Lettera aperta
All'On. Gianclaudio Bressa, Sottosegretario alle Minoranze linguistiche
Legge sulle minoranze: dove sono le norme di attuazione?
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Bolzano/Bulsan, 20.9.2000

Egregio On. Bressa,

circa un anno fa il Parlamento italiano ha varato la legge sulle minoranze linguistiche, legge che, con la firma del Presidente della Repubblica, posta dopo molte polemiche, è entrata finalmente in vigore. Ma si dovrebbe usare ancora il condizionale, visto che le minoranze non ne hanno ancora colto i riscontri.

Le minoranze attendono, con buonissime ragioni visto che hanno aspettato questa legge per più di 50 anni, l'attuazione delle norme che essa prevede. Dell'attuazione però alle minoranze non è stato comunicato niente. Non importa se ad attuare le norme della legge siano le Regioni o le Province o lo Stato. Il fatto è che la Repubblica, dunque sia le istituzioni centrali a Roma sia quelle regionali o provinciali, hanno il dovere costituzionale di tutelare le minoranze (dovere al quale fino ad oggi si sono sottratte).

Due cose sono di grande importanza:

A noi interesserebbe sapere poi cosa sta succedendo con la famosa legge sugli Sloveni. Le chiediamo di impegnarsi affinché non resti intrappolata nelle maglie dei compromessi politici.

Infine vorremmo sapere dove sono andati a finire i principi della Convenzione Quadro per la tutela della minoranze. Facciamo appello a Lei, come sottosegretario competente in materia (e dunque con doveri ben precisi), affinché per ogni nuova legge che viene discussa in Parlamento siano applicate le norme previste dalla Convenzione Quadro e dalla legge sulle minoranze. Nel momento in cui si preparano leggi, norme, direttive p.e. sulle riforme scolastiche, bisogna aggiungere expressis verbis apposite norme per le minoranze.

E' inconcepibile che dopo l'adesione ad un'iniziativa europea (la Convezione) e l'approvazione di un corpo di leggi nazionali, ci siano altri testi legislativi che continuano ad ignorare le misure previste: tali misure appartengono alla sfera dei diritti umani. Una legge quadro per le minoranze e una ratifica della Convezione quadro, non devono essere atti di fariseismo, ma atti di civiltà che allontanino finalmente la Repubblica Italiana da un pensiero che fondamentalmente è fascista: quello della sottomissione assimilativa delle minoranze.

Si vedano anche i seguenti documenti:

La legge quadro per la tutela delle minoranze linguistiche

Cittadini dimezzati: I diritti delle minoranze linguistiche
Per una Rai multilingue: un futuro tutto da costruire
Appello per l'applicazione dell'Art. 6 della Costituzione italiana
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