L'Associazione per i popoli minacciati ha chiesto l'immediata interruzione dei bombardamenti di scuole ed ospedali in Sud Sudan da parte dell'aviazione sudanese: l'occasione è stata la Giornata mondiale dell'Infanzia (che in Germania si festeggia il 20 settembre, mentre il Italia il 20 novembre). La guerra contro bambini inermi portata avanti dal governo sudanese è uno dei peggiori crimini contro l'umanità. Proprio il 9 settembre sono rimasti uccisi due ragazzini di 4 e 7 anni in un attacco aereo sulla città di Yabus. Anche nei pressi di una scuola sarebbero rimasti gravemente feriti almeno altri 8 bambini. Nonostante gli accordi firmati nel marzo di quest'anno sulla protezione della popolazione civile, il regime di Khartum continua con i bombardamenti indiscriminati.
Scuole, ospedali, accampamenti per profughi, chiese, centri di distribuzione di cibo e mercati sono ormai da anni gli obiettivi di bombardamenti sistematici da parte dell'aviazione sudanese. Decine di bambini sono rimasti vittime di questi bombardamenti e in migliaia sono stati messi in fuga. Questa situazione sta provocando una vera catastrofe umanitaria, di cui i bambini sono le principali vittime, vinti soprattutto dalla fame. Proprio la fame è stata utilizzata dal regime di Khartum come arma contro la popolazione civile del Sud Sudan.
Le ONG sudanesi e la Chiesa locale hanno continuato ad appellarsi all'ONU e alla comunità internazionale perché venisse istituita una zona di interdizione di volo per la protezione della popolazione civile e per assicurare le operazioni umanitarie. Tra il 1955 e il 1972, e dal 1983 ad oggi, circa 2,5 milioni di persone sono morte nel conflitto che vede il regime islamico fondamentalista del nord opporsi alla popolazione nera del sud e delle montagne Nuba.