Bolzano, Göttingen, Ginevra, 15 marzo 2004
In occasione dell'annuale conferenza della Commissione per i
diritti Umani dell'ONU a Ginevra, l'Associazione per i Popoli
Minacciati (APM) ha fortemente criticato il silenzio dell'Europa
di fronte alle violazioni dei diritti umani in Cina, e ha
accusato l'Unione Europea di soffrire di miopia opportunistica
quando si parla di Cina: non si può da un lato pronunciare
risoluzioni nei casi dello Zimbawe, della Corea del Nord e della
Birmania e contemporaneamente tacere nel caso della Cina. Secondo
l'APM il silenzio dell'UE, che non è riuscita a prendere
una posizione nonostante la chiara indicazione del Consiglio
Europeo a produrre una risoluzione critica nei confronti della
Cina, testimonia un'evidente fallimento della politica europea
per i diritti umani.
Nessun altro paese viola in modo così sistematico e
variegato i diritti umani. Nessun altro paese esegue più
pene di morte, detiene più persone in campi di lavoro
forzato, arresta più giornalisti e esclude più
cittadini dal libero accesso a Internet. Il fatto che il
Congresso popolare cinese abbia ora deciso di fissare i diritti
umani nella costituzione costituisce un semplice specchietto per
le allodole. Anche la libertà di religione è
fissata nella Costituzione cinese, ciononostante il 5 marzo
è stato arrestato il vescovo cattolico Wei Jingyi. Il 25
febbraio due leader di una chiesa protestante proibita, Liu
Fenggang e Xu Yonghai, sono stati accusati di tradimento di
segreti di stato. Solo in gennaio 2004 sono stati arrestati oltre
300 sacerdoti e credenti. Il gruppo religioso dei Falun Gong
continua ad essere perseguitato nonostante la libertà
religiosa fissata nella Costituzione. La repressione e
arbitrarietà dello Stato non avranno fine in Cina
finché non ci saranno tribunali indipendenti.
Nel corso di quest'anno, l'APM ha consegnato undici prese
di posizione scritte presso la Commissione per i Diritti Umani
dell'ONU:
- il Marocco ostacola il Piano di Pace per il Sahara
Occidentale;
- bisogna porre termine all'impunità dei criminali di
guerra nella Repubblica Srpska/Bosnia;
- i profughi interni dell'Uganda vivono una situazione
catastrofica;
- la situazione del Tibet e il suo diritto ad uno sviluppo
autonomo nella Repubblica Popolare Cinese;
- tortura e altre violazioni dei diritti umani in Turchia;
- intolleranza religiosa in Arabia Saudita (Cristiani, Sciiti),
in Iraq (Cristiani, Yezidi) e in Iran (Bahai'i);
- la difficile situazione delle donne Rom nei paesi nuovi membri
dell'UE;
- il mancato rispetto della Convezione Internazionale
sull'Infanzia e l'espulsione di bambini dalla Germania;
- la situazione di Sinti e Rom in Germania;
- il mancato rafforzamento dei diritti dei Popoli Indigeni e la
proposta di prolungare il decennio ONU per i popoli indigeni, che
dovrebbe terminare a dicembre 2004;
- i soprusi commessi contro gli attivisti per i diritti umani in
Cecenia / Federazione Russa.
Inoltre sono previste diverse prese di posizione non
scritte:
- violazione del diritto all'educazione in Tibet / Repubblica
Popolare Cinese;
- razzismo contro i Kurdi in Siria;
- difficile situazione dei profughi in Darfur nel Sudan
occidentale;
- gravi e continuate violazioni dei diritti umani in Cecenia /
Federazione Russa;
- violazione dei diritti umani contro i popoli indigeni in
Brasile;
- guerra e violazione dei diritti umani in Aceh / Indonesia.