Appell an Schriftstellerverband
PEN: Verschwundene albanische Schriftsteller und
Intellektuelle aus Kosova suchen!
In großer Sorge um herausragende albanische Schriftsteller, Journalisten und Intellektuelle aus Kosova hat sich die Gesellschaft für bedrohte Völker (GfbV) am Dienstag an den internationalen Schriftstellerverband PEN gewandt. "Von vielen Autorinnen und Autoren gibt es kein Lebenszeichen, bitte unternehmen Sie alles in Ihrer Macht Stehende, um etwas über ihr Schicksal zu erfahren", heißt es in dem Schreiben der Menschenrechtsorganisation, die gleichzeitig die europäischen sowie die US-amerikanische und kanadische Regierung über das Verschwinden der Schriftsteller informierte.
Der Verfasser der ersten modernistischen und stilistisch innovatorischen albanischen Romane, Zejnullah Rrahmani (geb. 1952), sowie Eqrem Basha (geb 1948), einer der führenden Lyriker Kosovas und Leiter des renommierten kosova-albanischen Verlages "Dukagjini", waren in dem großen Flüchtlingstreck an der makedonischen Grenze, der Anfang April wieder nach Kosova zurückgeschickt worden war. Podrimja selbst konnte sich und seine Familie nach Deutschland retten. Viele seiner Werke wurden ins Deutsche übersetzt (u.a. Ich sattle das Roß, Klagenfurt 1991 und Das Lächeln im Käfig, Klagenfurt 1993).
Die Lyrikerin und Kinderärztin Flora Brovina (geb. 1949) wurde am 23. April in Pristina von Maskierten entführt. Deutsche Übersetzungen ihrer Werke erscheinen in der nächsten Nummer der Albanischen Hefte in etwa zwei Wochen.
Engjell Sedaj ist die Flucht aus
Pristina nicht gelungen. Dort stehen der Dramatiker,
Erzähler und Lyriker Teki Dervishi (geb. 1943) und
andere "auffällig gewordene" Journalisten und
Publizisten unter Hausarrest.
Über das Schicksal anderer
Autorinnen und Autoren wie Musa Ramadani, Hida Halimi,
Xheraldina Bucinca-Vula, Yrjet Berisha, Qerim Ujkani,
Muhamed Kerveshi, Mensur Raifi und Kujtim Rrahmani sowie
der jüngeren Schriftsteller Pal Ndrecaj, Sali Beqiraj
und Albert Shala ist nichts bekannt. Wohin sich Besim
Bokshi (geb 1934), die bedeutende Lyrikerin Edi Shukriu,
die Autoren Sali Bashota, Adem Gashi, Ibrahim Berisha,
Abdullah Konushevci, Rrahman Dedaj (geb 1939), Din Mehmeti
(geb 1932), der Prosa-Schriftsteller Migjen Kelmendi und
sein Vater Ramiz Kelmendi, der Leiter des "Buzuku"-Verlages
Abdullah Zeneli und der Lyriker und Regisseur Nezir Sefaj
retten konnten, ist nicht geklärt. Sie sind irgendwo
in Mazedonien, Albanien oder Westeuropa.
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Una pubblicazione
dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di
citare la fonte / Eine Publikation der Gesellschaft
für bedrohte Völker. Weiterverbreitung bei
Nennung der Quelle erwünscht * WebDesign: M. di
Vieste
COMUNICATO STAMPA
Appello al PEN, l'unione
internazionale degli scrittori: rintracciare gli autori
albanesi ed gli intellettuali del Kossovo
scomparsi!
In forte preoccupazione per famosi autori albanesi, giornalisti ed intellettuali del Kossovo l'Associazione per i popoli minacciati (APM) si è rivolta all'unione internazionale degli scrittori PEN. "Di molti scrittori e scrittrici non si hanno più notizie. L'APM chiede di fare tutto il possibile per sapere qualcosa del loro destino in una lettera aperta della organizzazione per i diritti umani, la quale contemporaneamente ha informato il Governo americano e canadese della scomparsa degli scrittori.
L'autore dei primi romanzi albanesi moderni e stilisticamente innovatori Zejnullah Rrahmani (nato nel 1952) e Eqrem Basha (nato nel 1952), uno dei principali poeti lirici del Kossovo e direttore della rinomata casa editrice albanese del Kossovo "Dukagjini" facevano parte del grande convoglio di profughi al confine macedone che é stato rimandato in Kossovo agli inizi d'aprile. Lo stesso Podrimja è riuscito a salvarsi ed a portare la sua famiglia in Germania.
La poetessa e pediatra Flora Brovina (nata nel 1949) è stata rapita il 23 aprile a Pristhina da uomini mascherati. Engjell Sedaj non è riuscito a fuggire da Pristina. Lì lo scrittore drammatico, narratore e lirico Dervishi (nato nel 1943) e altri giornalisti e pubblicisti scomodi sono stati messi agli arresti domiciliari.
Sul destino di altri scrittori come
Musa Ramadani, Hida Halimi, Xheraldina Bucinca-Vula, Yrjet
Berisha, Qerim Ujkani, Muhamed Kerveshi, Mensur Raifi e
Kujtim Rrahmani e di scrittori più giovani Pal
Ndrecaj, Sali Beqiraj e Albert Shala non si sa niente. Dove
sono riusciti a salvarsi Besim Bokshi (nato nel 1934), la
nota poetessa lirica Edi Shukriu, gli autori Sali Bashota,
Adem Gashi, Ibrahim Berisha, Abdullah Konushevci, Rrahman
Dedaj (nato nel 1939), Din Mehmeti (nato nel 1932), il
narratore Migjen Kelmendi e suo padre Ramiz Kelmendi, il
direttore della casa editrice "Buzuku" e il poeta lirico e
regista Nezir Sefaj, non è chiaro. Sono da qualche
parte in Macedonia, Albania o in Europa
occidentale.
Una pubblicazione dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di citare la fonte / Eine Publikation der Gesellschaft für bedrohte Völker. Weiterverbreitung bei Nennung der Quelle erwünscht ** WebDesign: M. di Vieste