Bolzano, 14 Ottobre 2003
Il giornalista dello Spiegel online e scrittore ha la fama di
essere un provocatore. Da anni critica aspramente l'antisemitismo
mascherato da antisionismo della sinistra tedesca ed europea.
L'oggetto delle critiche di Broder è la solidarietà
unilaterale per i Palestinesi, la "profonda comprensione" per la
"lotta armata" palestinese, e i rimproveri della sinistra ad
Israele, come fosse nazista. Broder, di casa a Berlino e
Gerusalemme, in Israele non accetta neanche la soluzione militare
nella questione dei territori occupati. Le sue conclusioni sono
che un tempo le zone palestinesi subivano l'occupazione
israeliana, oggi invece tutta Israele vede la presenza
palestinese: il terrore è oggi dappertutto.
Broder si oppone con veemenza all'astrusa teoria del complotto,
per l'attentato terroristico islamico dell'11 settembre. Secondo
i teorici del complotto di destra e di sinistra i responsabili
dell'attentato terroristico non erano islamici, ma erano i
servizi segreti statunitensi ed israeliani. Il complotto mondiale
ebraico viene nuovamente evocato, avverte Broder nei suoi scritti
giornalistici. Broder è stato particolarmente velenoso con
il movimento pacifista tedesco, che ha mobilizzato milioni di
persone contro la guerra in Iraq: ma i pacifisti tacevano sui
massacri di Kurdi e Sciiti da parte del regime di Saddam, avevano
taciuto ai tempi della prima guerra del Golfo, quando i missili
iracheni Scud erano stati lanciati contro Tel Aviv e
Gerusalemme.
Broder durante la guerra in Yugoslavia accusò il movimento
pacifista di essere naif: "la decisione del Parlamento di inviare
truppe tedesche come parte di una forza internazionale di
intervento nella ex Yugoslavia, ha attivato una tale
quantità di energie pacifiste, che sarebbe stato meglio
averle quando si verificò il massacro di Gorazde e
Srebrenica". Ancora con provocazione aveva affermato che per
fortuna che nel 1944 in Germania non esisteva un movimento
pacifista. I suoi membri avrebbero tanto condannato il regime di
terrore del nazionalsocialismo quanto l'intervento armato degli
Alleati, come ulteriore escalation della violenza che produce
solo violenza.
Henryk Broder, su invito dell'Associazione per i popoli
minacciati, sarà ospite in Sudtirolo
il 20 Ottobre, dalle ore 11.30 alle 13.00, presso
l'Istituto Commerciale "H. Kunter" a Bolzano,
il 20 Ottobre, alle ore 15, presso l'Accademia europea di
Bolzano,
e il 21 Ottobre, alle ore 20, nella Sala 1 dello Studio
Teologico Accademico di Bressanone, un incontro con la
Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università
di Bolzano.
Vedi anche il forum ebraico indipendente www.semit.net e il sito di Broder
www.henryk-broder.de.