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L'Associazione
per i Popoli Minacciati saluta favorevolmente l'avvenuta liberazione di
Haki Mukaremi, Ashkali del Kosovo, dalla detenzione amministrativa ad Uelzen
(Germania). Ieri pomeriggio il Tribunale Amministrativo Superiore di Lüneburg
ha informato l'avvocato del rilascio, senza nemmeno la necessità
di un'udienza.
Almeno in questo caso, quindi, si può parlare di un fallimento della strategia del Distretto di Göttingen (appoggiata dal Governo del Land, e consacrata dalla Terza Commissione del Tribunale Amministrativo di Göttingen), consistente nel negare l'identità etnica dei profughi Rom ed Ashkali kosovari. |
In Kosovo la già spaventosa situazione delle minoranze si è ulteriormente aggravata, col ritiro (annunciato ieri) dell'organizzazione umanitaria francese "Medici senza frontiere" dal Nord del Kosovo, poiché la popolazione non-albanese vi è tutelata in maniera assolutamente insufficiente. Mercoledì scorso (2 agosto) tre Ashkali (definiti Rom dai mezzi di comunicazione) sono stati assassinati in un'aggressione da parte degli estremisti albanesi.
Intanto i tre membri della famiglia Rom Seciri, espulsi da Duderstadt (Germania), s'interrogano sul proprio futuro nel loro ricovero provvisorio di Pristina. Il sacerdote macedone Nikola, cui essi sono stati affidati, ha proibito loro di abbandonare il rifugio. La moglie e la figlia di sette mesi del ventitreenne Sakson Seciri aspettano il ritorno del marito e papà.
L'Associazione per i Popoli Minacciati sollecita il Governo locale della Bassa Sassonia a riportare immediatamente questi profughi in Germania. Il Primo Ministro della Bassa Sassonia, Gabriel, e la Ministra degli Interni, sig.ra Bartling, saranno altrimenti responsabili di tutto ciò che gli estremisti albanesi, che vivono tutt'intorno al rifugio della famiglia Seciri, potranno fare a questi ultimi.
Ultim'ora:
La campagna di APM ed ACNUR
ha avuto successo! Il Ministero degli Interni della Bassa Sassonia ha appena
comunicato che la famiglia Rom deportata in Kosovo dovrà essere
riportata in Germania! L'APM accoglie con soddisfazione questo mutamento
di posizione del Governo locale della Bassa Sassonia.
Vedi
anche Dossier sui Rom in Kosovo"Fino a
che l'ultimo "Zingaro" non ha lasciato la regione" - La cacciata in massa
di Rom ed Ashkali del Kosovo
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