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“Pura
propaganda” questo sono secondo
l’APM-GfbV le ripetute dichiarazioni di uomini
politici serbi secondo le quali i profughi albanesi non
hanno nulla da temere in Serbia.
“Il territorio a cavallo tra Serbia, Macedonia e Kossovo è stato ormai “etnicamente ripulito” - ha dichiarato il presidente dell’APM - GfbV Tilman Zülch - “e chi riporta le affermazioni di fonte serba dovrebbe convincersi che nei tre comuni di Presheve, Bujanovce e Medvegje non vive più praticamente alcun albanese.”
La maggior parte dei 100.000 albanesi residenti in quella zona, di fronte all’avanzata dell’esercito serbo, sarebbero fuggiti verso la Macedonia o i Kossovo già prima dell’inizio degli attacchi Nato. Nei villaggi di Oslare, Nesalc, Letovice, Verban e Llucane a sud della città Bujanovce la popolazione sarebbe stata circondata da truppe serbe. In questa zona le truppe serbe hanno agito con una particolare brutalità: secondo testimonianze oculari le truppe, giunte il 12 di marzo, hanno cacciato con le armi la popolazione dalle loro case. Nel villaggio di Ternafci le forze di sicurezza sono entrate nelle abitazioni degli albanesi, uccidendo e saccheggiando.
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