Secondo alcuni resoconti dal Kossovo l'esercito serbo avrebbe rafforzato le proprie truppe nella regione, e starebbe lanciando un'offensiva di grandi dimensioni verso i villaggi della regione di Gallap. In vista di un ulteriore aggravarsi della già disastrosa situazione umanitaria, l'Associazione per i popoli minacciati - internazionale, nella persona del suo Presidente Tilman Zülch ha rivolto un appello urgente ai ministri della Nato perche i 250.000 civili kosovari, intrappolati nel nord/est del Kossovo dalle truppe del regime di Milosevic ricevano un aiuto immediato.
"Le truppe serbe hanno tagliato ogni via di fuga e di rifornimento ai profughi. La gente muore di fame o di fatica. Bisogna agire subito, rifornendoli di cibo dall'aria." Questa richiesta era stata fatta già il 9 di aprile, ma era stata rifiutata per l'elevato rischio di abbattimento per gli aerei, che dovrebbero volare lentamente e a quota molto bassa.
"Anche i piloti che, nel 1947, hanno
rifornito Berlino con un ponte aereo si sono esposti a
gravissimi rischi, ma così facendo hanno salvato la
vita a migliaia di persone" - così Tilman Zülch
- "l'impegno umanitario deve avere la massima
priorità: se bisogna salvare gli Albanesi del
Kossovo da un genocidio, non si può lasciarli morire
di fame."
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