In: Home > News > Sahrawi: Corte di Giustizia UE riafferma che il Sahara Occidentale non è parte del Marocco!
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Bolzano, Göttingen, 27 febbraio 2018
I Saharawi festeggiano la sentenza della Corte di Giustizia dell'UE sul Sahara occidentale. Foto: www.wsrw.org.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) saluta il
verdetto della Corte di Giustizia dell'Unione europea riguardante
la disputa sulla validità dell'accordo di pesca tra Unione
Europea e Marocco. La Corte europea ha riaffermato che il Sahara
Occidentale non è parte del territorio del Marocco. Il
verdetto costituisce una netta sconfitta per il Marocco che fin
dall'occupazione illegale dell'ex colonia spagnola tenta di far
riconoscere alla comunità internazionale il Sahara
Occidentale come parte del territorio del Marocco. Per i Saharawi
il verdetto invece è una vittoria che pone fine allo
sfruttamento ittico davanti alle coste del Sahara Occidentale
senza il consenso dei Saharawi. Finora il maggiore beneficiario
della pesca davanti alle coste del Sahara Occidentale era proprio
l'Unione Europea grazie ad un accordo di pesca siglato con il
Marocco. Attualmente i termini dell'accordo, in scadenza per il
prossimo 14 luglio 2018, sono oggetto di trattative tra l'Europea
e il paese nordafricano.
Il verdetto sfavorevole al Marocco non è stata una
sorpresa. Già lo scorso 10 gennaio 2018 l'avvocato
generale della Corte europea Melchior Wathelet aveva raccomandato
di annullare l'accordo di pesca tra UE e Marocco poiché
l'accordo includeva la regione del Sahara Occidentale. L'odierno
verdetto non annulla l'accordo ma ne limita l'applicazione
escludendo di fatto le acque territoriali del Sahara
Occidentale.
Da anni i Saharawi sono in conflitto con il Marocco per lo
sfruttamento delle risorse del Sahara Occidentale occupato. Se
per i Saharawi lo sfruttamento delle risorse nella regione
è illegale e viola il diritto internazionale, il Marocco,
che considera quel territorio proprio, continua invece a
sfruttare le risorse senza pagare alcuna forma di risarcimento.
Secondo i consulenti legali delle Nazioni Unite, qualunque
prelievo di risorse naturali o lo sfruttamento agricolo di un
territorio occupato illegalmente deve sottostare a condizioni
particolarmente severe. Solitamente lo sfruttamento continuo del
territorio occupato è considerato legale solo se il
profitto derivante va a beneficio della popolazione
tradizionalmente insediata nella regione.
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170505it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2011/111028it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/101108it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100419it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100307it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2009/091204it.html
| www.gfbv.it/3dossier/sahrawi/sahr-mp-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/sahrawi/sahrawi.html
in www: https://it.wikipedia.org/wiki/Sahara_occidentale
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Democratica_Araba_dei_Sahrawi
| www.arso.org | www.fishelsewhere.eu | http://it.wikipedia.org/wiki/Aminatou_Haidar
| www.wsrw.org | https://it.wikipedia.org/wiki/Fronte_Polisario