La nigeriana Amina Lawal, condannata a
morte per lapidazione, si è dichiarata contro il
boicottaggio del concorso di bellezza di "Miss Mondo",
previsto per il 7 dicembre in Nigeria. La notizia è
stata confermata dal segretario dell'Associazione "Nessuno
tocchi Caino" Sergio D'Elia. "Lasciate che vengano" ha
dichiarato Amina Lawal in un incontro tenuto ad Abuja
presso l'ambasciata italiana in Nigeria. "Sono certa che il
mio caso troverà una soluzione, in quanto ci sono
così tante persone che vengono a trovarmi da tutto
il mondo". L'Associazione "Nessuno tocchi Caino" si impegna
da anni contro la pena di morte in Nigeria. Una delegazione
dell'organizzazione è stata in Nigeria dal 14 al 18
Ottobre 2002, per prendere contatti con Amina Lawal e con
il Governo nigeriano.
Sei candidate all'elezione di Miss Mondo, che avevano rifiutato di partecipare al concorso di bellezza in considerazione della condanna inflitta ad Amina Lawal, secondo gli organizzatori hanno nel frattempo rivisto la propria posizione e parteciperanno quindi al concorso in Nigeria. Già da mesi l'Associazione per i popoli minacciati si era dichiarata contro un boicottaggio e si era appellata agli organizzatori perché utilizzassero l'elezione di Miss Mondo per condannare la pratica disumana della lapidazione e la Sharia in Nigeria.
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