In: Home > News > Bangladesh: proteste di massa di musulmani radicali. In pericolo la libertà di culto per le minoranze religiose
Lingue: ITA | DEU
Bolzano, Göttingen, 6 maggio 2013
La premier del Bangladesh Sheikh Hasina Wazed.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) mette in guardia
da una limitazione della libertà di culto in Bangladesh e
chiede maggiore tutela dei diritti per i fedeli non musulmani. In
Bangladesh sono aumenti gli attacchi ai fedeli delle religioni
minoritarie, in particolare a Hindu e Buddisti. Le aggressioni e
l'insistente richiesta da parte di gruppi radicali
dell'introduzione della Sharia stanno diffondendo un clima di
paura nel paese. Durante una protesta di massa svoltasi domenica
5 maggio nella capitale Dacca i manifestanti chiedevano
l'introduzione di un'agenda di 13 punti tra cui anche una legge
contro la blasfemia.
La premier Sheikh Hasina ha ripetutamente sottolineato e
garantito la libertà di culto nel paese e la tutela dei
diritti di tutti i fedeli. Contemporaneamente ha respinto
l'introduzione di una legge contro la blasfemia come anche altre
richieste avanzate da gruppi islamici radicali. Ciononostante
sono in aumento gli attacchi, le minacce di morte e anche i
processi a blogger e giornalisti che criticano il lento processo
di islamizzazione nel paese.
Le minacce però non riguardano solo chi critica più
o meno apertamente la radicale svolta religiosa in corso ma anche
chi appartiene a comunità religiose minoritarie. Sotto
tiro sono soprattutto le istituzioni religiose di Hindu e
Buddisti. Da febbraio 2013 ad oggi sono stati distrutti o
incendiati 50 templi hinduisti, 1.500 appartamenti e 300 negozi.
L'ondata di violenza è stata scatenata dalla condanna a
morte di Delwar Hossain Sayeedi, leader del partito
radical-islamico Jamaat-e-Islami, avvenuta lo scorso 28 febbraio.
La condanna è stata pronunciata da un tribunale per i
crimini di guerra che indaga sui crimini commessi durante la
guerra di indipendenza del 1971.
In Bangladesh la popolazione di fede musulmana costituisce oggi
circa il 90% della popolazione. Dal 1971, anno della fondazione
dello stato asiatico, la percentuale di fedeli di altre religioni
è andata progressivamente diminuendo dal 30% circa fino
all'odierno 9,7%. Tra questi, gli Hindu formano la minoranza
religiosa più consistente. I Cristiani costituiscono
appena lo 0,3% della popolazione bengalese.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110324it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/101201it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100309ait.html
| www.gfbv.it/3dossier/asia/india-tb.html
| EN >
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/autonomy-w.html
in www: www.chtcommission.org |
http://en.wikipedia.org/wiki/Chittagong_Hill_Tracts