Associazione per i popoli
minacciati
Tibetani, Timoresi
dell'est, Adivasi, Curdi e cristiani Assiri, Sudsudanesi,
Yanomami, Navajo, Bosniaci, Albanesi del Kosovo, Sahraui, Sinti e
Rom sono solo una parte delle minoranze minacciate delle quali si
occupa l'Associazione per i popoli minacciati
(APM).
L'APM dà voce
alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Assieme alle
vittime, ci impegnamo per i diritti delle minoranze etniche,
linguistiche e religiose minacciate e perseguitate, dei popoli
senza Stato e delle comunità dei popoli indigeni. Con il
nostro stato consultativo presso le Nazioni Unite abbiamo il
diritto di parola alle Conferenze internazionali. In questo modo
consentiamo ai rappresentanti di queste minoranze l'accesso agli
organi dell'ONU.
La nostra
organizzazione lavora a livello internazionale: l'APM si trova in
Germania, Italia (con sezioni a Bolzano e a Firenze), Svizzera,
Austria, Lussemburgo e Bosnia-Herzegowina.
I punti
fondamentali del nostro lavoro sono:
1. Lavoro di
formazione e scambio culturale: relazioni, seminari,
convegni ecc. La Biblioteca culture del mondo presso la nostra
sede offre una mediateca sui popoli minacciati e il sud del
mondo.
2. Lavoro per i
diritti umani sul piano politico: Appelli, conferenze stampe,
lettere aperte, manifestazioni, raccolte di firme, azioni
di solidarietà ecc.
3. Progetti di
solidarietà
Se vuoi sostenerci o
associarti, rivolgiti al nostro ufficio:
Associazione per i
popoli minacciati, via Portici 49 – 39100 Bolzano. Tel/Fax:
0471 972 240. Banca Popolare dell'Alto Adige c/c 722-5 (ABI 05856
Cab 11600) - c/c postale: 10257392. E-mail: info@gfbv.it
Das Südtiroler Volksgruppen-Institut
(SVI)
Das SVI ist eine
gemeinnützige Einrichtung des Privatrechts. Es wurde 1960
gegründet, hat derzeit ca. 80 Mitglieder und verfolgt den
Zweck,
Botteghe del Mondo -
Weltladen
Botteghe del Mondo
lavorano si basano sulla passione, l'entusiasmo e l'impegno dei
collaboratori e delle migliai di volontari in tutta Italia. Sono
gestite da Associazioni o Cooperative senza fini di
lucro.
Bolzano - WELTLADEN -
BOTTEGA DEL MONDO - Via Alto Adige. 6 - Tel. 0471 /
971469
LE FORMICHE - Via
Montecassino 20 - Tel. 0471 / 931037
Merano - WELTLADEN -
BOTTEGA DEL MONDO - Via Verdi 2/A - 0473 /
211501
Bressanone - DRITTE
WELT LADEN - Vic. Brunogasse 10 - Tel. 0472 /
830205
Brunico - TWIGGA -
Stadtgasse - Tel. 0474 / 474753
Campo Tures Sand in
Taufers - DRITTE WELT LADEN - Pfarre 6 - Tel. 0474 /
679209
FIAN
FIAN ist eine
Nichtregierungsorganisation, die in der UNO Beraterstatus
besitzt, und unter anderem Parallelberichte zu den Berichten
einzelner Staaten erstellt, um eine objektivere Beurteilung durch
den Ausschuß zu ermöglichen.
So legte FIAN z.B.
einen Parallelbericht zu den Philippinen vor. Dieser
veranlaßte den Ausschuß, nach Überprüfung
der Details zum Schluß zu kommen, daß der Staat der
Philippinen bei der Durchführung der
verfassungsmäßig verankerten Agrarreform bisher die
nötige Konsequenz hat vermissen lassen. Er hat nicht
reagiert, als Großgrundbesitzer durch Drohungen, massive
Gewaltanwendung oder langwierige Gerichtsprozesse die Umsetzung
dieser Reform arg behinderten. Auch wenn der UN-Ausschuß
mit einem solchen Urteil keinerlei Sanktionen verknüpfen
kann, ist es doch eine entscheidende Hilfe für
philippinische Kleinbauernorganisationen.
F I A N steht für
FOODFIRST (Nahrung zuerst) INFORMATION & ACTION NETWORK. Seit
1986 setzt sich diese internationale Menschenrechtsorganisation
vor allem für das Recht auf Nahrung ein und besitzt vorerst,
neben Mitgliedern in aller Welt, nationale Sektionen in 15
Staaten Europas, Asiens und Amerikas.
In Struktur und
Arbeitsweise gibt es Parallelen zur bekannteren großen
Schwester "Amnesty International", die sich auf
bürgerlich-politische Menschenrechte konzentriert. Das
Internationale Sekretariat von FIAN in Heidelberg organisiert
konkrete Protestbriefaktionen zu Konflikten mit dem Hintergrund
"Ernährung". Solche Eilaktionen verschaffen bedrängten
Gruppen in verschiedensten Ländern oft entscheidende
Unterstützung, da Hunderte und Tausende von Briefen aus
aller Welt eine nicht zu unterschätzenden Druck ausüben
können.
Diese Aktionen
für Kleinbauern, Indigene, Fischer und Lohnabhängige
führen zwar nicht in allen Fällen zu einem vollen
Erfolg, doch ist auch ein Teilerfolg nicht wenig, geht es doch
meist um das Recht auf Nahrung von zahlreichen
Betroffenen.
Zudem gibt es bei FIAN
auch lokale Gruppen, die nicht nur an den Eilaktionen
teilnehemen, sondern sich auch mit einem eigenen "Fall"
beschäftigen, den sie über Jahre hinaus
verfolgen.
FIAN-Südtirol
In Südtirol gibt
es seit gut zwei Jahren ein Regionale Koordinationsstelle der
verschiedenen FIAN-Mitglieder. Diese unterstützen mit einem
Beitrag von 50.000 Lire jährlich die Organisation und
erhalten dafür regelmäßig die deutschsprachige
FIAN-Zeitschrift, in der neben aktuellen Hintergrundinformationen
auch Briefvorschläge für die laufenden Eilaktionen
enthalten sind.
Außerdem gibt es
im Raum Meran eine FIAN-Gruppe, die sich mit einem Fall von
Landvertreibung in Uganda, aber auch mit
Öffentlichkeitsarbeit hier im Lande
beschäftigt.
Warum nicht durch eine
FIAN-Mitgliedschaft oder vielleicht sogar durch die Mitarbeit in
der FIAN-Gruppe könnte einen wertvollen, ganz
persönlichen Beitrag leisten - für einen stärkeren
weltweiten Respekt vor dem Recht auf Nahrung aller
Menschen?
Interessierte
können sich melden bei: Georg Siller, Stenizerweg 2 39022
Algund Tel. 0473-221738
OEW
Die Organisation
für Eine solidarische Welt (OEW) ist ein
unhabhängiger, nicht auf Gewinn ausgerichteter Verein mit
Sitz in Brixen (Tel. 0472/833950). Einige Schwerpunkte der
OEW:
Amnesty International
Amnesty International (A.I.) è un
movimento internazionale, fondato nel 1961 dall'avvocato inglese
Peter Benenson, indipendente da qualsiasi governo, parte
politica, interesse economico e credo religioso. Riveste uno
specifico ruolo nel più vasto ambito della difesa dei
diritti umani e incentra anzitutto la propria azione sui casi di
singoli prigionieri.
A.I. si adopera per:
la
liberazione di tutti i prigionieri di coscienza, cioè
coloro che, ovunque nel mondo, siano incarcerati per le proprie
opinioni o per la loro origine etnica, il sesso, il colore della
pelle, la lingua o la religione e che non abbiano promosso o
fatto uso della violenza;
processi equi e rapidi per i prigionieri
politici;
abolizione della pena di morte, della tortura e di ogni
altro trattamento crudele, inumano e
degradante;
la
cessazione delle esecuzioni extragiudiziali e delle
„sparizioni".
A.I. si oppone anche agli abusi da parte di
gruppi di opposizione violenta in conflitto con i governi, svolge
inoltre un'attività di educazione ai diritti umani,
attraverso la quale promuove la conoscenza e l'adesione alla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ad altri
strumenti sui diritti umani riconosciuti a livello internazionale
e ai valori che sono in essi contenuti, sostiene
l'indivisibilità e l'interdipendenza di tutti i diritti
umani.
A.I. annovera più di un milione di soci,
sottoscrittori e donatori in più di 160 Paesi e territori;
vi sono 8.000 gruppi di volontari in più di 80 Paesi. La
sezione italiana conta oltre 60.000 soci e oltre 200 gruppi
locali.
A.I. si fonda sull'autofinanziamento; a
salvaguardia della sua imparzialità ed indipendenza non
richiede finanziamenti ai governi e comunque non li
accetta.
A.I. è la più grande
organizzazione non governativa per i diritti umani, è
una associazione di gente comune per gente comune. Si occupa
di storie di persone, storie di ordinaria ingiustizia, di vittime
dimenticate, di intolleranza, di repressione, storie sottratte
all'oblio dall'impegno degli attivisti dei diritti umani, storie
che restituiscono una speranza di libertà a chi è
privato dei propri diritti
fondamentali.
La sua
struttura di base è il gruppo
AMNESTY.
I soci
dei gruppi lavorano concretamente per vittime sottoposte a
violazioni dei diritti umani, magari a migliaia di chilometri di
distanza e ogni gruppo rappresenta il movimento internazionale
sul territorio e permette ai soci di parteciparvi attivamente.
Ogni socio sa che in ogni momento insieme a lui si stanno
mobilitando sugli stessi temi in tanti altri Paesi soci con la
stessa volontà di libertà e di
giustizia.
Il
SEGRETARIATO INTERNAZIONALE con sede a Londra, raccoglie e
analizza le informazioni relative a violazioni dei diritti
dell'uomo commesse in tutto il mondo e tiene un archivio dei
prigionieri per motivi di opinione, dei prigionieri politici,
delle vittime della tortura e degli individui che rischiano la
pena di morte. Accuratezza e imparzialità guidano tutta la
ricerca di A.I.. Le informazioni provengono da fonti
pubbliche e private e vengono studiate e controllate prima che
venga intrapresa una qualsiasi azione.
Lo
scopo di A.I. non è quello di condannare governi o
sistemi politici, né di sostenere le opinioni dei
prigionieri di cui cerca di proteggere i diritti. La ricerca
riguarda esclusivamente i diritti umani indipendentemente da
considerazioni politiche. Il Segretario Internazionale
distribuisce suggerimenti sulle azioni da intraprendere alla rete
mondiale dei soci, dei gruppi e dei sostenitori di
A.I.
Se
credi anche tu che siamo tutti esseri umani e abbiamo tutti
uguali diritti, che i diritti di ognuno di noi devono essere
difesi da tutti gli altri, che per noi non ha alcuna rilevanza da
quale parte della barriera politica, religiosa, etnica o
economica ci troviamo, che apparteniamo alla comunità
degli esseri umani, è arrivato il momento di fare qualcosa
in prima persona e puoi fare moltissimo, molto di più di
quanto immagini.
E
facendo davvero poco:
Amnesty International Sezione
Italiana
Via
G.B. De Rossi n. 10
00161
Roma
Ogni
socio riceve mensilmente il notiziario della organizzazione.
Ognuno stabilisce la misura della partecipazione
all'attività dell'organizzazione, fondata sul
volontariato.
Ad A.I. si può aderire:
AMNESTY INTERNATIONAL
Internationale Bewegung zum Schutz der Menschenrechte und zur Befreiung der wegen Meinungsäußerung Inhaftierten Friedensnobelpreis 1977 und Preis der Vereinten Nationen für die Menschenrechte 1978
WARUM AMNESTY INTERNATIONAL
Am 28.
Mai 1961 richtete der Rechtsanwalt Peter Benenson an die Leser
des englischen Tagblattes The Observer einen Aufruf unter
dem Titel: „Die vergessenen
Gefangenen".
Entrüstet über die Verhaftung von zwei
Studenten, die sich in einem Restaurant in Lissabon
„schuldig" gemacht hatten, auf die Freiheit der
Portugiesischen Kolonien anzustoßen, machte der Autor auf
die wiederholten Verletzungen der in der Allgemeinen
Erklärung verankerten Menschenrechte aufmerksam und lud die
Leser ein, sich seinem Protest
anzuschließen.
Der
Erfolg war überwältigend und kam gänzlich
unerwartet: Tausende von Menschen verschiedenster
Nationalitäten setzten sich mit dem Autor in Verbindung und
organisierten zusammen die erste internationale Kampagne für
die Menschenrechte.
So
entstand Amnesty International
(A.I.).
Seither kämpft A.I. für die Grundrechte jedes
Menschen, die von der Generalversammlung der Vereinten Nationen
am 10.12.1948 festgelegt und unterzeichnet wurden: das Recht auf
Freiheit von Gedanken, Meinungsäußerung und
Religionsausübung; das Recht auf Leben, Freiheit und
Sicherheit der Person; das Recht, die eigene Unschuld in einer
öffentlich gerechten und beschleunigten Verhandlung zu
beweisen.
FREIHEIT VON AMNESTY
INTERNATIONAL
A.I.
ist unabhängig von Regierungen, politischen Parteien,
Wirtschaftsinteressen, Ideologien und Religionen. Der Schutz
der Menschenrechte ist das einzige Ziel von
A.I.
A.I.
ist unparteiisch. In jedem einzelnen Fall geht es A.I. einzig und
allein um die Wahrung der Menschenrechte. Politische
Überzeugungen der Opfer, der verantwortlichen Regierung oder
Oppositionsgruppe spielen keine Rolle bei der Aufnahme eines
Falles.
A.I.
finanziert sich aus privaten Spenden und nimmt kein Geld von
Regierungen entgegen, um seine Unabhängigkeit zu
bewahren.
Die
Vereinten Nationen und der Europarat messen A.I. beratenden
Status bei.
1977
wurde A.I. mit dem Friedensnobelpreis ausgezeichnet - für
ihren Beitrag „zur Sicherung der Grundlagen für
Freiheit, für Gerechtigkeit und damit für den Frieden
in der Welt".
AUFBAU VON AMNESTY
INTERNATIONAL
A.I.,
heute die weltweit größte Organisation zum Schutz der
Menschenrechte, zählt 1.100.000 Mitglieder und
Befürworter in 150 Ländern.
Die
Informationen aus den verschiedensten Quellen werden gesammelt,
auf ihren Wahrheitsgehalt geprüft und vom internationalen
Sekretariat mit Sitz in London
ausgearbeitet.
VORGEHENSWEISE VON AMNESTY
INTERNATIONAL
Die
übliche Methode, Einspruch gegen Menschenrechtsverletzungen
zu erheben, ist jene, an die jeweilige Regierung und an die
zuständigen Behörden einen eindringlichen und gezielten
Appell zu richten mittels Eingaben und Protestbriefen, mit
Unterschriften auch namhafter Persönlichkeiten und unter
Einbeziehung der Öffentlichkeit, um den „moralischen
Druck" auf die zuständigen Behörden zu
steigern.
A.I.-Mitglieder arbeiten nicht zu Fällen von
Menschenrechtsverletzungen im eigenen Land und kommentieren diese
auch nicht. Es gibt gute Gründe für diese Regel: durch
sie wird die Unabhängigkeit der Bewegung gewahrt. Sie stellt
sicher, daß die A.I.-AktivistInnen bei ihrer Arbeit
für die Menschenrechte objektiv und politisch neutral
bleiben. Und sie soll A.I.-Mitarbeiterinnen vor Übergriffen
gegen ihre eigenen Menschenrechte
schützen.
„Daß wir heute leben, liegt daran, daß Eure Bemühungen uns vor dem Galgen bewahrt haben. Daß unser Ansehen ungetrübt geblieben ist, liegt daran, daß Ihr den Mut gezeigt habt, unsere Unschuld anzuerkennen, und uns selbstbewußt gewaltlose politische Gefangene genannt habt. Unser Volk sagt: ´Ein Hund, der das Ufer erblickt, ertrinkt nicht.ª Daß ich das Ufer erreichte und nicht im Gefängnis ertrank, liegt daran, daß Ihr mir gewunken und mir das Ufer gezeigt habt."
(Koigi wa Wamwere, Kenia, von A.I. als
Gewissensgefangener betreut)
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