In: Home > News > Brasile: preoccupazione per una spedizione dell'Agenzia brasiliana per gli Affari Indigeni FUNAI per prendere contatto con un gruppo di indigeni in isolamento volontario
Lingue: ITA | DEU
Bolzano, Göttingen, 12 marzo 2019
L'Associazione per i popoli minacciati teme per la sorte degli indigeni Korubo, che vivono nella riserva di Vale do Javari in isolamento volontario. Foto: Amazonia Real via Flickr CC BY 2.0.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) esprime la sua
profonda preoccupazione per la spedizione organizzata dalla Funai
(Agenzia brasiliana per gli Affari Indigeni) e partita lo scorso
7 marzo verso la riserva di Vale do Javari nella regione
amazzonica di frontiera con il Perù per contattare un
gruppo in isolamento volontario del popolo dei Korubo. La
spedizione è formata da circa 30 persone, tra cui
personale medico, alcuni indigeni Korubo che in passato hanno
preso contatto con il mondo esterno, poliziotti e soldati. La
spedizione è la più grande spedizione organizzata
dalla Funai negli ultimi 20 anni e rompe con il principio seguito
finora dalla Funai di proteggere i perlopiù piccoli popoli
indigeni in isolamento volontario da qualsiasi influenza
esterna.
L'APM è estremamente preoccupata per quest'iniziativa che
comporta grandi rischi per tutte le parti coinvolte, in primo
luogo per gli stessi indigeni che con il semplice contatto
rischiano la vita per ogni sorta di malattia infettiva contro la
quale non hanno anticorpi. L'idea di vaccinare i Korubo
immediatamente dopo il contatto per proteggerli da possibili
malattie è, secondo l'APM, difficilmente realizzabile
poiché è più probabile che i Korubo, dopo un
tentativo di difendere il proprio territorio, se necessario anche
con la violenza, scappino poi nella foresta portandosi appresso
gli agenti patogeni.
In passato i Korubo hanno manifestato con decisione la loro
volontà di restare in isolamento volontario, diritto che
è peraltro sancito dalla costituzione brasiliana. Alla
base della spedizione c'è una richiesta di aiuto da parte
di un altro popolo indigeno della zona, i Matis, contattati nel
1976 per permettere all'impresa petrolifera brasiliana Petrobras
di effettuare trivellazioni nella regione. I Matis vivono ad
appena 20 km dai Korubo con i quali in passato ci sono stati
dapprima contatti amichevoli purtroppo evoluti in seguito in
confitti anche violenti che hanno causato diverse vittime. Nella
regione a cui è diretta la spedizione vivono tra i 20 e i
30 gruppi indigeni diversi, perlopiù in isolamento
volontario.
In considerazione dei crescenti sforzi del nuovo governo
Bolsonaro di sfruttare economicamente anche gli ultimi territori
di ritiro delle popolazioni indigene, l'APM teme che questa
spedizione e il contatto forzato con i Korubo possa servire da
apripista per il futuro sfruttamento delle ultime zone veramente
intatte dell'Amazzonia. In seguito alla vittoria elettorale
dell'ex militare Jair Bolsonaro e il susseguente cambio di
governo, le competenze territoriali della Funai sono state
assegnate al Ministero per l'agricoltura mentre l'agenzia stessa
è stata sottoposta alla competenza del ministero per la
donna, la famiglia e i diritti umani. Dal 2019 a capo della Funai
è stato posto il generale Franklimberg Ribeiro de Freitas.
Già a capo della Funai dal maggio 2017 all'aprile 2018,
Franklimberg Ribeiro de Freitas si era dimesso dall'incarico in
seguito alle forti critiche della lobby agraria secondo la quale
l'apertura dei territori indigeni allo sfruttamento economico era
troppo lenta.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2019/190215it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2019/190110it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2018/181011it.html
www.gfbv.it/2c-stampa/2018/180808it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2018/180119it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170504ait.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/171222it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/brasil-tras.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/water2017-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/sud2010-it.html
in www: https://it.wikipedia.org/wiki/Popoli_indigeni_del_Brasile