Dopo i pesanti scontri avvenuti nel
Nord della Nigeria, l'Associazione per i popoli minacciati ha
accusato il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo di essere
corresponsabile, con la sua politica incerta verso i politici del
potere islamico, del bagno di sangue nel quale giovedì
almeno 105 persone sono state uccise nella città di
Kaduna. Le controversie sull'elezione di Miss Mondo nel nord del
paese, a forte maggioranza islamica, sono state il pretesto per
mettere in discussione l'autorità del Presidente
democraticamente eletto. Le considerazioni insensibili e
criticabili del quotidiano nigeriano "This Day" sono state
determinanti e hanno fatto esplodere nuovamente la
violenza.
Il Presidente Obasanjo deve assumersi finalmente le proprie responsabilità e risolvere i conflitti etnico-religiosi con l'abolizione della discussa Sharia, il diritto islamico. Far finta di non vedere non rappresenta la risposta appropriata alla morte di oltre 6.000 persone che dal 1999 sono morte a causa degli scontri etnico-religiosi.
Non sono gli organizzatori dell'elezione di Miss Mondo ad essere responsabili del fatto che oggi la Nigeria sia alla prova del fuoco, ma il tatticismo di anni di governo dei politici nigeriani, che anche davanti all'esplodere della violenza hanno pensato a consolidare solamente il proprio potere.
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