Appello per la democrazia
linguistica in Italia
Garantire
il diritto alla propria lingua anche alle minoranze! |
|
|
Bolzano,
28.2.2002
La
prevista modifica dell'art. 12 della Costituzione italiana relativamente
all'inserimento dell'italiano come lingua ufficiale di stato sta creando
proteste a livello europeo. La modifica sarebbe una inutile forzatura nazionalistica,
oltre che contraria allo spirito dettato dalle raccomandazioni dell'UNESCO
sulla diversità linguistica come patrimonio.
In Europa solo la Francia
ha adottato questo percorso definendo il francese come lingua ufficiale.
In realtà è pacifico che il francese sia la lingua ufficiale
della Francia, come il tedesco quella della Germania e l'inglese quella
della Gran Bretagna. La variazione costituzionale in realtà nasconde
la possibilità di "depotenziare" gli interventi a favore delle minoranze
linguistiche che già soffrono per la mancanza di sostegno effettivo
al mantenimento della propria lingua. La Costituzione italiana già
riconosce le altre lingue dello stato, sebbene solo il tedesco abbia raggiunto
un buon livello di protezione in Sudtirolo grazie allo statuto di autonomia
garantito internazionalmente e solo in parte il francese e lo sloveno.
L'Associazione per i popoli
minacciati chiede pertanto che nessuna modifica costituzionale venga apportata
all'art. 12 e che anzi, si facciano dei passi avanti per l'effettiva implementazione
della legge sulle minoranze linguistiche (482/99),
le famose "apposite norme" previste dall'art. 6 della Costituzione. La
legge 482 del 1999 prevede appunto all'art. 2 che: "In attuazione dell'articolo
6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli
organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la
cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene
e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano,
il ladino, l'occitano e il sardo."
La democrazia linguistica
di un paese civile è un valore universale e come tale va salvaguardato
al di là delle spinte nazionalistiche del momento. Invitiamo pertanto
a firmare la petizione Per il Pluralismo e la Democrazia Linguistica all'indirizzo guestbook.sparklit.com/entries?gbID=61926.
Vedi
anche: