In: Home > News > Carestia in Somalia. Le parti in guerra in Somalia violano il diritto umanitario e ignorano le sofferenze della popolazione civile
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Bolzano, Göttingen, 19 settembre 2011
Profughi somali in attesa di registrazione presso il campo di Dadaab in Kenya. Foto: Oxfam international.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) accusa tutte le
parti in conflitto nella guerra civile somala di violare
sistematicamente il diritto umanitario internazionale e di
ignorare volutamente le sofferenze della popolazione civile
ridotta alla fame. Sia le milizie islamiche Al Shabaab sia il
governo di transizione (Tfg) sostenuto dall'Unione Europea e le
alleate milizie Ahlu Sunna impediscono alle organizzazioni
umanitarie il contatto con la popolazione civile e nonostante
l'allargarsi della carestia puntano sull'intensificazione del
conflitto armato. In questo modo entrambe le parti in causa
mettono volutamente in conto la morte di centinaia di migliaia di
persone e commettono quindi crimini contro
l'umanità.
Lo scorso fine settimana le milizie filogovernative Ahlu-Sunna
hanno dichiarato la "guerra totale" al movimento ribelle.
"Chiunque abbia contatti con Al Shabaab sarà ucciso", ha
dichiarato Sheikh Mohamed Yusuf Hefow, presidente del comitato
esecutivo del movimento in Somalia centrale. Nonostante la
carestia sempre più grave il governo di transizione
continua a puntare sull'offensiva militare per distruggere le
milizie Al Shabaab. Le azioni militari condotte senza alcuna
pietà colpiscono in primo luogo le centinaia di migliaia
di persone che spinte dalla fame affollano la capitale in
guerra.
Martedì scorso cooperanti internazionali provenienti dalla
Somalia e dalla Turchia sono stati bloccati da militari
governativi mentre si accingevano a portare aiuti alla
popolazione di una regione controllata dai ribelli. Secondo la
motivazione ufficiale non sarebbe stato possibile garantire la
sicurezza dei cooperanti internazionali. In agosto 2011 lo stesso
governo di transizione ha chiesto che il personale delle
organizzazioni internazionali sia accompagnato da militari
governativi. Si tratta di una richiesta assurda che mette in
pericolo la neutralità, il lavoro e la sicurezza dei
cooperanti. E' evidente che a queste condizioni nessun movimento
ribelle permetterebbe l'accesso alle regioni controllate e quindi
l'assistenza umanitaria alla popolazione civile.
Anche le milizie Al Shabaab continuano a impedire alle
organizzazioni umanitarie l'accesso e il soccorso della
popolazione affamata. Inoltre saccheggiano e rubano
indiscriminatamente le provviste alimentari disponibili e
diffondono il terrore tra la popolazione con minacce,
intimidazioni e punizioni drastiche.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110810it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110802it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110728it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110725it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110609it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110401it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110301ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/101101it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100212it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/091111it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090324it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060105it.html
| www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/global-it.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Somalia