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[ bedrohte völker (pogrom) ] [ Struttura / Struktur ]

Associazione per i popoli minacciati - Sudtirolo
Gesellschaft für bedrohte Völker - Südtirol - Lia por i popui manacês

via Macello / Schlachthofstr. 50 - CP/PF 233 - 39100 Bolzano/Bozen - Tel/Fax +39 0471 972240
Cod. Fisc. / StNr.: 94032570213
Email: info@gfbv.it

Spenden / Donazioni:

L'Associazione per i popoli minacciati - Sudtirolo è registrata nell'elenco provinciale delle associazioni di volontariato ONLUS con decreto provinciale 282/1.1 del 17.11.2008. Tutte le donazioni sono fiscalmente detraibili.

Die Gesellschaft für bedrohte Völker - Südtirol ist im Landesverzeichnis der gemeinnützig tätigen Vereine mit Landesdekret 282/1.1 vom 17.11.2008 eingetragen. Spenden sind steuerlich absetzbar.


WEB APM / GFBV INTERNATIONAL
[ Deutschland ] [ Österreich ] [ Schweiz ] [ Bosna i Hercegovina ] [ Italia (italiano-deutsch-ladin) ]

EMAIL APM / GFBV INTERNATIONAL
[ Bolzano/Bozen: info@gfbv.it ] [ Deutschland: info@gfbv.de ] [ Österreich: office@lebenszeichen-international.at ] [ Schweiz: info@gfbv.ch ] [Bosna i Hercegovina: gfbv_sa@bih.net.ba ]


pogrom 313 (4/2019), Druck auf Minderheiten: Globale Handelswege. Bedrohte Völker (ehem. pogrom)
Zeitschrift für bedrohte Vöker

bedrohte völker berichtet regelmäßig und aktuell über verfolgte ethnische und religiöse Minderheiten, Nationalitäten und Ureinwohnervölker in aller Welt. Im deutschen Sprachraum gibt es kein vergleichbares Medium. Seit 1970 wird die Zeitschrift von der Gesellschaft für bedrohte Völker (GfbV) herausgegeben.


L'Associazione per i popoli minacciati [ top ]

Tibetani, Timoresi dell'est, Adivasi, Curdi e cristiani Assiri, Sudsudanesi, Yanomami, Navajo, Bosniaci, Albanesi del Kosova, Sahraui, Sinti e Rom sono solo una parte delle minoranze minacciate delle quali si occupa o si è occupata l'Associazione per i popoli minacciati (APM). L'APM dà voce alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Assieme alle vittime, ci impegniamo per i diritti delle minoranze etniche, linguistiche e religiose minacciate e perseguitate, dei popoli senza Stato e delle comunità dei popoli indigeni. Senza condizionamenti politici o ideologici rendiamo noti crimini contro l'umanità e accusiamo i responsabili di genocidi, di esodi di massa, di repressioni, di persecuzioni e di discriminazioni. Siamo sempre dalla parte delle vittime di arbitrî e violenze. Con il nostro stato consultivo presso le Nazioni Unite abbiamo il diritto di parola alle Conferenze internazionali. In questo modo consentiamo ai rappresentanti di queste minoranze l'accesso agli organi dell'ONU. La nostra organizzazione lavora al livello internazionale: l'APM si trova in Germania, Italia (Sudtirolo), Francia, Svizzera, Austria, Lussemburgo e Bosnia-Herzegowina.

Prima di tutto i diritti umani
L'APM informa l'opinione pubblica sulle violazioni dei diritti umani e fa così pressione sui nostri rappresentanti politici. Tramite interventi diretti presso governi e parlamenti cerchiamo di influire sulle decisioni politiche. Con la nostra rivista bedrohte völker (pogrom), con i nostri rapporti sui diritti umani ed altre pubblicazioni, tramite i mass-media e manifestazioni pubbliche evidenziamo il contesto delle violazioni dei diritti umani. A volte non basta suscitare interesse solamente con parole e dichiarazioni. Per questo organizziamo manifestazioni, dimostrazioni, veglie, conferenze internazionali o attiriamo l'attenzione con azioni spettacolari.

Punti fondamentali del nostro lavoro

Sosteneteci
Diventando soci si dà più forza al nostro lavoro di associazione per i diritti dell'uomo. Per poter continuare il nostro lavoro in modo coerente abbiamo bisogno del vostro aiuto finanziario. Molti sostenitori rendono sicuri l'indipendenza e l'efficacia del nostro lavoro per i diritti dell'uomo.

e partecipate attivamente
Aderite alle nostre campagne, alle dimostrazioni o azioni per i diritti umani. Venite alle nostre manifestazioni e collaborate come volontari. Informate altre persone di vostra conoscenza delle nostre iniziative e abbonatevi alla nostra rivista bedrohte völker (in lingua tedesca).

Il lavoro e i progetti dell'APM sono sostenuti da donazioni private e dalla Provincia autonoma di Bolzano, Ufficio Relazione Estere, Cooperazione allo sviluppo (www.provincia.bz.it/politica-diritto-relazioni-estere/cooperazione-sviluppo/).
- Nel 2017 questo ufficio ha sostenuto l'attività e i progetti dell'APM con un contributo di Euro 25466,00 (sensibilizzazione).
- Nel 2018 questo ufficio ha sostenuto l'attività e i progetti dell'APM con due contributi, rispettivamente di Euro 25807,00 (sensibilizzazione) e 40000,00 (cooperazione allo sviluppo).
- Nel 2019 questo ufficio ha sostenuto l'attività e i progetti dell'APM con due contributi, rispettivamente di Euro 26166,00 (sensibilizzazione) e 8000,00 (cooperazione allo sviluppo).
- Nel 2020 questo ufficio ha sostenuto l'attività e i progetti dell'APM con un contributo di Euro 30000,00 (sensibilizzazione).
- Nel 2021 questo ufficio ha sostenuto l'attività e i progetti dell'APM con due contributi, rispettivamente di Euro 32046,00 (sensibilizzazione) e 12564,00 (cooperazione allo sviluppo).
- Nel 2022 questo ufficio ha sostenuto l'attività e i progetti dell'APM con un contributo di Euro 26825,00 (sensibilizzazione).

Obblighi di pubblicazione in materia di contributi, Legge 124 del 4.8.2017, art. 1, commi 125-129.

Lettera di Friedl Volgger

Lettera di Simon Wiesenthal

Per me l'Associazione per i popoli minacciati realizza la pretesa fondamentale del superamento del proprio passato storico: la commemorazione deve essere attiva, ciò vuol dire anche lottare contro i crimini di oggi. Non sono in molti a volerlo veramente fare. È troppo comodo rimproverare alle passate generazioni i propri errori, piuttosto che combattere per i diritti fondamentali di altri popoli.

Friedl Volgger

L'Associazione per i popoli minacciati è un barlume di speranza in un periodo, nel quale popoli, minoranze e profughi si ritrovano minacciati nella loro esistenza. Sono contento dello sviluppo dell'Associazione per i popoli minacciati e la fondazione di una sezione a Bolzano."

Simon Wiesenthal, Centro di documentazione ebraico: telegramma di auguri per la fondazione dell'APM a Bolzano nel febbraio 1992

Adesione ordinaria 2022 EUR 30,00

Donazioni:


Die Gesellschaft für bedrohte Völker [ top ]

Tibeter, Osttimoresen, Adivasi, Kurden und assyrische Christen, Südsudanesen, Yanomami, Navajo, Bosnier, Kosova-Albaner, Sahraui, Sinti und Roma - die Liste der bedrohten Minderheiten, für die sich die Gesellschaft für bedrohte Völker (GfbV) einsetzt, ließe sich noch lang fortsetzen. Die GfbV gibt den Opfern von Menschenrechtsverletzungen eine Stimme. Gemeinsam mit den Betroffenen treten wir für die Rechte verfolgter oder bedrohter ethnischer, sprachlicher oder religiöser Minderheiten, Völker ohne Staat und Ureinwohnergemeinschaften ein. Ungeachtet politischer und ideologischer Grenzen machen wir Verbrechen bekannt und klagen die Verantwortlichen für Völkermord, Vertreibung, Unterdrückung, Verfolgung und Diskriminierung an. Wir ergreifen Partei für die Opfer von Willkür und Gewalt. Mit unserem Beraterstatus bei den Vereinten Nationen haben wir auf internationalen Konferenzen Rederecht. So können wir Minderheitensprechern Zutritt zu Gremien der Weltorganisation verschaffen. Unsere Organisation arbeitet international: Die GfbV ist in Deutschland, Italien (Südtirol), Frankreich, der Schweiz, Österreich, Luxemburg und Bosnien-Herzegowina vertreten.

So machen wir Menschenrechte zum Thema
Die GfbV informiert die Öffentlichkeit über Menschenrechtsverletzungen und übt so Druck auf die politisch Verantwortlichen aus. Auch durch direkte Interventionen bei Regierungen und Parlamenten wird versucht, die Politik an ihren Schaltstellen zu beeinflussen. Mit unserer Zeitschrift pogrom, Menschenrechtsreporten und verschiedenen Publikationen, über die Medien und öffentliche Veranstaltungen klären wir über die Hintergründe von Menschenrechtsverletzungen auf. Wir organisieren Kundgebungen, Demonstrationen, Mahnwachen, internationale Konferenzen oder erregen mit spektakulären Menschenrechtsaktionen Aufmerksamkeit.

Unsere Arbeitsschwerpunkte

werden Sie Mitglied
Mit Ihrem Beitritt verstärken Sie den Einfluß unserer Menschenrechtsorganisation. Um unsere Arbeit konsequent fortführen zu können, sind wir auf Ihre finanzielle Hilfe angewiesen. Viele Förderer sichern die Unabhängigkeit und Wirksamkeit unserer Menschenrechtsarbeit.

werden Sie aktiv
Beteiligen Sie sich an unseren Briefkampagnen, Demonstrationen oder Aktionen für Menschenrechte. Besuchen Sie unsere Informationsveranstaltungen und schließen Sie sich uns als ehrenamtliche/r Mitarbeiter/in an. Informieren Sie andere mit Hilfe unserer Kampagnenblätter und abonnieren Sie unsere Zeitschrift pogrom.

Die Arbeit und Projekte der GfbV werden durch private Spenden und durch die Autonome Provinz Bozen, Amt für Außenbeziehungen, Entwicklungszusammenarbeit (www.provinz.bz.it/politik-recht-aussenbeziehungen/entwicklungszusammenarbeit/) unterstützt.
- Im Jahr 2017 unterstützte dieses Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit ein Beitrag von Euro 25466,00 (Sensibilisierung).
- Im Jahr 2018 unterstützte dieses Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit zwei Beiträgen, jeweils Euro 25807,00 (Sensibilisierung) und 40000,00 (Entwicklungszusammenarbeit).
- Im Jahr 2019 unterstützte dieses Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit zwei Beiträgen, jeweils Euro 26166,00 (Sensibilisierung) und 8000,00 (Entwicklungszusammenarbeit).
- Im Jahr 2020 unterstützte dieses Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit ein Beitrag von Euro 30000,00 (Sensibilisierung).
- Im Jahr 2021 unterstützte dieses Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit zwei Beiträgen, jeweils Euro 32046,00 (Sensibilisierung) und 12564,00 (Entwicklungszusammenarbeit).
- Im Jahr 2022 unterstützte dieses Büro die Aktivitäten und Projekte der GfbV mit ein Beitrag von Euro 26825,00 (Sensibilisierung).

Veröffentlichungspflichten im Bereich Beiträge, Gesetz 124 vom 4.8.2017, Artikel 1 Abs. 125-129.

Brief von Friedl Volgger

Brief von Simon Wiesenthal

"Für mich verwirklicht die Gesellschaft für bedrohte Völker die Grundforderung der 'Vergangenheitsbewältigung': die Erinnerung muß schöpferisch sein, d.h. dazu verpflichten, gegen Verbrechen der Gegenwart zu kämpfen. Nicht viele sind wirklich bereit, das zu tun. Es ist auch bequemer, den vorherigen Generationen vorzuwerfen, den Blick abgewendet zu haben, statt sich dem großen Leiden anderer Völker zuzuwenden."

Friedl Volgger

"Die Gesellschaft für bedrohte Völker ist ein Lichtblick und Zeichen der Hoffnung in einer Zeit, in der Völker, Minderheiten oder Flüchtlinge in ihrer Existenz bedroht sind. Ich freue mich über das Wachsen und Gedeihen der GfbV und die Gründung einer eigenen Sektion in Bozen."

Simon Wiesenthal (jüdisches Dokumentationszentrum) zur Gründung der GfbV-Südtirol im Februar 1992

DOKUMENTATIONSZENTRUM Des Bundes jüdischer Verfolgter des Nazi-Regimes
An die Gesellschaft für bedrohte Völker, Herrn Tilman Zülch, Göttingen
Wien, 14.2.1992

Lieber Herr Zülch!
Ich danke Ihnen für Ihren Fax vom 12.2.1992 und freue mich über das Wachsen und Gedeihen Ihrer Gesellschaft die dadurch notwendige Eröffnung einer Zweigstelle in Bozen. Da Sie bei der Gründungsveranstaltung auch auf das Schicksal der Südtiroler und Nordtiroler Juden hinweisen wollen, finde ich sehr begrüßenswert.
Ihre freundliche Einladung, dieser Tag, den 29. Februar 1992 mit Ihnen zu Feiern, kann ich leider wirklich nicht annehmen. Mein Terminkalender ist Überfüllt, die an mich herangetragenen Wünsche und Anliegen werden immer Vielfältiger, und so sehr ich mich auch über diese später, direkte und indirekte Anerkennung freue, muß ich doch angesichts meiner 83 Jahre die "Notbremse" ziehen und auf Reisen und Veranstaltungen verzichten, die meine Kräfte überfordern.
Ich kann Sie nur um Verständnis bitten, daß ein solcher Ausflug, wie Sie ihn mir vorschlagen und der für Sie wahrscheinlich eine nette Abwechslung ist, für mich eine Strapaze darstellt, die ich nicht auf mich nehmen kann - zusätzlich zu meinen bereits eingegangenen Verpflichtungen.
Grüße Sie mir, bitte, alle meine Freunde, vor allem St. Steinhaus, mit dem mich eine langjährige Freundschaft verbindet. Ich wünsche Ihnen und der Gesellschaft weiterhin Erfolg und ein weites Echo in vielen Menschen.

Mit freundlichen Grüßen - Simon Wiesenthal

Zu Ihrer "Filiale" in Südtirol fällt mir noch ein, daß ich das gute Zusammenleben von Südtirolern und Italienern der umfassenden Autonomieregelung für beide Volksgruppen zuschreibe. Dieses Beispiel war für mich der Auslöser, Israel vorzuschlagen, eine ebensolche Autonomieregelung für die Palästinenser einzuführen. Ich denke, was gut für die Südtiroler ist, könnte auch gut für die Palästinenser sein. Als Südtirol von Österreich abgetrennt wurde, gab es dort 2% Italiener, wenn man die Südtiroler heute fragen würde, ob sie zurück nach Österreich wollen oder selbständig sein möchten, gäbe es dafür (für die Rückkehr zu Österreich) keine Majorität. Aber die Araber sind ein emotionelles Volk mit der Devise Alles oder nicht. Mein Vorschlag die Palästinenser betreffend war übrigens in Südtirol damals sehr populär.

Simon Wiesenthal (jüdisches Dokumentationszentrum) zur Gründung der GfbV-Südtirol im Februar 1992

Mitgliedsbeitrag 2022 EUR 30,00

Spenden:


Lia por i popui manacês [ top ]

La Lia por i popui manacês é gnüda fondada dl 1970 dartan la vera tl Biafra. Aldédaincö él öna dles organisaziuns por i dërc umanns plü importantes te döta l'area todëscia y dal 1992 éra ince rapresentada te Südtirol y tla Talia (cun sënta a Balsan). Ci che la Lia por i popui manacês se tôl dant, é suradöt de combate zënza compromisciuns cuntra le genozid y la descriminaziun de mëndranzes sura döt le monn. Ara ô defëne i dërc de mëndranzes etniches y religioses, de popui indigenns, popui sotmetüs zënza n stat daimprò y dalunc da nos. Ara publichëia la revista pogrom, ch'é bele tröp conesciüda ince chilò da nos y dá fora publicaziuns sön tematiches atuales y porta tres indô l'atenziun sön situaziuns desvantajades de mëndranzes etniches tres aziuns publiches. La seziun de Südtirol dla Lia por i popui manaciá Internazionala é na assoziaziun te trëi lingac, reconosciüda ofizialmënter ch'á na mediateca y che se tôl dant de:

L'ativité dla Lia vëgn finanziada dai mëmbri y sostignidûs y da contribuc dla Regiun y dla Provinzia. Mâ n maiú numer de mëmbri po nes de la forza de portè inant l'impëgn da vigne dé y da curí les spëises de autofinanziamënt de proiec de solidarieté. I Te/Ves rengraziun por l'aiüt.

Lettera di Alexander Langer

L'arte della convivenza tra etnie, lingue, religioni, culture differenti abbisogna di tanti elementi sul piano della mentalità, della vita quotidiana, del quadro economico e sociale ma anche di ordinamenti come l'Associazione per i popoli minacciati che la garantiscano e la difendano contro ogni risorgenza di integralismo etnico e di intolleranza.

Alexander Langer

Die Kunst des Zusammenlebens verschiedener Volksgruppen, Sprachen, Religionen oder Kulturen benötigt eine Reihe von Vorbedingungen, aber auch Kräfte wie die Gesellschaft für bedrohte Völker, die den Rahmen für die Ausübung dieser Kunst garantieren und sie gegen jedwedes Aufkommen von Intoleranz und ethnischem Integralismus verteidigen.

Alexander Langer

Contribut anual 2022 EUR 30,00


La Asociación para los pueblos amenazados [ top ]

Tibetanos, Timoreses orientales, Adivasi, Kurdos y Asiro-cristianos, Sudaneses del sur, Yanomami, Navajos, Albaneses de Kosovo, Sahraui, Sinti y Rom, son solamente una parte de las minorías amenazadas de las cuales la Asociación para los Pueblos Amenazados (APA) se ocupa o se ha ocupado en pasado. La APA quiere dar voz a las victimas de violaciones de los derechos humanos. Junto a las victimas, nos empeñamos en favor de los derechos de las minorías etnicas, lingüisticas y religiosas amenazadas y perseguidas, de los pueblos sin estado y de las comunidades indigenas. Sin condicionamientos políticos o ideológicos, llevamos a conocer crimenes contra la humanidad y acusamos publicamente a los responsables de genocidio, éxodos de masa, represiones, persecuciones y descriminaciones. Siempre estamos al lado de las victimas de abusos y violencias. Gracias a nuestro status consultivo en las Naciones Unidas tenemos derecho a hablar durante las conferencias internacionales, y podemos asi dar voz a los representantes de las minorías en los órganos de la ONU. Nuestra organización trabaja en nivel internacional: la APA se encuentra en Alemania, Italia (Tirol del Sur), Francia, Suiza, Austria, Luxemburgo y Bosnia-Herzegovina.

Los derechos humanos ante todo
La APA informa la opinión pública de las violaciones de los derechos humanos y de esta manera ejerce presion sobre nuestros representantes políticos. Intervenimos directamente con los gobiernos y los parlamentos intentando de influir en las decisiones políticas. Gracias a nuestra revista pogrom, nuestros informes sobre los derechos humanos y otras publicaciones y a través de los medios de comunicación evidenciamos los contextos en los cuales hay violaciones de derechos humanos. También organizamos manifestaciones, demostraciones, veladas, conferencias internacionales o acciones espectaculares, pues no siempre es suficiente con suscitar el interés con palabras y declaraciones.

Puntos fundamentales de nuestro trabajo

Apoyanos
Inscribiendote a nuestra asociación puedes dar más fuerza a nuestro trabajo en favor de los derechos humanos. Para poder seguir de manera coherente con este trabajo, necesitamos apoyos finacieros. Cuantas más personas nos ayudan, tanto más segura es la independencia y eficacia de nuestro trabajo.

Y partecipa activamente
Adhiere a nuestras campañas, a las demonstraciones o acciones para los derechos humanos. Ven a nuestras manifestaciones y colabora como voluntario. Informa a otras personas sobre nuestras iniciativas y subscribe nuestra revista progrom (en aleman).

Carta de Friedl Volgger

Carta de Simon Wiesenthal

Para mi la Asociación para los Pueblos Amenazados realiza el pretexto fundamental de superar al proprio pasado: la conmemoración debe ser activa, y esto también significa luchar contra los crimenes de hoy. Son pocos los que realmente quieren hacerlo. Es muy cómodo acusar a las generaciones del pasado por los propios errores, en vez de luchar para los derechos fundamentales de otros pueblos.

Friedl Volgger

La Asociación para los Pueblos Amenazados es un fulgor de esperanza en tiempos, en los cuales la existencia de pueblos, minorías y prófugos está amenazada. Estoy contento por el desarrollo de la Asociación para los Pueblos Amenazados y por la fundación de una sección en Bolzano.

Simon Wiesenthal, Centro de documentación judía: telegrama de felicitaciones para la fundación de la APA - Bolzano en febrero 1992.

Adhesiones ordinarias 2022 EUR 30,00


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