In: Home > News > E' morto Chinua Achebe (21 marzo). Il padre della letteratura africana, è stato anche un importante testimone del genocidio in Biafra
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Bolzano, Göttingen, 25 marzo 2013
Chinua Achebe in un discorso all'ONU nel 2006. Foto: UN Photo / Mark Garten.
E' morto Chinua Achebe, sicuramente il maggiore scrittore,
poeta e saggista africano. Per molti Achebe era il "Nelson
Mandela" della letteratura. Grazie a lui, scrivono in molti, il
mondo ha cambiato il suo modo di percepire l'Africa. Le sue opere
quali "Things fall apart" ( Il crollo), "No longer at ease"
(Ormai a disagio), "A man of the people" (Un uomo del popolo) e
"Arrow of God" (La freccia di dio) sono stati successi mondiali.
Chinua Achebe però è stato anche la più
importante voce della Nigeria orientale / Biafra ed era
considerato dalla diaspora del Biafra sparsa nel mondo e dalle
persone nella Nigeria orientale il loro figlio più
grande.
Solo pochi mesi prima della sua morte il grande poeta ha lasciato
in eredità al mondo, e in particolare alla sua gente, il
libro "There was a country. A personal history of Biafra". Nel
libro Achebe ricorda la tragedia del Biafra, il genocidio
(1967-1970) che all'epoca scosse profondamente l'opinione
pubblica mondiale, le responsabilità dirette dei governi
della Gran Bretagna e dell'Unione Sovietica che per motivi
economici sostennero il governo nigeriano fino alla vittoria
sulla Repubblica del Biafra. Achebe ricorda ripetutamente le
responsabilità del governo britannico di Harold Wilson ma
per contro anche il turbamento e la partecipazione della
popolazione britannica.
"Quasi 30 anni prima del Ruanda e del Darfur", scrive Achebe,
"più di due milioni di persone - madri, bambini, neonati,
civili - persero la vita a causa di una politica inauditamente
crudele, condotta dal governo nigeriano. La peggiore misura della
sua politica: adottare la fame come arma da guerra. (…) I
costi in termini di vite umani l'hanno resa una delle più
sanguinose della storia dell'umanità".
Il genocidio in Biafra ha colpito l'opinione pubblica mondiale
come pochi altri crimini commessi nel dopoguerra. L'Associazione
per i Popoli Minacciati (APM) auspica che il terribile genocidio
di allora possa fungere da monito e spingere l'umanità
almeno ad aiutare in tempo le vittime odierne e future di tutti i
genocidi.
La Nigeria continua peraltro a essere distrutta dagli interessi
economici. La distruzione in corso a opera delle multinazionali
petrolifere sfrutta una popolazione indifesa e distrugge
irreversibilmente l'ambiente, rendendolo completamente
inabitabile per chi è costretto a viverci. E' ora che la
politica mondiale si impegni per porre fine a questo crimine
senza fine.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2012/121127it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120122it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120111it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120109it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110112it.html
| www.gfbv.it/3dossier/africa/nigeria-it.html
in www: it.wikipedia.org/wiki/Chinua_Achebe
| http://it.wikipedia.org/wiki/Nigeria
| it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_nigeriana