Bolzano / Bozen, 5.10.2004
Modello Austria Modell Österreich |
Modello Austria
Più di dieci anni fa i Rom sono stati riconosciuti come la
sesta minoranza di lungo insediamento. Una politica di
successo?
Con la mostra itinerante "Un decennio di politica per i Rom in
Austria" l'Associazione culturale dei Rom austriaci (www.kv-roma.at) vuole far
conoscere il proprio lavoro contro la discriminazione e a favore
delle pari opportunità. La mostra documenta la migrazione
dei Rom verso l'Europa e l'attuale Austria, la discriminazione e
le persecuzioni di Sinti e Rom, con particolare rilievo per
l'epoca nazista fino alla ripresa dopo il 1945. La mostra
è inoltre integrata dalla proiezione multimediale "Rom
2000" dell'Accademia Rom. In seguito ad una campagna
dell'Associazione dei Sinti tedeschi e dell'Associazione per i
Popoli Minacciati, il governo tedesco ha ammesso nel 1982 il
genocidio nazista di Sinti e Rom. Nel 1993 i Rom in Austria sono
stati riconosciuti come sesto gruppo etnico minoritario
autoctono. Da allora le diverse associazioni Rom collaborano con
il Consiglio dei gruppi etnici dell'Ufficio della Cancelleria
federale. Presidente del Consiglio è Rudolf Sarközi
dell'Associazione culturale dei Rom austriaci. La manifestazione
commemorativa del 2004 contro la violenza e il razzismo in
ricordo delle vittime del Nazionalsocialismo nel Parlamento
austriaco era intitolata "Contro l'oblio - Rom: 10 anni come
gruppo etnico austriaco".
La mostra sarà esposta dal 19 al 29 ottobre 2004
presso l'Accademia Europea di Bolzano (EURAC) e verrà
inaugurata il 19 ottobre 2004 alle ore 19.00 dalla
presidentessa del Consiglio Provinciale Veronika
Stirner-Brantsch e dal Presidente della Provincia Luis
Durnwalder. La presentazione sarà a cura di Rudolf
Sarközi, presidente dell'Associazione culturale dei Rom
austriaci e dello storico Gerhard Baumgartner.
Il 26 ottobre alle ore 10.00 avrà luogo
all'EURAC la Tavola Rotonda "Quale politica per Sinti e Rom in
Alto Adige?" L'assegnazione di alloggi a Sinti e Rom e la
loro integrazione in Alto Adige continuano a creare polemiche.
Quale sostegno deve offrire la società alle due
minoranze?
Parteciperanno alla Tavola Rotonda:
Paola Dispoto, mediatrice, collaboratrice della Caritas,
conosce la situazione di Sinti e Rom a Bolzano e lavora da anni
con i due gruppi etnici,
Gertrud Tauber, architetto e pianificatrice urbana, ha
elaborato insieme ai Sinti una bozza concettuale per campi sosta
per roulotte,
Elisabeth Tauber, etnologa, in un articolo pubblicato da
FF ha chiesto alla Provincia e ai comuni di collaborare con Sinti
e Rom per mettere loro a disposizione alloggi adatti,
Lorenzo Monasta, sociologo della medicina, ha studiato i
"campi nomadi" in Italia. Monasta ha sostenuto i Sinti durante il
primo processo a Verona per diffamazione razzista.
Leonardo Piasere, Leonardo Piasere, autore di numerosi
libri sui Rom e i Sinti, è professore di antropologia
politica all'Università di Firenze.
Richard Theiner, Assessore alla Sanità e Politiche
Sociali della Provincia Autonoma di Bolzano.
La Caritas e l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM)
saranno presenti all'EURAC con stand informativi.
Contemporaneamente l'APM presenterà presso l'Istituto
Commerciale "H. Kunter" la mostra "Minoranze: pericolo per la
vita" sulla drammatica situazione dei Rom in Kosovo.
Le seguenti persone sostengono la mostra "Un decennio di politica
Rom in Austria":
Andreas Khol, Presidente del Parlamento austriaco; Erwin
Niederwieser, membro del Parlamento austriaco; Elisabeth
Wiesmüller, deputata del Parlamento regionale del Tirolo;
Peter Stöger, professore presso l'Università di
Innsbruck; Sybille Pfeil e Christoph Pan, Istituto Sudtirolese
dei gruppi etnici; Wolfgang Mayr, Associazione per i Popoli
Minacciati.
Patrocinio e organizzazione: Associazione culturale dei Rom
austriaci, Caritas, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige,
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Accademia Europea di
Bolzano, Associazione per i Popoli Minacciati.
Modell Österreich
Vor mehr als zehn Jahren wurden die Roma als sechste
alteingesessene Minderheit anerkannt. Eine erfolgreiche
Politik?
Mit der Wanderausstellung "Ein Jahrzehnt Roma-Politik in
Österreich" wirbt der Kulturverein der
österreichischen Roma (www.kv-roma.at) für sein
Engagement gegen Diskriminierung und für Gleichberechtigung.
Die ständige Ausstellung dokumentiert den Beginn der
Wanderung der Roma nach Europa und in den heutigen
österreichischen Raum, die Diskriminierung und Verfolgung
der Sinti und Roma mit besonderem Schwerpunkt in der NS-Zeit, bis
zum Neubeginn nach 1945 (ergänzt wird die Ausstellung durch
die Multimedia-Vorführung "Roma 2000" der
Roma-Volkshochschule). 1982 erkannte die deutsche Bundesregierung
nach einer Kampagne des Verbandes Deutscher Sinti und der
Gesellschaft für bedrohte Völker den NS-Völkermord
an den Sinti und Roma an. Dieser Akt hatte Folgen. 1993 wurden
die Roma in Österreich als sechste autochthone
minderheitliche Volksgruppe anerkannt. Die verschiedenen
Roma-Vereinigungen gestalteten seitdem über den
Volksgruppenbeirat beim Bundeskanzleramt die Roma-Politik der
Regierung mit. Vorsitzender des Beirates ist Rudolf Sarközi
vom Kulturverein österreichischer Roma. Im Jahr 2004 stand
die Gedenkveranstaltung gegen Gewalt und Rassismus in Erinnerung
an die Opfer des Nationalsozialismus im österreichischen
Parlament unter dem Leitmotiv "Gegen Vergessen - Roma 10 Jahre
österreichische Volksgruppe".
Ort der Ausstellung: Europäische Akademie Bozen
(EURAC)
Eröffnung: 19. Oktober 2004 um 19 Uhr durch
Landtagspräsidentin Veronika Stirner-Brantsch und
Landeshauptmann Luis Durnwalder,
Präsentation: Rudolf Sarközi, Vorsitzender des
Kulturvereines österreichischer Roma und Gerhard
Baumgartner, Historiker
Dauer der Ausstellung: 19. - 29. Oktober 2004
In der EURAC findet während der Ausstellung am 26.
Oktober (10 Uhr) eine Diskussion statt: "Welche Politik
für Sinti und Roma in Südtirol?" Die Ausweisung von
Wohnplätzen für Sinti und Roma und deren Integration in
die Südtiroler Gesellschaft sorgen immer wieder für
Auseinandersetzungen. Was soll die Mehrheitsgesellschaft den
beiden Minderheiten der Sinti und Roma an Förderung
bieten?
Die Teilnehmer des Runden Tisches:
Paola Dispoto, Mediatorin, Mitarbeiterin der Caritas,
kennt die Realität der Sinti und Roma in Bozen und begleitet
sie seit Jahren,
Gertrud Tauber, sie ist Stadtplanerin/Architektin, hat mit
Sinti in Südtirol ein Konzept für Wohnwagenplätze
ausgearbeitet,
Elisabeth Tauber, Ethnologin, sie forderte in einem
FF-Essay Land und Gemeinden auf, in Absprache Sinti und Roma
geeignete Wohnplätze zur Verfügung zu stellen,
Lorenzo Monasta, Medizinsoziologe, hat die "campi nomadi"
in Italien analysiert. Monasta hat Sinti in Verona im ersten
Prozess gegen rassistische Diffamierung unterstützt.
Leonardo Piasere, Leonardo Piasere, autore di numerosi
libri sui Rom e i Sinti, è professore di antropologia
politica all'Università di Firenze.
Richard Theiner, Landesrat für Gesundheit und
Sozialwesen des Südtiroler Landesregierung.
Die Caritas und die GfbV sind mit Info-Ständen in der EURAC
vertreten. Außerdem präsentiert die GfbV an der
Handelsoberschule "H. Kunter" in Bozen gleichzeitig die
Ausstellung "Minderheiten: Gefahr für Leib und Leben"
über die dramatische Lage der Roma im Kosovo.
Folgender Personenkreis unterstützt die Ausstellung "Ein
Jahrzehnt Roma-Politik in Österreich": Andreas Khol,
Präsident des Österreichischen Nationalrates; Erwin
Niederwieser, Mitglied des Österreichischen Nationalrates;
Elisabeth Wiesmüller, Landtagsabgeordnete im Tiroler
Landtag; Peter Stöger, Professor, Universität
Innsbruck; Sybille Pfeil und Christoph Pan, Südtiroler
Volksgruppen-Institut; Wolfgang Mayr, Gesellschaft für
bedrohte Völker.
Schirmherrschaft und Organisation: Kulturverein der
österreichischen Roma, Caritas, Autonome Region
Trentino-Südtirol, Südtiroler Landesregierung,
Europäische Akademie Bozen, Gesellschaft für bedrohte
Völker.