Afghanistan:

La dott.ssa Sima Samar è in pericolo

Da varie settimane la rappresentante della Commissione per i Diritti Umani afghana, dott.ssa Sima Samar, subisce ripetute minacce. La titolare del premio Paul Grüniger gestisce un progetto che sostiene ospedali e scuole per ragazze e donne.

L'Associazione per i Popoli Minacciati è molto preoccupata per la sicurezza della rappresentante della Commissione per i Diritti Umani. Fino alla riunione del Gran Consiglio (Loya Jirga) nel giugno 2002, Sima Samar era ministro per la questione femminile e vicepresidente del governo ad interim afghano. Come medico e nell'ambito del suo lavoro politico, Sima Samar si è sempre impegnata per il miglioramento delle condizioni di vita e per il rispetto dei diritti umani di tutta la popolazione afghana, e soprattutto per i gruppi emarginati come le donne, i bambini e le minoranze. In quanto donna e appartenente alla minoranza degli Hazara è costretta a confrontarsi lei stessa con la discriminazione.

Il 25 giugno 2002, L'APM ha saputo da Sima Samar che i suo oppositori politici sostengono il suo rifiuto della Svaria, il diritto islamico. A provare queste affermazioni vengono riportati alcuni passaggi di un giornale iraniano pubblicato in Canada, anche se la dott.ssa Samar stessa nega di aver mai rilasciato tali dichiarazioni. Queste denunce pubbliche sono opera di gruppi islamici fondamentalisti quali Jameyat islami e Ittehad islami che mirano all'estromissione di Sima Samar da tutti gli incarichi pubblici e dal paese stesso. Sima Samar, che si è sempre impegnata affinché si indaghi sui crimini commessi dai leader di partiti fondamentalisti, è stata minacciata anche di atti di violenza. I rappresentanti degli Hazara si parla già di una persecuzione pari a quella subita da Salman Rushdie. L'uccisione di Sima Samar sarebbe considerata dai circoli islamici un vero e proprio dovere.

La dottoressa Samar gestisce l'organizzazione Shuhada (www.shuhada.org), che svolge un importante lavoro umanitario, medico e pedagogico. Shuhada è impegnata nella costruzione e nel funzionamento di scuole ed ospedali per donne e bambini in Pakistan ed in Afghanistan.