In: Home > News > Mali chiede intervento militare francese contro gruppo islamici radicali. Processo di pace destinato a fallire
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Bolzano, Göttingen, 11 gennaio 2013
La crescente militarizzazione del Sahara minaccia i Tuareg in Niger. Foto: flickr_4Cheungs.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha definito
"catastrofico e deprimente" il fallimento dell'esercito del Mali
nel tutelare la popolazione civile dalla violenza delle milizie
radical-islamiche. Dopo la conquista della città di Konna
da parte delle milizie islamiche, la popolazione civile ha perso
qualsiasi fiducia nell'esercito del paese africano. L'esercito
del Mali evidentemente non ha bisogno solo di istruttori europei
ma piuttosto di un'ampia riforma e di una gestione competente.
Oltre a una migliore organizzazione, l'esercito del Mali avrebbe
bisogno che fosse posto fine alle rivalità etniche e
politiche al suo interno. La nuova sconfitta dell'esercito
è una sonora sconfitta anche per il golpista capitano
Amadou Sanogo che da agosto 2012 è ufficialmente
incaricato della riforma dell'esercito.
L'eventuale intervento dei militari francesi, come chiesto dal
governo del Mali, non risolverebbe veramente la situazione.
L'esercito francese potrebbe probabilmente fermare per breve
tempo l'avanzata verso sud delle milizie islamiche ma certo non
riuscirebbe a garantire la stabilità a lungo termine nella
regione. L'APM lamenta piuttosto che la escalation di violenza
sta mettendo seriamente in pericolo il processo di pace,
tant'è che i colloqui previsti in Burkina Faso sono stati
rimandati al 21 gennaio.
Le speranze per una pace veloce diminuiscono di giorno in giorno,
ma, ammonisce l'APM, a tutte le parti in causa deve essere chiaro
che la soluzione del conflitto nel Nord del Mali può
essere raggiunta solamente tramite serie trattative. Le diverse
milizie che intendono riconquistare la regione dalle milizie
islamiche devono essere sciolte quanto prima per eliminare da un
lato gli interventi scoordinati dei diversi gruppi e dall'altro
lato il problema della sicurezza che queste comunque
costituiscono.
La Francia finora ha negato una partecipazione diretta delle sue
truppe in Mali ma diversi testimoni oculari riportano che soldati
francesi stazionati nel Ciad siano arrivati ieri sera,
giovedì 10 gennaio, a Sévaré per pattugliare
l'aeroporto militare del luogo. Sévaré dista solo
20 km dalla città di Mopti nella quale l'esercito del Mali
si è preparato nelle scorse due settimane a un'offensiva
per la riconquista del nord del paese controllato dalle milizie
radical-islamiche.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2012/121115it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/121107it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120322it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120319it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120306it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120211it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120206it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120203it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120120it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/sud2010-it.html#r13
| www.gfbv.it/3dossier/masiri/masiri.html
| www.gfbv.it/3dossier/popoli/pop1.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Mali
| http://it.wikipedia.org/wiki/Tuareg
| http://it.wikipedia.org/wiki/Niger