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Bolzano, Göttingen, 13 febbraio 2019
L'Associazione per i popoli minacciati chiede alla comunità internazionale più impegno per una soluzione pacifica della guerra civile nelle regioni anglofone del Camerun. Foto: James Emery via Flickr CC BY 2.0.
Dopo la morte violenta di quattro pazienti bruciati vivi
durante un attacco a un ospedale in Camerun, l'Associazione per i
Popoli Minacciati (APM) ha chiesto un'indagine indipendente e la
persecuzione legale dei responsabili. Nella notte dal 10 al 11
febbraio uomini armati hanno attaccato e dato fuoco all'ospedale
di Kumba causando così la morte di quattro persone. Non
è chiaro chi siano i responsabili dell'attacco armato, del
quale si accusano a vicenda l'esercito regolare e le milizie
indipendentiste delle regioni anglofone del Camerun. L'APM si
è anche appellata alle parti in conflitto perché
rispettino il diritto umanitario e garantiscano la tutela della
popolazione civile.
Gli attacchi a scuole ed ospedali hanno conseguenze terribili per
la vita della popolazione civile poiché causano la fuga
del personale medico ed infermieristico e degli insegnanti con il
conseguente crollo dell'intero sistema sanitario e scolastico.
Attualmente in Camerun circa 460.000 persone sono in fuga dalla
crescente violenza: di queste 437.000 hanno trovato rifugio nelle
regioni francofone del paese mentre alcune decine di migliaia
sono state accolte nella vicina Nigeria.
L'APM si appella anche alla comunità internazionale
affinché si impegni maggiormente a mediare tra le parti in
causa per raggiungere una soluzione politica e pacifica alla
guerra civile che rischia di devastare le regioni anglofone del
paese africano. Lo scorso 7 febbraio undici persone sono rimaste
ferite durante un attacco al convoglio del governatore Bernard
Okalia Bilai. Nell'attacco sono stati feriti diversi soldati che
scortavano il convoglio e una giornalista. Finora in febbraio
sono morte sei persone, di cui due sono state uccise a Bamenda e
altre quattro a Buéa. Continuano anche gli attacchi alle
scuole.
Da novembre 2016 si susseguono gli scontri armati nelle regioni
nordoccidentali e sudoccidentali dove delle milizie armate si
battono per uno stato anglofono indipendente. Le autorità
finora hanno reagito con misure di massiccia repressione, tra cui
la recente ondata di arresti di massa di giovani.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2018/181115it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2018/180118it.html
in www: https://it.wikipedia.org/wiki/Camerun
|
www.eastwest.eu/it/opinioni/open-doors/camerun-rivolta-province-anglofone