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Elezioni parlamentari in Egitto (28 novembre)

Condizioni elettorali anti democratiche e violenza contro i Copti

Bolzano, Göttingen, 25 novembre 2010

Il Monastero di Deir Abu Fana. Foto: ankawa.com. Il Monastero di Deir Abu Fana. Foto: ankawa.com.

Mentre l'Egitto si avvicina alle elezioni parlamentari, nel paese aumenta la violenza contro i Cristiani copti. Il 24 novembre scorso la polizia egiziana ha sciolto con estrema violenza una manifestazione pacifica dei Copti che protestavano contro il divieto alla costruzione di una nuova chiesa al Cairo. L'aggressione della polizia ha causato almeno un morto tra la comunità copta e circa 20 feriti. Il governo egiziano evidentemente tenta di accaparrarsi i voti di una fetta di popolazione radicale a spese della minoranza cristiana. Come spiegare altrimenti l'intervento brutale e sproporzionato della polizia egiziana? Contemporaneamente l'opposizione democratica del premio Nobel per la Pace nonché direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica IAEA Mohamed El- Baradei ha chiesto alla popolazione il boicottaggio delle elezioni per protestare contro le condizioni elettorali poco democratiche.

Il boicottaggio vuole dimostrare che il governo di Mubarak non è democraticamente legittimato. I partiti di opposizione sono fortemente svantaggiati, le elezioni non sono né corrette né democratiche. Nel periodo precedente le elezioni i partiti di opposizione hanno incontrato mille difficoltà nel fare campagna elettorale: candidati dell'opposizione sono stati arrestati, è stata impedita la pubblicità elettorale nei mezzi di informazione ed è stato fortemente limitato l'invio di messaggi elettorali attraverso il cellulare.

Da tempo ormai è in aumento la violenza contro le comunità copte dell'Egitto. All'inizio di marzo 2010 membri della comunità copta della cittadina Mersa Matrouh nell'Egitto settentrionale sono rimasti vittime di manifestazioni anti-cristiane durante le quali sono stati urlati slogan e lanciati sassi contro i fedeli cristiani, distrutte e/o bruciate case e negozi di Copti. Un rappresentante della Chiesa Copta in Germania lamenta il crescente clima di violenza in Egitto che sfocia in un aumento delle aggressioni e anche degli omicidi di fedeli copti.

La minoranza cristiana in Egitto conta tra gli otto e i dieci milioni di fedeli e costituisce circa il 10% degli 83 milioni di cittadini egiziani. La maggior parte dei cristiani sono copti appartenenti alla Chiesa ortodosso orientale, ma vi sono anche i copti cattolici, greco-ortodossi, greco-cattolici e i Cristiani arabo-protestanti. Nel parlamento egiziano i Cristiani sono sotto-rappresentati con solo quattro parlamentari su 440.