In: Home > News > Questione catalana: nuovo impulso da parte dei giudici europei. L'APM chiede dialogo politico invece che criminalizzazione
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Bolzano, Göttingen, 20 dicembre 2019
Manifestazione a Barcelona del 21 Ottobre 2017. Foto: Fotomovimiento via Flickr.
In seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea
(CGUE) sull'immunità dei politici catalani, l'Associazione
per i popoli minacciati (APM) chiede un dialogo politico
credibile. La leadership spagnola deve parlare senza
atteggiamenti di superiorità con il movimento
indipendentista per chiarire il futuro della Catalogna. La
clamorosa sentenza dei giudici lussemburghesi con la quale si
ribadiva l'immunità dell'eurodeputato catalano Oriol
Junqueras, deve avere delle conseguenze. Ci deve essere un
cambiamento di paradigma nella politica spagnola sulla Catalogna.
Come previsto la criminalizzazione dei leader del movimento
indipendentista da parte della magistratura spagnola non ha
portato da nessuna parte. Solo il dialogo tra le parti può
risolvere la questione della Catalogna.
L'APM critica fortemente il fatto che, subito dopo l'annuncio
della sentenza della Corte di Giustizia Europea, un tribunale di
Barcellona ha condannato all'interdizione dai pubblici uffici per
18 mesi il presidente regionale catalano Qim Torra. Il momento
della controversa sentenza contro Qim Torra non è stato
certo casuale. La testardaggine e l'ignoranza danneggiano la
reputazione della Spagna in quanto Stato di diritto. Il politico
condannato ha annunciato che farà ricorso in appello
contro la decisione.
Giovedì scorso la Corte di giustizia europea nella sua
sentenza ha confermato che il diritto europeo si applica prima
del diritto spagnolo e che la Spagna avrebbe dovuto rispettare
l'immunità dell'eurodeputato catalano Oriol Junqueras.
L'ex vicepresidente del parlamento catalano, che è stato
incarcerato in Spagna, avrebbe dovuto essere rilasciato dopo
l'annuncio dei risultati elettorali per consentirgli di
esercitare il suo mandato al Parlamento europeo. Junqueras
è stato arrestato nel maggio 2019 e successivamente
è stato condannato a 13 anni di carcere per
"insurrezione".
Vedi anche in gfbv.it:
www.gfbv.it/2c-stampa/2018/180326it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/171023it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/171002it.html
| www.gfbv.it/2c-stampa/2017/170922it.html
| www.gfbv.it/3dossier/eu-min/conseu7-tb-it.html
| www.gfbv.it/3dossier/eu-min/altrelingue.html
* www: www.minority-safepack.eu |
www.fuen.org | www.ciemen.cat