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Associazione per i popoli minacciati -
Sudtirolo
Gesellschaft für bedrohte Völker - Südtirol - Lia
por i popui manacês
via Macello / Schlachthofstr. 50 - CP/PF 233 - 39100
Bolzano/Bozen - Tel/Fax +39 0471 972240
Cod. Fisc. / StNr.: 94032570213
Email: info@gfbv.it
Spenden / Donazioni:
L'Associazione per i popoli minacciati - Sudtirolo è registrata nell'elenco provinciale delle associazioni di volontariato ONLUS con decreto provinciale 282/1.1 del 17.11.2008. Tutte le donazioni sono fiscalmente detraibili.
Die Gesellschaft für bedrohte Völker - Südtirol ist im Landesverzeichnis der gemeinnützig tätigen Vereine mit Landesdekret 282/1.1 vom 17.11.2008 eingetragen. Spenden sind steuerlich absetzbar.
WEB APM / GFBV INTERNATIONAL
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Deutschland: info@gfbv.de ] [ Österreich:
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Schweiz: info@gfbv.ch ]
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Bedrohte Völker (ehem. pogrom)
Zeitschrift für bedrohte Vöker
bedrohte völker berichtet regelmäßig und aktuell über verfolgte ethnische und religiöse Minderheiten, Nationalitäten und Ureinwohnervölker in aller Welt. Im deutschen Sprachraum gibt es kein vergleichbares Medium. Seit 1970 wird die Zeitschrift von der Gesellschaft für bedrohte Völker (GfbV) herausgegeben.
Tibetani, Timoresi dell'est, Adivasi, Curdi e cristiani Assiri, Sudsudanesi, Yanomami, Navajo, Bosniaci, Albanesi del Kosova, Sahraui, Sinti e Rom sono solo una parte delle minoranze minacciate delle quali si occupa o si è occupata l'Associazione per i popoli minacciati (APM). L'APM dà voce alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Assieme alle vittime, ci impegniamo per i diritti delle minoranze etniche, linguistiche e religiose minacciate e perseguitate, dei popoli senza Stato e delle comunità dei popoli indigeni. Senza condizionamenti politici o ideologici rendiamo noti crimini contro l'umanità e accusiamo i responsabili di genocidi, di esodi di massa, di repressioni, di persecuzioni e di discriminazioni. Siamo sempre dalla parte delle vittime di arbitrî e violenze. Con il nostro stato consultivo presso le Nazioni Unite abbiamo il diritto di parola alle Conferenze internazionali. In questo modo consentiamo ai rappresentanti di queste minoranze l'accesso agli organi dell'ONU. La nostra organizzazione lavora al livello internazionale: l'APM si trova in Germania, Italia (Sudtirolo), Francia, Svizzera, Austria, Lussemburgo e Bosnia-Herzegowina.
Prima di tutto i diritti umani
L'APM informa l'opinione pubblica sulle violazioni dei diritti
umani e fa così pressione sui nostri rappresentanti
politici. Tramite interventi diretti presso governi e parlamenti
cerchiamo di influire sulle decisioni politiche. Con la nostra
rivista bedrohte
völker (pogrom), con i nostri rapporti sui
diritti umani ed altre pubblicazioni, tramite i mass-media e
manifestazioni pubbliche evidenziamo il contesto delle violazioni
dei diritti umani. A volte non basta suscitare interesse
solamente con parole e dichiarazioni. Per questo organizziamo
manifestazioni, dimostrazioni, veglie, conferenze internazionali
o attiriamo l'attenzione con azioni spettacolari.
Punti fondamentali del nostro lavoro
Sosteneteci
Diventando soci si dà più forza al nostro lavoro di
associazione per i diritti dell'uomo. Per poter continuare il
nostro lavoro in modo coerente abbiamo bisogno del vostro aiuto
finanziario. Molti sostenitori rendono sicuri l'indipendenza e
l'efficacia del nostro lavoro per i diritti dell'uomo.
e partecipate attivamente
Aderite alle nostre campagne, alle dimostrazioni o azioni per i
diritti umani. Venite alle nostre manifestazioni e collaborate
come volontari. Informate altre persone di vostra conoscenza
delle nostre iniziative e abbonatevi alla nostra rivista
bedrohte völker
(in lingua tedesca).
Il lavoro e i progetti dell'APM sono sostenuti da donazioni
private e dalla Provincia autonoma di Bolzano, Ufficio Relazione
Estere, Cooperazione allo sviluppo (www.provincia.bz.it/politica-diritto-relazioni-estere/cooperazione-sviluppo/).
- Nel 2017 questo ufficio ha sostenuto
l'attività e i progetti dell'APM con un contributo di Euro
25466,00 (sensibilizzazione).
- Nel 2018 questo ufficio ha sostenuto
l'attività e i progetti dell'APM con due contributi,
rispettivamente di Euro 25807,00 (sensibilizzazione) e 40000,00
(cooperazione allo sviluppo).
- Nel 2019 questo ufficio ha sostenuto
l'attività e i progetti dell'APM con due contributi,
rispettivamente di Euro 26166,00 (sensibilizzazione) e 8000,00
(cooperazione allo sviluppo).
- Nel 2020 questo ufficio ha sostenuto
l'attività e i progetti dell'APM con un contributo di Euro
30000,00 (sensibilizzazione).
- Nel 2021 questo ufficio ha sostenuto
l'attività e i progetti dell'APM con due contributi,
rispettivamente di Euro 32046,00 (sensibilizzazione) e 12564,00
(cooperazione allo sviluppo).
- Nel 2022 questo ufficio ha sostenuto
l'attività e i progetti dell'APM con un contributo di Euro
26825,00 (sensibilizzazione).
Obblighi di pubblicazione in materia di contributi, Legge 124 del 4.8.2017, art. 1, commi 125-129.
Lettera di Friedl Volgger |
Lettera di Simon Wiesenthal |
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Per me l'Associazione per i popoli minacciati realizza la
pretesa fondamentale del superamento del proprio passato storico:
la commemorazione deve essere attiva, ciò vuol dire anche
lottare contro i crimini di oggi. Non sono in molti a volerlo
veramente fare. È troppo comodo rimproverare alle passate
generazioni i propri errori, piuttosto che combattere per i
diritti fondamentali di altri popoli. |
L'Associazione per i popoli minacciati è un barlume
di speranza in un periodo, nel quale popoli, minoranze e profughi
si ritrovano minacciati nella loro esistenza. Sono contento dello
sviluppo dell'Associazione per i popoli minacciati e la
fondazione di una sezione a Bolzano." |
Donazioni:
Tibeter, Osttimoresen, Adivasi, Kurden und assyrische Christen, Südsudanesen, Yanomami, Navajo, Bosnier, Kosova-Albaner, Sahraui, Sinti und Roma - die Liste der bedrohten Minderheiten, für die sich die Gesellschaft für bedrohte Völker (GfbV) einsetzt, ließe sich noch lang fortsetzen. Die GfbV gibt den Opfern von Menschenrechtsverletzungen eine Stimme. Gemeinsam mit den Betroffenen treten wir für die Rechte verfolgter oder bedrohter ethnischer, sprachlicher oder religiöser Minderheiten, Völker ohne Staat und Ureinwohnergemeinschaften ein. Ungeachtet politischer und ideologischer Grenzen machen wir Verbrechen bekannt und klagen die Verantwortlichen für Völkermord, Vertreibung, Unterdrückung, Verfolgung und Diskriminierung an. Wir ergreifen Partei für die Opfer von Willkür und Gewalt. Mit unserem Beraterstatus bei den Vereinten Nationen haben wir auf internationalen Konferenzen Rederecht. So können wir Minderheitensprechern Zutritt zu Gremien der Weltorganisation verschaffen. Unsere Organisation arbeitet international: Die GfbV ist in Deutschland, Italien (Südtirol), Frankreich, der Schweiz, Österreich, Luxemburg und Bosnien-Herzegowina vertreten.
So machen wir Menschenrechte zum Thema
Die GfbV informiert die Öffentlichkeit über
Menschenrechtsverletzungen und übt so Druck auf die
politisch Verantwortlichen aus. Auch durch direkte Interventionen
bei Regierungen und Parlamenten wird versucht, die Politik an
ihren Schaltstellen zu beeinflussen. Mit unserer Zeitschrift
pogrom, Menschenrechtsreporten und verschiedenen Publikationen,
über die Medien und öffentliche Veranstaltungen
klären wir über die Hintergründe von
Menschenrechtsverletzungen auf. Wir organisieren Kundgebungen,
Demonstrationen, Mahnwachen, internationale Konferenzen oder
erregen mit spektakulären Menschenrechtsaktionen
Aufmerksamkeit.
Unsere Arbeitsschwerpunkte
werden Sie Mitglied
Mit Ihrem Beitritt verstärken Sie den Einfluß unserer
Menschenrechtsorganisation. Um unsere Arbeit konsequent
fortführen zu können, sind wir auf Ihre finanzielle
Hilfe angewiesen. Viele Förderer sichern die
Unabhängigkeit und Wirksamkeit unserer
Menschenrechtsarbeit.
werden Sie aktiv
Beteiligen Sie sich an unseren Briefkampagnen, Demonstrationen
oder Aktionen für Menschenrechte. Besuchen Sie unsere
Informationsveranstaltungen und schließen Sie sich uns als
ehrenamtliche/r Mitarbeiter/in an. Informieren Sie andere mit
Hilfe unserer Kampagnenblätter und abonnieren Sie unsere
Zeitschrift pogrom.
Die Arbeit und Projekte der GfbV werden durch private Spenden
und durch die Autonome Provinz Bozen, Amt für
Außenbeziehungen, Entwicklungszusammenarbeit (www.provinz.bz.it/politik-recht-aussenbeziehungen/entwicklungszusammenarbeit/)
unterstützt.
- Im Jahr 2017 unterstützte dieses
Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit ein
Beitrag von Euro 25466,00 (Sensibilisierung).
- Im Jahr 2018 unterstützte dieses
Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit zwei
Beiträgen, jeweils Euro 25807,00 (Sensibilisierung) und
40000,00 (Entwicklungszusammenarbeit).
- Im Jahr 2019 unterstützte dieses
Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit zwei
Beiträgen, jeweils Euro 26166,00 (Sensibilisierung) und
8000,00 (Entwicklungszusammenarbeit).
- Im Jahr 2020 unterstützte dieses
Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit ein
Beitrag von Euro 30000,00 (Sensibilisierung).
- Im Jahr 2021 unterstützte dieses
Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit zwei
Beiträgen, jeweils Euro 32046,00 (Sensibilisierung) und
12564,00 (Entwicklungszusammenarbeit).
- Im Jahr 2022 unterstützte dieses
Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit ein
Beitrag von Euro 26825,00 (Sensibilisierung).
Veröffentlichungspflichten im Bereich Beiträge, Gesetz 124 vom 4.8.2017, Artikel 1 Abs. 125-129.
Brief von Friedl Volgger |
Brief von Simon Wiesenthal |
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"Für mich verwirklicht die Gesellschaft für
bedrohte Völker die Grundforderung der
'Vergangenheitsbewältigung': die Erinnerung muß
schöpferisch sein, d.h. dazu verpflichten, gegen Verbrechen
der Gegenwart zu kämpfen. Nicht viele sind wirklich bereit,
das zu tun. Es ist auch bequemer, den vorherigen Generationen
vorzuwerfen, den Blick abgewendet zu haben, statt sich dem
großen Leiden anderer Völker zuzuwenden." |
"Die Gesellschaft für bedrohte Völker ist ein
Lichtblick und Zeichen der Hoffnung in einer Zeit, in der
Völker, Minderheiten oder Flüchtlinge in ihrer Existenz
bedroht sind. Ich freue mich über das Wachsen und Gedeihen
der GfbV und die Gründung einer eigenen Sektion in
Bozen." |
DOKUMENTATIONSZENTRUM Des Bundes jüdischer Verfolgter
des Nazi-Regimes |
Spenden:
La Lia por i popui manacês é gnüda fondada dl 1970 dartan la vera tl Biafra. Aldédaincö él öna dles organisaziuns por i dërc umanns plü importantes te döta l'area todëscia y dal 1992 éra ince rapresentada te Südtirol y tla Talia (cun sënta a Balsan). Ci che la Lia por i popui manacês se tôl dant, é suradöt de combate zënza compromisciuns cuntra le genozid y la descriminaziun de mëndranzes sura döt le monn. Ara ô defëne i dërc de mëndranzes etniches y religioses, de popui indigenns, popui sotmetüs zënza n stat daimprò y dalunc da nos. Ara publichëia la revista pogrom, ch'é bele tröp conesciüda ince chilò da nos y dá fora publicaziuns sön tematiches atuales y porta tres indô l'atenziun sön situaziuns desvantajades de mëndranzes etniches tres aziuns publiches. La seziun de Südtirol dla Lia por i popui manaciá Internazionala é na assoziaziun te trëi lingac, reconosciüda ofizialmënter ch'á na mediateca y che se tôl dant de:
L'ativité dla Lia vëgn finanziada dai mëmbri y sostignidûs y da contribuc dla Regiun y dla Provinzia. Mâ n maiú numer de mëmbri po nes de la forza de portè inant l'impëgn da vigne dé y da curí les spëises de autofinanziamënt de proiec de solidarieté. I Te/Ves rengraziun por l'aiüt.
Lettera di Alexander Langer |
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L'arte della convivenza tra etnie, lingue, religioni,
culture differenti abbisogna di tanti elementi sul piano della
mentalità, della vita quotidiana, del quadro economico e
sociale ma anche di ordinamenti come l'Associazione per i popoli
minacciati che la garantiscano e la difendano contro ogni
risorgenza di integralismo etnico e di intolleranza. |
Die Kunst des Zusammenlebens verschiedener Volksgruppen,
Sprachen, Religionen oder Kulturen benötigt eine Reihe von
Vorbedingungen, aber auch Kräfte wie die Gesellschaft
für bedrohte Völker, die den Rahmen für die
Ausübung dieser Kunst garantieren und sie gegen jedwedes
Aufkommen von Intoleranz und ethnischem Integralismus
verteidigen. |
Tibetanos, Timoreses orientales, Adivasi, Kurdos y Asiro-cristianos, Sudaneses del sur, Yanomami, Navajos, Albaneses de Kosovo, Sahraui, Sinti y Rom, son solamente una parte de las minorías amenazadas de las cuales la Asociación para los Pueblos Amenazados (APA) se ocupa o se ha ocupado en pasado. La APA quiere dar voz a las victimas de violaciones de los derechos humanos. Junto a las victimas, nos empeñamos en favor de los derechos de las minorías etnicas, lingüisticas y religiosas amenazadas y perseguidas, de los pueblos sin estado y de las comunidades indigenas. Sin condicionamientos políticos o ideológicos, llevamos a conocer crimenes contra la humanidad y acusamos publicamente a los responsables de genocidio, éxodos de masa, represiones, persecuciones y descriminaciones. Siempre estamos al lado de las victimas de abusos y violencias. Gracias a nuestro status consultivo en las Naciones Unidas tenemos derecho a hablar durante las conferencias internacionales, y podemos asi dar voz a los representantes de las minorías en los órganos de la ONU. Nuestra organización trabaja en nivel internacional: la APA se encuentra en Alemania, Italia (Tirol del Sur), Francia, Suiza, Austria, Luxemburgo y Bosnia-Herzegovina.
Los derechos humanos ante todo
La APA informa la opinión pública de las
violaciones de los derechos humanos y de esta manera ejerce
presion sobre nuestros representantes políticos.
Intervenimos directamente con los gobiernos y los parlamentos
intentando de influir en las decisiones políticas. Gracias
a nuestra revista pogrom, nuestros
informes sobre los derechos humanos y otras publicaciones y a
través de los medios de comunicación evidenciamos
los contextos en los cuales hay violaciones de derechos humanos.
También organizamos manifestaciones, demostraciones,
veladas, conferencias internacionales o acciones espectaculares,
pues no siempre es suficiente con suscitar el interés con
palabras y declaraciones.
Puntos fundamentales de nuestro trabajo
Apoyanos
Inscribiendote a nuestra asociación puedes dar más
fuerza a nuestro trabajo en favor de los derechos humanos. Para
poder seguir de manera coherente con este trabajo, necesitamos
apoyos finacieros. Cuantas más personas nos ayudan, tanto
más segura es la independencia y eficacia de nuestro
trabajo.
Y partecipa activamente
Adhiere a nuestras campañas, a las demonstraciones o
acciones para los derechos humanos. Ven a nuestras
manifestaciones y colabora como voluntario. Informa a otras
personas sobre nuestras iniciativas y subscribe nuestra revista
progrom (en aleman).
Carta de Friedl Volgger |
Carta de Simon Wiesenthal |
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Para mi la Asociación para los Pueblos Amenazados
realiza el pretexto fundamental de superar al proprio pasado: la
conmemoración debe ser activa, y esto también
significa luchar contra los crimenes de hoy. Son pocos los que
realmente quieren hacerlo. Es muy cómodo acusar a las
generaciones del pasado por los propios errores, en vez de luchar
para los derechos fundamentales de otros pueblos. |
La Asociación para los Pueblos Amenazados es un
fulgor de esperanza en tiempos, en los cuales la existencia de
pueblos, minorías y prófugos está amenazada.
Estoy contento por el desarrollo de la Asociación para los
Pueblos Amenazados y por la fundación de una
sección en Bolzano. |
I nostri collaboratori / Unsere Mitarbeiter / Nüsc colauradus [ top ] | ||||
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Hugo Senoner |
Wolfgang Mayr |
Sabrina Bussani |
Mauro di Vieste |
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Günter Falser |
Mateo Taibon |
Peter Defranceschi |
Stiefin Barbacêt |
Peter Sader |
Patrick Kofler |
Fabio Mellaia |
Karl Hinterwaldner |