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Bolzano, Göttingen, 29 settembre 2008
Vedove kurde della Valle di Barzan - Foto: F. Memisevic.
Dopo l'approvazione di una nuova legge per le elezioni
provinciali dell'Iraq, l'Associazione per i Popoli Minacciati
(APM) chiede l'introduzione di un sistema proporzionale per le
minoranze del paese. La nuova legge elettorale penalizza in
particolar modo le minoranze religiose degli
Assiro-Caldei-Aramei, Yezidi, Kurdi Shabak e Feili, Mandei e
Armeni. Affinché le minoranze possano godere di una giusta
rappresentanza, devono essere introdotte delle quote
proporzionali laddove maggiormente è presente la
popolazione in questione. Solo in questo modo le minoranze
possono contare con rappresentanti propri in tutte le istituzioni
indipendentemente dai risultati elettorali.
Dopo mesi di accesi dibattiti, il 24 settembre 2008 il parlamento
iracheno ha approvato la nuova legge elettorale. Entro fine
gennaio 2009 dovranno essere effettuate elezioni in 14 su 18
province irachene, escluse solo le province del Kurdistan
iracheno (Arbil, Dohuk, Sulaymaniya) e la provincia di Kirkuk la
cui appartenenza amministrativa continua ad essere dibattuta tra
governo centrale e regione autonoma kurda. Le prossime elezioni
provinciali sono considerate un importante passo verso la
stabilizzazione del paese e verranno effettuate sotto controllo
delle Nazioni Unite.
Nonostante tutti maggiori partiti abbiano approvato la nuova
legge elettorale, la critica alla legge, che proviene soprattutto
da esponenti kurdi, continua ad accendere dibattiti anche
all'interno dei partiti. Kamal Kirkuki, vice-presidente del
parlamento regionale kurdo e membro della sezione kurdo-irachena
dell'APM considera la nuova legge anti-democratica. Kirkuki
lamenta ad esempio che i cittadini di Kirkuk non possono votare i
propri rappresentanti al consiglio provinciale nello stesso
momento in cui votano le altre province. "La nuova legge",
afferma un altro collaboratore dell'APM ad Arbil, "è stata
approvata sotto le forti pressioni degli Stati Uniti e
dell'ONU".
L'APM Internazionale chiede che anche la regione autonoma del
Kurdistan iracheno adotti un sistema proporzionale e che questo
sia fissato nella costituzione regionale non ancora approvata.
Inoltre dovrebbe essere garantita l'autodeterminazione per tutte
le comunità che si differenzino etnicamente o
religiosamente dalle altre province kurde.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080807it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080415it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080128it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080125it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070815it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060606it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060821it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050127it.html
| www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html
| www.gfbv.it/3dossier/iraq/iraq-it.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Yazidi
| www.nineveh.com | www.christiansofiraq.com