In: Home > News > Turchia: l'arresto del politico kurdo Abdullah Demirbas aumenta le tensioni nel sud-est della Turchia
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Bolzano, Göttingen, 16 settembre 2015
Una delle manifestazioni kurde a Bolzano, agosto 2015. Foto: Mauro di Vieste.
Dal 4 settembre nel Sudest della Turchia si sono riaccese
tensioni che sembravano sopite: c'è il coprifuoco a
Cizîra Botan (Cizre), e ci sono cecchini sui minareti e
altre alte torri della città. Diversi altri villaggi nelle
regioni kurde della Turchia sono stati tagliati fuori dal mondo
esterno da parte delle forze di sicurezza turche. Questa
situazione riguarda anche il quartiere centrale di Sur a
Diyarbakir, la capitale non ufficiale del Kurdistan turco.
Inoltre, il governo turco ha deciso di arrestare rappresentanti e
politici kurdi eletti, tra i quali il popolare ex sindaco di
Diyarbakir Abdullah Demirbas, per aver partecipato alle campagne
contro gli arresti di giovani kurdi. Demirbas era già
stato imprigionato per diversi anni una prima volta,
perché aveva sostenuto l'uso della lingua kurda.
Nella sua posizione di sindaco Demirbas aveva mostrato un forte
impegno nei confronti dei diritti delle minoranze. Andando
decisamente contro la volontà di Erdogan, aveva deciso di
far restaurare una chiesa armena e una chiesa siro-ortodossa.
Aveva anche visitato Israele, dove aveva cercato di ristabilire i
contatti con gli Ebrei che un tempo vivevano a Diyarbakir e nelle
regioni kurde. Nel 2007, è stato sollevato dal suo
incarico per la prima volta, perché aveva tenuto
pubblicamente un discorso in lingua kurda. Dopo la sua rielezione
nel 2009, le autorità turche avevano "trovato" nuove
accuse contro di lui. Due mesi dopo il suo insediamento, è
stato condannato a due anni di carcere per "crimini linguistici".
A causa della sua salute cagionevole, è stato rilasciato
presto. Anche questa volta però si trova in cattive
condizioni di salute - e sua figlia Ezgi Demirbas è
particolarmente preoccupata: "La salute di mio padre si sta
deteriorando. Da ieri sera (14 settembre), i medici e l'avvocato
che è presente in ospedale segnalano che la sua condizione
sta peggiorando".
Le già fortissime tensioni degli ultimi giorni nel Sudest
della Turchia, con l'arresto di Abdullah Demirbas si sono
ulteriormente inasprite. I sostenitori del partito islamico al
governo AKP e del partito nazionalista MHP stanno cercando di
denunciare l'opposizione kurda democratica - mentre è
proprio questa opposizione che da settimane chiede la fine delle
violenze tra il PKK kurdo e l'esercito turco. Così il
co-presidente del pro-kurdo Partito Democratico del Popolo (HDP)
ed ex presidente dell'Associazione per i diritti umani di
Diyarbakir, Selahattin Demirtas, ha chiesto ufficialmente sia al
PKK kurdo sia al governo turco di fermare la violenza e di
riprendere i negoziati di pace. La detenzione dei rappresentanti
dell'opposizione democratica non farà altro che aumentare
le tensioni. L'arresto di Demirbas in qualche modo colpisce
direttamente anche gli Assiri / Aramei / Caldei, Yezidi e gli
Armeni che ancora vivono nel sud-est della Turchia. Mentre
Demirbas si batte per la tolleranza e la convivenza pacifica, da
anni il governo dell'AKP cerca di propagandare una ideologia
islamista fra i Kurdi principalmente musulmani sunniti. Questa
ideologia rappresenta un grande pericolo per queste minoranze e
per i milioni di Aleviti che vivono in Turchia.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150828it.html |
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www.gfbv.it/2c-stampa/2015/150128it.html |
www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Yazidi
| http://it.wikipedia.org/wiki/Kurdistan