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Di Thomas Benedikter
Bolzano, 5 gennaio 2010
Cartina etnica della Vojvodina (clicca sull'immagine per ingrandire).
19 anni fa, insieme al Kosovo, l'autonomia della regione
multietnica della Vojvodina è stata abolita dal regime di
Milosevic, dando inizio allo smantellamento dell'intera
federazione jugoslava. Un mese fa la Repubblica serba ha
provvisto a correggere almeno una parte di questo tragico errore:
il 14 dicembre 2009 nell'ambito di una cerimonia a Novi Sad,
capitale della provincia, è stata ufficialmente proclamato
il nuovo statuto di autonomia della Vojvodina all'interno della
Serbia. Riattribuendo autonomia a questa provincia multietnica la
Serbia ha segnato un passo molto significativo verso la
decentralizzazione dello stato e la protezione delle minoranze
etniche secondo standard europei, riflettendo chiaramente
l'orientamento dell'attuale leadership di voler migliorare i
rapporti con i paesi vicini Ungheria, Romania e Croazia, e di
preparare l'integrazione nell'UE.
La Vojvodina, contigua all'Ungheria, Croazia e Romania,
ufficialmente dal 1945 al 1990 era dotata di uno status autonomo
all'interno della repubblica serba. Prima, per più di otto
secoli, ha fatto parte del regno ungherese. Con una popolazione a
maggioranza ungherese era profondamente caratterizzata da questa
lingua e cultura. Già durante gli ultimi tempi dell'Impero
asburgico la regione beneficiava di una certa autonomia quale
roccaforte contro l'Impero ottomano e più tardi verso i
nuovi stati balcanici. Grazie al Trattato di Pace del 1919 la
regione fu annessa dalla Serbia che incoraggiava l'immigrazione
di popolazioni serbe. Dopo la 2a Guerra Mondiale la nuova
repubblica federale jugoslava attribuì una forma di
autonomia alla provincia della Vojvodina.
Fu comunque solo con la costituzione federale jugoslava del 1974
che sia la Vojvodina sia il Kosovo ottennero diritti di autonomia
più estesi e corposi, godendo di fatto di un diritto di
veto nei confronti del Parlamento serbo e del Parlamento federale
jugoslavo. Furono proibite modifiche al loro status di provincia
autonoma senza il consenso di questi due parlamenti. Dopo
l'arrivo al potere in Serbia di Slobodan Milosevic, sia la
Vojvodina sia il Kosovo persero la loro autonomia nel settembre
del 1990, benché, data la chiara maggioranza serba nella
popolazione della Vojvodina, in questa provincia non ci fu
traccia di movimenti secessionisti. Mantenendo formalmente uno
status di provincia autonoma della Serbia, la quasi
totalità delle sue competenze fu ripresa da Belgrado,
lasciando alla Vojvodina un'assemblea ed un governo senza poteri.
La caduta di Milosevic nel 2000 dette luogo ad un nuovo clima di
riforma nella Vojvodina. Dopo le necessarie intese fra i partiti,
in un primo passo nel 2002 una legge omnibus serba aumentò
il livello di autonomia amministrativa della Vojvodina, creando
una combinazione di autonomia culturale (personale) per i
cittadini membri delle minoranze etniche e più autonomia
territoriale per i comuni abitati da una maggioranza di
ungheresi.
Ma fu solo il 15 ottobre 2008 che l'Assemblea provinciale della
Vojvodina adottò un nuovo statuto di autonomia. 89 su 120
consiglieri votarono a favore della legge, mentre 21 furono i
voti contrari. Questo Statuto, leggermente modificato, fu
approvato a sua volta dal Parlamento serbo il 30 novembre 2009
con una maggioranza schiacciante: 137 voti favorevoli, 24
contrari. Entrò in vigore il 14 dicembre scorso marcando
il ritorno all'autonomia della Vojvodina multietnica.
Dati sulla Vojvodina | |
---|---|
abitanti (censimento 2002) | 2.031.992 |
superficie | 21.500 km2 |
capitale della provincia | Novi Sad |
composizione etnica | Serbi (66,80%), ungheresi (14,28%), jugoslavi (2,45%); croati (2,55%), montenegrini (1,75%), romeni (1,5%), Rom (1,5%), gruppi minori. |
autonomia dal | 1974-1990; 2009 |
Thomas Benedikter, ricercatore a Bolzano, autore di "The World's Modern Autonomy Systems - Concepts and Experiences of Regional Territorial Autonomy", EURAC Bolzano 2009. Il libro può essere scaricato qui).
Thomas
Benedikter
The World's Modern Autonomy Systems
Concepts and Experiences of Regional Territorial
Autonomy
Many countries are confronted with ethnic conflicts and the need
to protect their national minorities. Regional autonomy is a
device of territorial power sharing, which creates a legal-
political framework for efficient minority protection and
"internal self-determination", without changing the concerned
state's boundaries. Applying this method, since 1921 sustainable
solutions to serious and protracted state-minority conflicts have
been developed in about 60 regions within at least 20 states.
While aiming for the settlement of conflicts between central
states and regional communities and allowing democratic
self-government within the autonomous entity, territorial
autonomy has received growing attention among national
minorities, smaller state-less peoples and indigenous peoples,
international organizations, and states willing to settle
self-determination conflicts in a peaceful and democratic
way.
After explaining the theoretical concept of political autonomy in
all its facets and grounding "modern autonomy" in terms of
democratic participation to decision-making of the concerned
population, the author guides the reader on a journey through the
multifarious world of the autonomy systems, today operating in
all continents. This analysis probes the main issues of
territorial autonomy and its practical applications: typical
elements are worked out, factors behind autonomy's operations
with varying degree of success in diverse locations are
investigated and perspectives of further development
highlighted.
Regional autonomy is a precious experience of how to settle
self-determination conflicts through self-government, of how to
arrange power sharing between the centre and a regional community
for the protection of regional identities in a democratic
framework. Given the importance of regional autonomy as a means
of conflict resolution and minority protection, this timely work
provides for a new and comprehensive approach to autonomy, not
just for experts and decision-makers, but also for readers
interested in the political structures that shape the world
around them.
© EURAC Bozen/Bolzano (Italy), 2009. ISBN-13: 978 184331 730
2 (Pbk)
Download:
www.eurac.edu/Org/Minorities/IMR/Projects/asia.htm
The publisher encourages dissemination of this publication.
Permission can be granted after request to: Institute of Minority
Rights - EURAC Research, minority.rights@eurac.edu.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/kosov-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/autonomy-eu.html
| www.gfbv.it/3dossier/eu-min/autonomy.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/csango.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Voivodina