In: Home > News > Afghanistan: il governo Karzai è responsabile di gravi di violazioni dei diritti umani
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Bolzano, Göttingen, 27 gennaio 2010
Contadino afghano nella provincia di Ghazni.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) accusa il
presidente afghano Hamid Karzai di gravi violazioni dei diritti
umani e chiede che qualunque aiuto al governo afghano sia
condizionato da un effettivo miglioramento della situazione dei
diritti umani nel paese. Nella provincia settentrionale di Balkh
da luglio 2008 sarebbero stati uccisi oltre 25 leader della
minoranza pashtun da servizi di sicurezza vicini al governo.
Nella vicina provincia di Sar-e Pol i Pashtun uccisi
arbitrariamente da gennaio 2009 ad oggi sono 170. Responsabili
degli omicidi sono tre milizie i cui comandanti sono direttamente
sottomessi a partner di coalizione del governo Karzai. In seguito
alle aggressioni, oltre 130.000 Pashtun, Kashgai (arabi afghani)
e nomadi Kuchi sono fuggiti in parte in stati vicini e il flusso
di profughi non sembra fermarsi.
I signori della guerra alleati del presidente non sono gli unici
responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Le
responsabilità arrivano fino a Karzai stesso. In tal senso
colpisce particolarmente la vicenda della scrittrice e
giornalista afghana Mahsa Taee, che nel luglio 2009 è
fuggita insieme ai figli in Germania. Insieme al marito,
l'editore Ahmad Hashemi, la Taee pubblicava il quotidiano
nazionale Payam Daily con una tiratura di 70.000 copie. Dopo
dieci mesi dalla prima pubblicazione il 10 gennaio 2009 il
governo Karzai ha proibito il giornale e ha fatto arrestare la
giornalista per un articolo che apparentemente offendeva l'Islam.
Dopo l'interessamento di un ministro la signora Taee è
stata liberata ma si è vista anche costretta a fuggire
all'estero dopo una serie di minacce provenienti dall'ambito dei
servizi segreti afghani e un fallito attentato a lei e al figlio
di nove anni.
Il marito della Taee, che al momento della censura del giornale
si trovava all'estero, ha dovuto nascondersi e entrare in
clandestinità per evitare l'estradizione richiesta dal
governo Karzai. In Afghanistan Ahmad Hashemi rischierebbe una
lunga condanna carceraria se non addirittura la pena di morte.
Nonostante molti politici dell'Afghanistan settentrionale si
siano espressi a favore dell'annullamento dei mandati di cattura,
lo stesso Karzai ha insistito affinché fossero
effettivamente emessi. Su ordine diretto del presidente Karzai
è stato infine ritirato dal commercio e proibita la
pubblicazione di un libro di Mahsa Taee sulla corruzione e
l'abuso di potere commessi dal governo afghano. La stessa sorte
è toccata ad un altro libro della scrittrice sulle vicende
del parlamento afghano.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/091029it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090327ait.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090205it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090129it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090119it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081219it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081217it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081202it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081001it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080919it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-col07it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-maed-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/omid-it.html
in www: www.iwpr.net | http://it.wikipedia.org/wiki/Afghanistan
| www.shuhada.org |
www.aihrc.org.af