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Bolzano, Göttingen, 15 gennaio 2010
Bambino nomade in Tibet.
Con la nomina odierna di un militare di lunga data a nuovo
governatore del Tibet, il governo cinese ha reso evidente,
secondo l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) che il Tibet
è considerato un problema militare e che in prospettiva
aumenterà il ricorso alla violenza. L'aver ora nominato un
ex-militare a questa delicata posizione rappresenta un duro colpo
per tutti quei politici stranieri, e in particolare europei, che
si sono impegnati per favorire un dialogo credibile tra Pechino e
il governo in esilio del Dalai Lama. Il tibetano Padma Choling,
che tra il 1969 e il 1986 è stato al servizio
dell'Esercito di Liberazione popolare cinese, ha ricevuto oggi la
nomina dal Parlamento regionale tibetano a successore del vecchio
governatore Qiangba Puncog, ritiratosi per motivi di
anzianità. Il nuovo governatore ha 58 anni ed è
considerato un fedele sostenitore della politica del governo
cinese.
Dopo gli scontri sanguinosi della primavera del 2008 il Governo
cinese probabilmente non ha intenzione di valutare le motivazioni
che hanno portato agli scontri ma sembra piuttosto evidente la
volontà di continuare con la linea dura della persecuzione
degli attivisti per i diritti umani in Tibet. Nel suo discorso
dopo la sua nomina il nuovo governatore ha ribadito l'importanza
di concetti quali la "stabilità" e "l'unità della
Cina": si opporrà quindi con determinazione ad ogni
tentativo di "secessione".
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090929it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090729it.html
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| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090105it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet-tb.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet1-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet-it.html
in www: www.freetibet.org | www.tchrd.org | www.hrichina.org