In: Home > News > Burkina Faso: morte misteriosa di 12 prigionieri. La lotta antiterrorismo nel Sahara deve rispettare i diritti umani
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Bolzano, Göttingen, 19 maggio 2020
I Fulani sono spesso vittime di attacchi di milizie private in quanto generalmente sospettati di sostenere i terroristi islamici. Foto: Rita Willaert via Flickr (CC BY-NC 2.0).
L'Associazione per i popoli minacciati (APM) chiede
un'indagine indipendente sulla morte violenta di dodici
prigionieri in Burkina Faso. Secondo quanto riferito da testimoni
oculari, i prigionieri, imprigionati con il sospetto di
terrorismo islamista, sono stati uccisi extralegalmente dalle
forze di sicurezza in carcere. I parenti hanno segnalato tracce
di colpi alla testa nei corpi. L'APM chiede con urgenza
un'autopsia dei corpi e un'indagine indipendente sulle
circostanze della loro morte avvenuta il 13 maggio 2020. Le loro
morti violente hanno scatenato un ampio dibattito in Burkina Faso
sui diritti umani e sulla lotta al terrorismo.
La popolazione civile del Burkina Faso soffre sotto il terrore
islamista. È importante che le forze di sicurezza
intervengano contro i gruppi terroristici, ma nel farlo devono
rispettare i diritti umani. Soprattutto un intero gruppo di
popolazione come i Fulani non dovrebbe essere accusato
collettivamente di terrorismo e quindi stigmatizzato.
L'APM ricorda un incidente molto simile che si è
verificato solo il 9 aprile 2020. Nella città di Gibo, nel
nord del paese, le forze di sicurezza avevano ucciso 31 persone
detenute durante un'operazione antiterrorismo. Testimoni hanno
riferito dell'arresto delle persone la cui morte è stata
segnalata poco dopo. I detenuti erano per lo più Fulani,
reclutati in particolare come combattenti da gruppi terroristici
islamisti. Nella primavera del 2020, le forze di protezione
civile (il cosiddetto Koglweogo) sotto il comando dell'esercito
del Burkina Faso hanno più volte attaccato in modo mirato
anche i villaggi di Fulani per vendicarsi degli attacchi
terroristici islamisti contro Fulani disarmati e non
coinvolti.
Chi vuole combattere efficacemente il terrorismo non deve
accusare ed escludere interi gruppi etnici in modo generico e
indiscriminato. La lotta contro il terrorismo nel Sahel è
già enormemente complessa e rappresenta una grande sfida.
Dare a questa lotta una dimensione etnica è altamente
pericoloso e scredita tutti gli sforzi per proteggere
efficacemente la popolazione civile. Circa 850.000 persone sono
fuggite dai loro villaggi dalla violenza islamista nel Burkina
Faso settentrionale dalla fine del 2016. La violenza è
diretta sia contro i cristiani che contro i musulmani, contro le
scuole, gli ospedali e la vita pubblica. I Fulani costituiscono
circa il 70 per cento della popolazione delle regioni rurali del
nord del Paese.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2020/200310it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2014/140725it.html
| www.gfbv.it/3dossier/africa/tuareg1-it.html
in www: https://it.wikipedia.org/wiki/Fulani