - PARTITO DEMOCRATICO DEI POPOLI D'EUROPA

DICHIARAZIONE DI BRUXELLES 9 NOVEMBRE 2000

POPOLI E REGIONI NEL GOVERNO DELL'EUROPA

I membri dell' ALE/PDPE chiedono un pieno ed equo riconoscimento delle Nazioni senza Stato all'interno dell'Europa nella fase costituzionale, in via di definizione, dell'Unione Europea.

I Principi dell'Autonomismo ed Indipendentismo Democratico
La democrazia e' uno strumento fondamentale per risolvere le problematiche legate alla societa' dei nostri giorni.L'Alleanza Libera Europea-Partito Democratico dei Popoli Europei vuole essere all'avanguardia nel combattere il deficit di democrazia culturale,sociale, economica ed ambientale in Europa e nel resto del Mondo.
Non tutti gli stati Europei contemporanei sono nazioni. Alcuni sono unioni multinazionali di molteplici nazionalita' e comunita'. Queste nazioni interne sono denominate in diversi casi "Nazioni senza Stato" (oppure Stati Federati,Comunita' Autonome,Regioni).
L'Alleanza Libera Europea - Partito Democratico dei Popoli d'Europa (ALE-PDPE), riunisce partiti politici coinvolti nella richiesta di maggior autogoverno per le nostre Nazioni senza Stato.
L' Indipendentismo ed Autonomismo democratico sostenuto dall' ALE-PDPE ha varie caratteristiche da noi ritenute essenziali:

· È democratico e costituzionalista; anche se in diversi Stati i cambiamenti costituzionali danneggiano i nostri movimenti, le nostre politiche ed i nostri popoli;

· È impegnato nella giustizia sociale e nel rispetto dell'uguaglianza sia dei diritti umani che dei diritti delle minoranze e si oppone ad ogni forma di razzismo e xenofobia.
· È universalista nel sostenere quei diritti all'autodeterminazione comune che sono, per principio, aperti a tutti;
· È contestuale nell'affermare che i diritti all'autogoverno delle nazioni senza stato non implicano necessariamente un modello unico di sviluppo costituzionale come ideale per tutti i casi;
· È civico ed inclusivo nell' identificare le comunità nazionali e regionali nel riconoscimento delle istituzioni civili, piuttosto che in presunti legami razziali o di sangue;
· Si impegna nello sviluppo sostenibile e nel rispetto per la diversità ecologica e culturale;
· Si impegna a perseguire i propri obiettivi politici esclusivamente con metodi pacifici.

Sovranità Condivisa
ALE-PDPE ritiene che le Nazioni senza Stato abbiano il diritto all'autogoverno ed alla partecipazione nel Mondo e nell'Unione Europea in termini paritari con quelli delle altre nazionalità, alcune delle quali possiedono stati completi, altre no.
Il riconoscimento di tali nazioni e di questo indipendentismo civico ed inclusivo è pienamente compatibile con il processo integrazione Europea e puo' aiutare questo processo.
È necessario per gli stati ed anche per l'Unione Europea un riconoscimento esplicito dell'esistenza delle Nazioni senza Stato. La sovranità condivisa è una forma appropriata di riconoscimento. È necessario che, in occasione dell'attuale Conferenza Intergovernativa e del futuro processo costituzionale dell'UE, la questione dell'allocazione delle responsabilità tra differenti livelli di governo sia effettivamente sollevata. Una tale discussione favorirebbe la trasparenza e contribuirebbe ad una realizzazione più soddisfacente del principio di sussidiarietà.

Funzionamento effettivo del principio di sussidiarietà
La causa che ALE-PDPE porta avanti a nome delle Nazioni senza Stato e delle Comunita' Regionali trae, in maniera chiara e forte, sostegno dal principio di sussidiarietà che è interpretato in maniera estensiva come strumento essenziale per portare il potere decisionale il più vicino possibile ai cittadini. Portare l'amministrazione più vicina ai soggetti amministrati è un principio chiave nell'organizzazione di ogni attività manageriale o governativa.
La presente idea di sussidiarietà nel Trattato CE è comunemente interpretata come regola per governare esclusivamente le relazioni tra l'Unione e gli Stati. Se la sussidiarietà è realmente un principio operativo della Costituzione dell'Unione, allora essa deve operare a tutti i livelli, quindi anche Nazioni senza stato,Regioni.Comunita' Autonome, Stati federati ect con effetti diretti. Ciò significa che l'alleanza democratica tra i vari livelli di governo (UE, Stati Membri, e le loro parti componenti che dispongono di autogoverno costituzionale) deve essere garantita nella costituzione dell'UE. Significa anche che ci dev'essere un diritto alla partecipazione effettiva nelle istituzioni dell'Unione Europea da parte di tutti i peasi e di tutte le comunità nazionali e regionali d'Europa.
ALE-PDPE propone quindi che, in accordo con il principio di sussidiarietà e con la diversità politica e nazionale dell'Unione Europea,come sottolineato nella risoluzione del Parlamento Europeo approvata il 26 Ottobre 2000 in tema di miglioramenti legislativi, gli emendamenti fatti ai Trattati dovrebbero includere il riconoscimento specifico ed il rispetto dei poteri politici e legislativi delle unità politiche interne agli Stati Membri (Nazioni componenti e Nazionalità, Stati Federati, Comunità Autonome, Regioni) nelle loro relazioni esecutive, legislative e giudiziarie con le istituzioni dell'UE.
La Commissione, nel preparare il suo documento ufficiale sul Governo dell' Europa deve quindi tenere conto di questo punto fondamentale.
Presenza diretta in Europa
La presenza diretta delle Nazioni senza Stato e delle Comunita' Regionali all'interno delle istituzioni dell'Unione Europea è perfettamente ragionevole e legale. È necessario rivedere e rendere obbligatori i meccanismi che possono attuare tale presenza, nel Consiglio e nel Comitato delle Regioni, oltre che negli incontri preparatori e nei gruppi di lavoro, con un emendamento all'Articolo 203 del Trattato CE.
L' ALE-PDPE fa notare anche che tutti gli stati, a prescindere dalla loro grandezza, dovrebbero possedere il diritto di nominare un Commissario.
L'ALE-PDPE ritiene che il coinvolgimento dei Parlamenti Regionali e Nazionali nel processo decisionale europeo, tramite lo scrutinio della legislazione comunitaria e delle iniziative dei governi dei propri Stati Membri nel Consiglio, sia di vitale importanza. Ciò vale principalmente riguardo alla messa in pratica del principio di sussidiarietà.

Collegio elettorale europeo per ogni Nazione senza Stato
Un elemento chiave nella costruzione di un'Europa delle Nazioni sarà l'assicurare un'auto-rappresentanza adeguata di ogni nazione, non solo degli Stati aggregati. Per preservare la legittimità del Parlamento Europeo ed il senso di appartenenza all'UE dei popoli che essa rappresenta, la composizione del Parlamento Europeo deve assicurare che i popoli degli stati più piccoli dell'Unione, ed anche le entità politiche costituzionali interne, siano rappresentate in modo tale da garantire il pluralismo politico. Nel caso in cui il numero degli Stati Membri sia maggiore di 20, il numero massimo di Parlamentari Europei dovrebbe essere aumentato e la distribuzione dei seggi dovrebbe essere riconsiderata, o sulla base di una estrapolazione dello schema distributivo attuale o con metodo proporzionale.
ALE-PDPE sostiene fermamente anche la riforma delle leggi elettorali che permettano alle nazioni interne di costituire collegi elettorali separati con elezione dei propri Parlamentari Europei. La mappa elettorale Europea dovrebbe essere riformata per essere compatibile con il quadro territoriale delle nazioni, siano esse nazioni-stato autentiche o nazioni senza stato.Inoltre deve essere garantito un accesso equo e proporzionale ai mass-media a tutti i soggetti durante la campagna elettorale.
In ogni caso, la possibilità di liste che corrispondano ad un singolo collegio Europeo deve portare ad una crescita proporzionale del numero dei Parlamentari Europei.
Un'ulteriore democratizzazione del processo decisionale Europeo richiederebbe una riforma più radicale che portasse alla creazione di due camere legislative - il Parlamento Europeo ed una seconda Camera che rimpiazzi il Consiglio ed il Comitato delle Regioni. In attesa di ciò, dovrà essere previsto un modo per ripartire nel Consiglio i voti degli Stati Membri Federali tra le loro entità federate.
La promozione della diversità linguistica e culturale
Nonostante la spinta contemporanea verso la globalizzazione dei mercati, dei sistemi di comunicazione e dell'economia nel suo insieme, nell'Unione Europea il quadro istituzionale e culturale dell'economia varia da uno stato membro all'altro e nella maggior parte dei paesi anche da una regione all'altra. Infatti, è questa diversità a fare la specificità dell'Europa. Allo stesso tempo ciò è un pregio competitivo importante. Non solo per ogni singola Regione, che può spingere il suo successo economico con un ambiente istituzionale efficiente, ma anche per l'UE nel suo insieme, perché le Regioni possono imparare l'una dall'altra e le esperienze migliori possono servire da modello. In questo modo l'Unione Europea deve preservare e promuovere la ricchezza delle differenti culture e lingue esistenti nell'Unione.
Un riconoscimento più ampio della diversità linguistica delle Nazioni senza Stato è necessario per rispettare pienamente le lingue diverse da quelle ufficiali degli stati. Ciò implicherebbe essenzialmente l'accettazione da parte dell'UE delle differenti lingue che sono state ufficialmente riconosciute all'interno degli stati membri , delle loro Nazioni interne e Regioni, al pari delle lingue ufficiali dell'Unione Europea.
Le politiche europee, devono inoltre tutelare e valorizzare il sistema informativo audiovisivo basato sulla diversita' culturale e linguistica delle nazioni senza stato e le comunita' regionali.

Diritti Umani
Tale riconoscimento di diversità linguistica e culturale ha origini molto profonde nel raggiungimento e nello sviluppo dei Diritti Umani.
L'ALE/PDPE si impegna a lavorare al consolidamento dei Diritti Umani nelle proprie Nazioni senza Stato , per una più ampia estensione di essi nell'Unione Europea e nel mondo intero. EFA/DPPE dà il benvenuto, quindi, alla Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE e chiede al Conferenza Intergovernativa di decidere affinché l'Unione ratifichi la Convenzione Europea dei Diritti Umani.
L'ALE/PDPE considera il principio di governo democratico ed il rispetto dei Diritti Umani, come il criterio principale per l'ammissione e la partecipazione all'UE.Gli Stati devono inoltre eliminare dalle proprie costituzioni e dalle loro azioni di governo, ogni tipo di legislazione legata ad una mentalita' repressiva propria di sorpassati periodi colonialisti ed imperialisti.
L'ALE/PDPE mira anche a bilanciare le clausole di libero mercato del Trattato CE con quelle riferite al benessere sociale dei cittadini Europei.Va inoltre risolto il problema della poverta' di diversee aree e regioni di stati membri e si esprime una forte solidarieta' ed attenzione verso i Paesi in Via di Sviluppo.

Pluralismo Costituzionale
L'ALE/PDPE vuole che il processo costituzionale post-Nizza abbracci il pluralismo costituzionale.
Dove c'è una pluralità di ordini normativi istituzionali, ognuno dotato di Costituzione o Statuto funzionante, è possibile che ognuno riconosca la legittimità costituzionale di ogni altro all'interno della propria sfera, mentre nessuno afferma o riconosce una costituzione come superiore ad un'altra.
In questo senso, è opportuno che l'UE, gli Stati Membri e le loro parti componenti, dotate di Autonomia Costituzionale, formino sistemi interattivi con struttura non gerarchica tra essi ed una Costituzione Europea che non deve essere considerata come fonte di autorità o legittimazione degli Stati Membri, le cui costituzioni devono rimanere fondamentali dal punto di vista di ogni ordine legale nazionale.

Partiti Firmatari MEMBRI EFFETTIVI DELL'ALE-PDPE su

Scottish National Party (SNP)
107 McDonald Road
Edinburgh EH7 4NW - Alba/Scotland
T +44-131-525-8900
F +44-131- 525-8901
E-mail: snp.organisation@snp.org.uk
http://www.snp.org.uk

Plaid Cymru - The Party of Wales
Ty Gwynfor, 18 Park Grove
Caerdydd/Cardiff CF1 3BN - Cymru/Wales
T +44-1222-646000
F +44-1222-646001
E-mail: post@plaidcymru.org
http//:www.plaidcymru.org

Fryske Nasjonale Partij (FNP)
Obrechtstrjitte 32
8916 EN Ljouwert - Fryslân
T +31-58-2131422
F +31-58-2131420
E-mail: fnphus@globalxs.nl
http://www.fnp-fryslan.nl

Volksunie (VU&ID)
Barrikadenplein 12
1000 Brussel
T +32-2-2194930
F +32-2-2173510
E-mail: secretariaat@vu.be
http://www.vu.be

Partei Deutschsprachigen Belgier (PDB)
Guido BREUER (Vorsitzender der PDB)
Aachener Strasse 81
4700 Eupen
T +32-87-558255
F +32-87-742672

Unione di u Populu Corsu/Scelta Nova
BP 165
20293 Bastia cedex - Corsica
T +33-4-95-322787
F +33-4-95-316490
E-mail: arritti@mic.fr

Ligue Savoisienne
2 avenue de la Mavéria
F - 74940 Annecy le Vieux
T 04.50.09.87.13
F 04.50.09.95.80
http://ligue.savoie.listbot.com

Mouvement Région Savoie
Benoît BRO
La Luaz
74570 Thorens-Glieres
T&F +33450228408

Partit Occitan (PÒc)
Gustave ALIROL
Sant Ostian
43260 Saint Julien Chapteuil
T&F +33-4-71-576413
E-mail : poc@multimania.com
http://www.multimania.com

Union Démocratique Bretonne (UDB)
Kristian GUYONVARC'H - B.P. 203
56102 Lorient/An Oriant cedex - Breizh/Bretagne
T&F +33-2-97-848523
E-mail: Christian.Guyonvarch@wanadoo.fr
http://www.geocities.com/CapitolHill/2177

Union du Peuple Alsacien (UPA/EVU)
BP 75
67402 Illkirch Graffenstaden Cedex
F +33-3-89079024

Unitat Catalana (UC)
13, Plaça dels Peluts
66000 Perpinya/Perpignan
T +33-4-68-355320
F +33-4-68-345141

Eusko Alkartasuna (EA)
Portuetxe, 23-1
20080 Donostia/San Sebastián - Euskadi
T +34-943-311377
F +34-943-311621
E-mail: gbe@euskoalkartasuna.es
http://www.ea-euskadi.com

Esquerra Republicana de Catalunya (ERC)
Villarroel 45, entresol
Barcelona 08011 - Catalunya
T +34-93-4536005
F +34-93-3237122
E-mail: international@erc-cat.org
http//:www.erc-cat.org

Partido Andalucista
Calle Vidrio 32
41003 Sevilla
T + 34-954 50 21 57
F + 34-954 21 04 46
E-mail: p-andalucista@mx4.redestb.es
http://www.p-andalucista.org

Bloque Nacionalista Galego (BNG)
Av. Rodriguez de Viguri n?16 Baixo
15702 Santiago de Compostela - Galiza
T +34-981-555850
F +34-981-555851
E-mail: sedenacional@bng-galiza.org
http://www.bng-galiza.org

Partito Sardo d'Azione (PSd=A)
Via Roma 231
09100 Cagliari - Sardinia
T +39-070-657599
F +39-070-657779
Email: psdaz@sol.dada.it
http://www.mediamundi.it/partidus

Union Valdôtaine (UV)
29, Avenue des Maquisards
11100 Aoste
T +39-0165-235181
F +39-0165-364289
E-mail: nouvelleditrice@tin.it
http://www.unionvaldotaine.org

Slovenska Skupnost
Via Giancinto Gallina, 5/3
34122 TRST-TRIESTE
F +39-040-639126

Veneti d'Europa
Viale della Navigazione Interna 23
35129 Padova
Tel. 39/049/7800702
Fax. 39/049/7803077
E-mail: vdeseg.gen@tin.it
http://www.vde.it

Union für Südtirol
Garibaldistrasse 6
39100 Bozen - Südtirol
T +39-0471-975696
F +39-0471-978559
Email: union@unionfs.com
http://www.unionfs.com

Libertà Emiliana - Nazione Emilia
C/o dr. Farouk Ramadan (coordinatore)
Via Vallisneri 17/V
42019 Scandiano (Re) Emilia
tel. 39/051/981254
fax. 39/051/981254
E-mail: liberemilia@hotmail.com
http://utenti.tripod.it/libertaemiliana

Vinozhito-Rainbow-Party(Macedonian Minority in Greece)
Stefanou Dragoumi 11
P.O. BOX 51
53100 Florina
Tel/fax: 30 385 46548/45044
E-mail rainbow@florina.org
http://www.florina.org

Secretariat/secrétariat
Rue Wiertzstraat 02C33
1047 Brussel/Bruxelles
T +32-2-2843040
F +32-2-2841771
E-mail: jllinazasoro@europarl.eu.int

FIRMATARI - MEMBRI OSSERVATORI

Eusko Alderdi Jertzailea/Partido Nacionalista Vasco
Sabin-Etxea
Ibañez de Bilbao, 16
48001 Bilbo
tel. 34/94/4359403
fax. 34/94/4359415
E-mail: prensa@eaj-pnv.com
http://www.eaj-pnv.com

Partit Socialista de Mallorca-Entesa Nacionalista
C/ Antillón 9
07006 Palma
Tel.+0034971775252
Fax.+0034971774848
E-mail: partit@psm-entesa.org
http://www.psm-entesa.org

Bloc Nacionalista Valencià
Carrer Sant Jacint, 28 - entresol
46008 València
Tel.+0034963826606
Fax.+0034963826276
E-mail: bloc@bloc-nacionalista.org
www.bloc-nacionalista.org

Vedi il dossier completo sul sito di Libertà Emiliana

Vedi anche:
Identità nazionale e minoranze nello Stato italiano , di Claudio Magnabosco

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