In: Home > News > India: il Consiglio dei Cristiani d'India chiede la fine dell'impunità per i responsabili delle persecuzioni del 2008
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Bolzano, Göttingen, 16 novembre 2009
Una famiglia cristiana in un campo, fuggita da attacchi di estremisti hindu. Foto J. Albert.
Quindici mesi dopo la violenta ondata di persecuzioni compiuta
in agosto e settembre 2008 da estremisti hindù contro gli
Adivasi cristiani dello stato indiano dell'Orissa, le vittime
attendono ancora che sia fatta giustizia. In un fax al Premier
indiano Manmohan Singh, l'Associazione per i Popoli Minacciati
(APM) critica duramente la poca serietà con cui vengono
perseguiti i responsabili dei crimini. "L'India mette in gioco la
sua democrazia", si legge nel fax, "se crimini come omicidi
politici, incendi dolosi, saccheggi e persecuzioni di massa della
popolazione indigena adivasi di fede cristiana continuano a
restare impuniti". L'interessamento dell'APM fa seguito a un
appello firmato dal Consiglio dei Cristiani d'India, da Adivasi
vittime delle violenze, da organizzazioni per i diritti civili e
da diversi avvocati in cui si chiede che i responsabili dei
crimini siano finalmente individuati e puniti.
L'APM inoltre chiede che i processi relativi ai pogrom siano
urgentemente trasferiti presso tribunali di un altro stato
poiché non è possibile avere dei processi giusti a
Kandhamal. I giudici sembrano restii a giudicare esponenti
politici locali, molti testimoni non vengono invitati a deporre
mentre altri testimoni hanno subito minacce e
intimidazioni.
Finora solo 24 persone sono state condannate per i pogrom durati
settimane contro i Cristiani dell'Orissa mentre 95 imputati sono
stati prosciolti per mancanza di prove. Nonostante le vittime
delle violenze abbiamo esposto complessivamente 2.500 denunce in
cui vengono indicati 11.000 sospettati, sono state aperte solo
827 indagini e arrestate meno di 700 persone. Una delle persone
prosciolte è il consigliere del parlamento di Orissa Manoj
Pradhan del partito radicale hinduista BJP e considerato uno dei
principali istigatori delle violenze. Attualmente Manoj Pradhan
è stato prosciolto in cinque casi di incendio doloso di
beni di Adivasi cristiani ma dovrà affrontare altri dieci
processi per diversi crimini connessi ai pogrom del 2008.
Dopo la morte del leader radicale hindù Swami Laxmanananda
Saraswati, ucciso il 23 agosto 2008 da un ribelle maoista, il
movimento estremista hindù aveva incolpato gli Adivasi
cristiani dell'omicidio e aveva dato il via a un'ondata di
violenze in tutto il distretto di Kandhamal. Bande hindù
ben organizzate hanno attaccato 315 villaggi di Adivasi
cristiani, ucciso 120 persone, tra cui 10 pastori e suore, 50.000
persone sono state costrette alla fuga, 252 chiese e 13 scuole
cristiane sono state distrutte e 4.640 abitazioni di Cristiani
sono state saccheggiate e incendiate.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090902it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090820it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090415it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090115it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081216it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081215it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081127it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081113it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081111it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081105it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080114it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020312it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/01-3/010906it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/adivasi-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/adivasi-mmt-it.html
in www: www.indianchristians.in |
www.achrweb.org | www.cryaboutit.com/deaddog/GreatThinkers/Democracy.html