Perchè un’unità didattica sui diritti umani e come lavorare con essa
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Bolzano, 13 Maggio 1999


L’idea di fare un’unità didattica sui diritti umani ha preso spunto da un gruppo di persone impegnate nel campo della formazione i quali ritenevano necessario un progetto di questo tipo concepito per studenti delle scuole medie-superiori. Non si può dire che manchi letteratura sui diritti umani: specialmente l’anno 1998, cinquantesimo anniversario della Dichiarazione universale, è stato contrassegnato da un’autentico diluvio editoriale.. Proprio per questo la nostra pubblicazione non doveva limitarsi alla teoria e ai problemi giuridici, né ad elencare e rendere pubbliche alcune delle innumerevoli violazioni dei diritti umani. Lo scopo di questa unità didattica è di mostrare agli studenti una via il più possibile praticabile tra la teoria e il lavoro quotidiano per i diritti umani.

Partendo dalle violazioni quali ci vengono trasmesse quotidianamente in casa attraverso i media, in modo molto selettivo e spesso non oggettivo, questo nostro tentativo di costruire un ponte tra teoria e prassi vorrebbe portare l’interesse di studenti e altri lettori a svilupparsi in più direzioni.

• Prima di tutto è necessario sapere che esistono dei diritti codificati ai quali possono appellarsi le vittime delle violazioni o, quando impedito, i gruppi di solidarietà impegnati nel campo dei diritti umani. Per questo motivo nella presente opera oltre agli articoli della Dichiarazione universale sono state citate anche altre fonti normative.

• Bisogna far conoscere le organizzazioni impegnate nel campo dei diritti umani che si oppongono alle violazioni su vari livelli.

• Infine è più importante ancora sapere che aderire a una di queste organizzazioni e contribuire al loro lavoro con le proprie idee e il proprio aiuto o sostenerle tramite la quota associativa o donazioni, è relativamente semplice, e ci fa - ovviamente - molto piacere. Con poche eccezioni tutte le organizzazioni presentate in quest’opera mantengono una o più sezioni nella nostra provincia.

Il risultato sono dieci opuscoletti, ciascuno dedicato in particolare a uno o due diritti umani e realizzato da una o più persone impegnate in questo campo. Accanto a quelli più noti come il diritto alla vita o quello alla libertà d’opinione, ne sono stati trattati altri come il diritto alla patria, il diritto alla formazione nella propria madrelingua o il diritto a un ambiente sano che come tali non sono mai stati codificati, ma che si possono estrarre dal contesto di una serie di altri norme emanata a livello internazionale. Sono entrati a far parte di quest’unità didattica per mostrare la necessità di un’esplicita codificazione anche di questi diritti.

Dodici argomenti trattati da dodici autori diversi. Questo significa che troviamo anche dodici modi diversi di avvicinarsi a problematiche più o meno simili. Per questo ognuno dei singoli contributi di questa "cartella" ha il suo stile particolare, tenendo però sempre in considerazione questo schema. Ci sono autori che puntano più sull’effetto visivo delle loro fotografie ed hanno inserito fatti ed affermazioni poco commentati in modo da stimolare la fantasia dei lettori. Altri invece nel loro contributo seguono strettamente un filo conduttore cercando di dare risposta a un maggior numero di possibili domande. Siamo convinti che questa diversità arrichisca quest’opera.

Per quanto riguarda la lingua abbiamo cercato di tenere l’equilibrio tra gli articoli scritti in italiano e quelli scritti in tedesco. Alla fine di ogni articolo si trova poi il riassunto nell’altra lingua. Per facilitare lo studio dei testi, la terza lingua della nostra provincia, il ladino, stata usata solamente per il riassunto della parte "Diritto alla formazione nella propria madrelingua".

Infine vorremmo invitare tutte le persone impegnate nel campo della formazione di utilizzare questa "cartella sui diritti umani" in modo molteplice. Oltre a consultare ed a lavorare con i testi in classe potete metterVi in contatto con una delle associazioni che aderiscono a questo progetto. Invitateci nelle Vostre scuole o venite Voi a visitarci nei nostre sedi, veri "campi di battaglia con carta e penna". Siamo sempre lieti di presentare noi, i nostri progetti ed il nostro lavoro quotidiano, perchè senza credere nell’utopia che con il nostro lavoro possa un domani cambiare il mondo, le nostre forze si esaurirebbero presto.

Günter Falser



Il fascicolo può essere ordinato presso la sede dell'Associazione per i popoli minacciati - Sudtirolo, via Portici 49, 39100 Bolzano, tel/fax 0471/972240, ai seguenti prezzi:
Un singolo fascicolo: L. 2.000
L'intera cartella: fino a 15 esemplari L. 15.000, gli esemplari oltre i 15 L. 12.000. Una cartella gratuita per gli insegnanti quando vengono fatte ordinazioni per un'intera classe.

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