In: Home > News > Afghanistan: la morte di Osama bin Laden deve servire a rivedere la strategia della Comunità internazionale in Afghanistan
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Bolzano, Göttingen, 6 maggio 2011
Contadino afghano nella provincia di Ghazni.
Secondo l'Associazione per i popoli Minacciati (APM),
l'uccisione di Osama bin Laden deve fornire l'occasione
affinché finalmente la Comunità internazionale
riveda la sua strategia in Afghanistan. Se da un lato viene
ucciso il leader di un gruppo terroristico, dall'altro la
Comunità internazionale non ha alcuna intenzione di
arrestare e portare davanti a tribunali internazionali i signori
della guerra afghani responsabili di massacri e che, anzi, si
sono profilati come importanti partner dei governi europei e
occidentali.
Dopo l'uccisione del capo di Al-Qaeda Osama bin Laden si è
riacceso negli Stati Uniti come anche in Europa il dibattito
sull'intervento in Afghanistan. L'intervento avrebbe dovuto
impedire che il paese potesse fungere da base per nuovi attacchi
terroristici e avrebbe dovuto porre le basi per uno sviluppo
pacifico del paese. Le mete prefissate in origine non hanno
alcuna possibilità di essere realizzate fintanto che la
Comunità Internazionale continua a collaborare con i
signori della guerra afghani.
Così Abdul Rab Rasul Sayyaf, ex-partner di Osama bin
Laden, dovrebbe presto assumere la dirigenza del Tribunale
Supremo afghano. Nel 1993 a Kabul le sue milizie si sono rese
responsabili degli omicidi di massa di oltre 10.000 Hazara
sciiti. Da anni Abdul Rab Rasul Sayyaf lavora nel parlamento
afghano per la non-persecuzione dei crimini di guerra da parte
dei tribunali afghani.
Abdul Rashid Dostum è uno dei più famigerati
signori della guerra ed è consulente militare del
presidente Karzai. Le sue milizie controllano diverse province
dove continuano a commettere impunemente gravi violazioni dei
diritti umani contro persone appartenenti a minoranze nonostante
si tratti di un territorio controllato dalle truppe
internazionali sotto il commando delle forze armate tedesche.
Abdul Rashid Dostum è considerato responsabile del
massacro di almeno 2.000 prigionieri di guerra talebani (novembre
2001). A causa della partecipazione di soldati statunitensi al
massacro, l'amministrazione USA impedisce ogni forma di
persecuzione penale.
Tra il 1993 e il 1995 Gulbuddin Hekmatyar ha fatto bombardare la
capitale Kabul causando la morte di circa 50.000 persone. Al suo
partito Hezb-e Islami appartengono oggi un quinto dei ministri
del governo afghano, dieci governatori e una miriade di
ambasciatori. Da marzo 2011 un funzionario di Hezb-e Islami
gestisce l'ufficio di presidenza afghano.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110222ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100804it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100127it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/091029it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090327ait.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090205it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090129it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090119it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-col07it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-maed-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/omid-it.html
in www: www.iwpr.net | http://it.wikipedia.org/wiki/Afghanistan
| www.shuhada.org |
www.aihrc.org.af